Stagione: 2023

Atalanta – Juventus

Termina il dominio nerazzurro e inizia quello bianconero. In seguito ad una lunga serie di successi dell’Inter ora a gioire è la fazione opposta del derby d’Italia. Juventus che si aggiudica la finale contro l’Atalanta solamente dopo i calci di rigore e si porta a casa il terzo successo nel Torneo Annovazzi-Bracco Cup. Finisce 1-1 nei 60 minuti, ma a spuntarla dai tiri da fermo è la squadra di Catto.

PRIMO TEMPO. Succede tutto nella prima frazione. La mezz’ora iniziale vede entrambi gli assetti rinunciare parzialmente alla fase difensiva in modo da sferrare diverse offensive. Sia Juventus che Atalanta scendono in campo con un 4-3-1-2 dalle dubbie impostazioni difensive. Parte subito in quarta l’armata bianconera con Corigliano che imbuca per Paonessa, il quale calcia sulla figura di Cerri. Risparmia sin da subito le energia il 9 piemontese che al 4′ di gioco fa 30 metri palla al piede e calcia sul primo palo; è attento l’estremo difensore nerazzurro. Lo squillo dei bergamaschi arriva al 10′ con Fugazzola che con il piede debole calcia alto sopra la traversa. Se ad essersi accesi erano stati i numeri 9 e 10 torinesi, al 15′ la storia cambia e fare breccia nella retroguardia atalantina ci pensano il 7 e l’11: Rigo serve Banchio che a giro va a centimetri dal vantaggio. È proprio quando la Juve pianta le radici nella metà campo avversaria che arriva il vantaggio dei ragazzi di Previtali: Mauri imbeccato da Zarrilo calcia in diagonale, non trattiene Reale che lascia la sfera in zona calda; sul disperato rinvio di Michelis si fionda Fugazzola che al 16′ sblocca la finale. La reazione juventina non tarda però ad arrivare e dopo che l’avviso di Paonessa in scivolata è stato consegnato i bianconeri danno tono alla minaccia: lo stesso capocannoniere della competizione aziona la modalità disturbo su Cerri e pareggia i conti al 17′. Botta-risposta che entra subito nel vivo al 23′ quando Amalfitano da ottima posizione centra il polpaccio di Reale. Al 26′ è ancora l’Atalanta a proporsi con Fugazzola che viene murato dall’ottimo Franco. Agli sgoccioli della prima frazione anche Michelis si ritaglia la sua chance: il terzino bianconero sull’uscita di Cerri al volo conclude fra la testa di Golinelli e la traversa, montante superiore e centrale della Dea che negano la gioia all’esterno in maglia 3.

SECONDO TEMPO. A dare manforte alle proposte di Catto dal 1′ della ripresa c’è anche Elimoghale. Tuttofare piemontese che si rende subito pericoloso al 4′ quando libera il mancino di Corigliano sul suo suggerimento al limite dell’area. Al 14′ è ancora il 10 a bussare alla porta di Sonzogni quando sul colpo di tacco di Paonessa trova l’estremo difensore nerazzurro che va per terra in una frazione di secondo e conquista la targhetta di miglior parata del torneo. Centravanti bianconero che al 17′ sul tocco di Elimoghale davanti a Sonzogni fa 2-1 ma è tutto fermo per fuorigioco. L’ultima parola del match la ha l’Atalanta che prima con Amalfitano e poi con Mauri esalta le gesta di Reale che rimanda la festa ai calci di rigore. A spuntarla sono i bianconeri: Paonessa segna quello decisivo, mentre da segnalare c’è anche un coraggioso pallonetto di Franco.

                          JUVENTUS                      ATALANTA
BIANCONERA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
REALE PIERRE 2009 1 2009 CERRI JACOPO
OSENGA EDOARDO 2009 2 2009 BERRIMA SALIM
MICHELIS MATTIA 2009 3 2009 FAVERO RICCARDO
ERDOZAIN ARISPE 2009 4 2009 GOLINELLI MARTINO
DEMICHELIS EMANUELE 2009 5 2009 VERDELLI DAVIDE
BASILE PIER GIORGIO (V) 2009 6 2009 ZARRILLO ANTONIO
RIGO DAVIDE 2009 7 2009 MOUNIROIU TAOLIDE
MARCHISIO DAVIDE 2009 8 2009 MAURI FEDERICO (V)
PAONESSA RICCARDO (C) 2009 9 2009 AMALFITANO NICOLO’
CORIGLIANO THOMAS 2009 10 2009 FUGAZZOLA MARCELLO (C)
BANCHIO GIANLUCA 2009 11 2009 LUNG MATTIA DANIEL
KAMBERI ARON 2009 12 2009 SONZOGNI MATTIA
ROGOZ NICOLAS 2009 13 2009 SCIFO DENNIS
ELIMOGHALE DESTINY 2009 14 2009 VILLA GABRIEL
YEBOAH CHRISTIAN 2009 15 2009 LEONI RICCARDO
ACROCETTI RDOARDO 2009 16 2009 PASCALI FRANCESCO
    17 2009 MAZZANTINI LEONE
    18 2009 COLOMBO WILLIAM
    19 2009 RICELLA DAVIDE
    20 2009 MORES MARCO
Tecnico CATTO RICCARDO   Tecnico PREVITALI ROBERTO
vs

Inter – Milan

È l’Inter di Matteo Zago ad alzare al cielo di Milano l’ottava edizione della Woman’s Bracco Cup, successo che permette alla società nerazzurra di eguagliare a quota tre vittoria il Real Meda nell’albo d’oro, e di ristabilire un egemonia interrotta nella scorsa stagione dal Milan. Le rossonere, finaliste anche quest’anno, accarezzano il sogno di riconfermarsi con un primo tempo sbloccato subito e vissuto in maggior controllo, ma nella ripresa si devono arrendere alla grande reazione delle avversarie, che vale loro una meritata rimonta

PRIMO TEMPO. La partita inizia benissimo per il Milan che dopo un paio di minuti è già avanti nel punteggio. Ashley Hu ruba palla in pressione all’ultimo difensore, e una volta davanti a Robbioni non perdona. Le rossonere si fanno preferire nel complesso offrendo un gioco disteso da una parte all’altra del campo grazie al lavoro degli esterni Di Falco e Spagliardi, ma nonostante i tentativi di Franco, Tomaselli, ancora Hu e proprio di Falco, non riescono a raddoppiare. Dal canto suo l’Inter si fa vedere con una bella combinazione Brevi-Bescapè-Brevi (gran tiro di quest’ultima fuori di poco), ma in generale la manovra nerazzurra pare troppo arida negli ultimi 20 metri.

SECONDO TEMPO. Zago cambia tutte e nove le interpreti dopo l’Intervallo, e la partita prende sito una piega interista. Petrillo scappa via a sinistra dopo il bel lavoro di Sasso e riporta il punteggio in parità. Sorti ribaltate rispetto al primo tempo, ora sono le nerazzurre ad attaccare con maggior pericolosità, e a condurre maggiormente la operazioni. Su questo trend arrivano anche il primo gol di Lucrezia Sasso (colpo di testa su assist dalla destra di Maio, e anche il secondo della numero nove, trovata sul secondo palo dopo una micidiale percussione di Petrillo. Il Milan prova ad imbastire una risposta ed è apprezzabile in almeno due occasioni il sinistro di Palopoli, ma tra le migliori del match c’è anche il portiere Santambrogio, che compie due parata d’autore proteggendo il risultato fino alla fine,

                          INTER                         MILAN
NEROAZZURRA Colore Maglia ROSSONERI
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
SANTAMBROGIO MATILDE 2008 1 2008 RAI GIULIA
CASIRAGHI EMMA (C) 2008 2 2009 PAROLO ELISA
VERRINI SOFIA 2008 3 2008 ATAMO MIRIAM
BASELLINI VIOLA 2008 4 2008 RAI REBECCA
GAMBIRASIO GIULIA 2008 5 2008 HU ASHLEY
MAIO ALESSANDRA 2008 6 2008 RABBOLINI GINEVRA (V)
PETRILLO VIOLA (V) 2008 7 2008 PALOPOLI FRANCESCA
FARRONI CHIARA 2008 8 2009 GALLUZZI GIORGIA
SASSO LUCREZIA 2008 9 2008 FRANCO ANGELICA
CRIPPA ALESSIA 2008 10 2008 TOMASELLI GAIA (C)
DELL’ORTO ARIANNA 2008 11 2008 STRECAPEDE CELESTE
ROBBIONI MATILDE 2008 12 2008 LOPEZ ALLEGRA
CONSONNI MATILDE 2008 13 2009 SPAGLIARDI SARA
AVILIA GRETA 2008 14 2008 DI FALCO IRIS
BREVI PENELOPE 2008 15    
BESCAPE’ MARTA 2008 16    
CORTI LUCREZIA 2008 17    
PALMERI FRANCESCA 2008 18    
         
         
Tecnico ZAGO MATTEO   Tecnico PRATI ILENIA
vs

Milan – Atalanta

Quelle contro l’Atalanta sono sempre gare estremamente complicate da sbrogliare per il Milan. Anche il remake della finalissima 2022 non fa eccezione dopo che la Dea aveva già fermato le rossonere in campionato, ma alla fine saranno le ragazze di Ilenia Prati a esultare per un 2-1 che vale di nuovo l’accesso all’atto conclusivo del torneo, questa volta da giocarsi contro l’Inter in un derby memorabile.

PRIMO TEMPO. Il primo guizzo della partita nasce da un’idea di Tomaselli che arriva a Galluzzi, con la mobilissima numero otto a provarci senza fortuna. Il Milan non dovrà tuttavia attendere molto, perché al minuto 9 passa in vantaggio con un gol bellissimo: scarico sulla fascia di sinistra a cercare Iris Di Falco, la 14 aggancia e trova un sinistro micidiale e vincente. Ci prova di nuovo Di Falco, questa volta col destro, segue il tentativo di piatto di capitan Tomaselli, ma dalla metà del primo tempo in avanti il Milan abbassa il ritmo in maniera troppo drastica per lasciare tranquilla Ilenia Prati in panchina. Sponda Atalanta il pericolo arriva da una sortita di Farina ben neutralizzata da Giulia Rai, nell’intervallo però c’è tra le bergamasche la sensazione di poter rientrare ancora pienamente in gioco per la qualificazione.

SECONDO TEMPO. Anche la ripresa, tuttavia, vede un Milan in maggior controllo delle operazioni e una Dea più impegnata a doversi difendere che non a proporre gioco. L’occasione più grossa è costruita da una scattante Spagliardi, che sferza la fascia e mette al centro per Paolopoli, il cui tiro però è preda del portiere. Le rossonere sono in gestione ma al 15′ si materializza all’improvviso il pareggio delle bergamasche. Su un calcio d’angolo da destra Riffaldi stacca più in alto di tutti e va a godersi l’abbraccio del tifo nerazzurro in un grido di gioia liberatorio. E’ il momento topico della partita: tutto si è riaperto, ma la gestione del Milan è da grande squadra. Le rossonere riprendono ad attaccare un avversario ottimamente riorganizzato e col morale a mille, passando nuovamente avanti alla prima occasione. Azione imbastita caparbiamente da Hu, sulla respinta la sfera capita a Galluzzi che di prima trova l’angolino basso alla destra del portiere. L’ultimo brivido è un piatto fuori di Bacchio su splendido invito di Crotti, ma il risultato non cambia più e il Milan scrive il suo nome accanto a quello delle nerazzurre per la finalissima del 30 marzo.

                          MILAN                     ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RAI GIULIA 2008 1 2008 MERIZIO ILARY
PAROLO ELISA 2009 2 2009 GIACOMELLO DALILA
ATAMO MIRIAM 2008 3 2008 LA VOLLA MARTINA (C)
RAI REBECCA 2008 4 2008 GHISLOTTI GIADA
HU ASHLEY 2008 5 2009 NORSCIA REBECCA (V)
RABBOLINI GINEVRA (V) 2008 6 2008 BORLINI SOFIA
L’ABBRUZZI ZOE 2009 7 2009 FARINA GIULIA
GALLUZZI GIORGIA 2009 8 2009 KRAFIA MALAK
FRANCO ANGELICA 2008 9 2008 EVANGELISTA CLAUDIA
TOMASELLI GAIA 2008 10 2008 CROTTI NICOLE
STRECAPEDE CELESTE 2008 11 2009 BOLDRINI ELISA
LOPEZ ALLEGRA 2008 12 2008 GERVASONI SABRINA
SPAGLIARDI SARA 2009 13    
DI FALCO IRIS 2008 14    
PALOPOLI FRANCESCA 2008 15 2008 RIFFALDI AURORA
    16 2009 BACCHIO MARTINA
    17    
    18 2009 MARANO ROSANGELA
         
         
Tecnico PRATI ILENIA   Tecnico SIGNORELLI ALBERTO
vs

Inter – Atalanta

Se non si riescono a mettere d’accordo nei 90 minuti, di certo lo fanno dai tiri da fermo. Un super Amalfitano conduce i bergamaschi fino al duplice fischio. L’Atalanta supera l’Inter solamente in seguito ai calci di rigore e trova la Juventus in quella che è la partita più attesa del Torneo Annovazzi: la finale.

PRIMO TEMPO. Previtali scende in campo con il 4-2-3-1 con Mores alle spalle di Amalfitano e la coppia Mounirou-Fugazzola sulle corsie. Pedrinelli non cambia stampo e schiera un 4-4-2 a trazione anteriore. Lo scacchiere che in avvio di gara sembra aver ragione è quello milanese: Allasufi dopo 180 secondi con il mancino spedisce il pallone all’angolino basso, Sonzogni può solo sfiorare la conclusione dell’11 nerazzurro che significa 1-0. Nell’azione successiva al vantaggio dell’Inter Puricelli e Cassini chiudono a sandwich Fugazzola. Per l’arbitro è calcio di rigore: dal dischetto si presenta Amalfitano che non fallisce l’opportunità. Sponda di Milano che non si dà per vinta e al 9′ con Mezzanotte penetra l’area di rigore avversaria: trattore della zona che rientra sul suo piede preferito e piazza in buca d’angolo il 2-1 Inter. Successivamente ai tentativi Kone e Bettelli è Fugazzola a rimettere in piedi le sorti del match. Fantasista atalantino che imbuca per Amalfitano che fa passare il pallone fra le gambe di Galliera e fra i pali della porta difesa dal numero 1 milanese. 2-2 al 16′. Emozioni della prima frazione di gioco che non giungono al termine. Al 23′ troviamo la combinazione valevole il Guinnes della competizione: Mauri serve di tacco l’accorrente Favero che crossa sulla testa di Fugazzola che incorna sul palo lontano. 3-2 Atalanta e bergamaschi che vanno al riposo in vantaggio.

SECONDO TEMPO. Bastano solamente tre minuti del secondo tempo per far accendere la miccia del fantasista interista Piva, trequartista milanese che da fuori area infila la sfera fra palo e portiere e punteggio che recita 3-3. A sancire la fine della gara regolamentare è l’intervento spettacolare di Cerri sulla scivolata di Kone. Dal dischetto ha poi la meglio l’Atalanta: salvata dal miracolo di Cerri e trascinata in finale grazie ai sigilli di Fugazzola, Lung, Mauri e Verdelli.

                         INTER                        ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
GALLIERA CARLO 2009 1 2009 SONZOGNI MATTIA
DONATO ANDREA (V) 2009 2 2009 BERRIMA SALIM
LO VECCHIO LORENZO 2009 3 2009 FAVERO RICCARDO
CASSINI TOMMASO 2009 4 2009 GOLINELLI MARTINO
PURICELLI LORENZO 2009 5 2009 VERDELLI DAVIDE
NESE ALESSIO (C) 2009 6 2009 ZARRILLO ANTONIO
MEZZANOTTE DAVIDE 2009 7 2009 MOUNIROU TAOLIDE
BETTELLI LUCA 2009 8 2009 MAURI FEDERICO (V)
KONE IMED ISMAILE 2009 9 2009 AMALFITANO NICOLO’
PIVA KAIKI 2009 10 2009 FUGAZZOLA MARCELLO (C)
ALLASUFI MATTIAS 2009 11 2009 MORES MARCO
SEBASTIAN JOS 2009 12 2009 CERRI JACOPO
BORGHI SAMUELE 2009 13 2009 SCIFO DENNIS
ZANARIA MATTEO 2009 14 2009 VILLA GABRIEL
MASTARI RIYAD 2009 15 2009 PASCALI FRANCESCO
PANNUTO MATTIA 2009 16 2009 RICELLA DAVIDE
MARDEGAN JACOPO 2009 17 2009 LUNG MATTIA DANIEL
  2009 18 2009 MAZZANTINI LEONE
         
         
Tecnico PEDRINELLI LUCA   Tecnico PREVITALI ROBERTO
vs

Sarnico – Inter

L’Inter di Matteo Zago si lascia alle spalle le fatiche del quarto con la Cremonese e la sconfitta di Torino in campionato, regalandosi la finalissima della Bracco Cup Annovazzi grazie a una prestazione altamente convincente. 4-1 il risultato per le nerazzurre contro un Sarnico orgoglioso, ma che rientra troppo tardi in partita dopo un primo tempo in cui l’Inter aveva già preso il largo.

PRIMO TEMPO. Pur senza una giocatrice fondamentale come Emma Battistini le bergamasche approcciano bene il match; l’Inter però in questa partita è incredibilmente cinica, e capitalizza al massimo fin dalle prime occasioni. Dopo un tentativo sotto porta di Bescapè, infatti, le nerazzurre passano al minuto sei con il tiro dalla media distanza di Farroni, sporcato in maniera decisiva da una deviazione che mette fuori causa Rizzi. Tempo tre giri d’orologio e l’Inter è già sul 2-0. Da capitan Petrillo l’azione si sviluppa sui piedi di Bescapè, con la 16 che scocca un tiro dalla traiettoria beffarda sulla quale il portiere non riesce a intervenire. Il Sarnico tenta di reagire con una conclusione della solita Monceri, ma l’uno-due subito in pochi istanti lascia il segno sulle bergamasche, che accusano il colpo e si ritrovano in balia delle avversarie almeno fino al 3-0 firmato ancora da Bescapè, dopo l’affondo con assist di Palmeri.

SECONDO TEMPO. L’Inter prova a gestire la ripresa in modalità risparmio energetico, ma deve fare i conti con 3-1 di Noris che ridà linfa alle bergamasche. La numero 6 di Predari controlla il pallone appena fuori dall’area, poi alza la testa per un attimo e scocca un destro fantastico che si insacca sul secondo palo. Nei successivi dieci minuti il Sarnico accarezza così il sogno di una possibile rimonta, almeno fino a che le nerazzurre non decidono che è ora di chiudere i conti una volta per tutte. Prima è Brevi a scagliare un tiro violentissimo, poi ci pensa Alessandra Maio a innescare un’azione pregevole che condurrà al gol del 4-1. La numero sei salta in maniera sontuosa la prima avversaria e alimenta sulla destra per Basellini, che guadagna il fondo e mette al centro per l’incrocio vincente di Arianna Dell’Orto. Due legni negli scampoli finali (Belotti e Basellini) che non cambiano la sostanza di un’Inter che si è presa la finale di forza.

                        SARNICO                                      INTER
AZZURRA Colore Maglia BIANCA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RIZZI MARTINA 2008 1 2008 SANTAMBROGIO MATILDE
CHIARI GIORGIA (C) 2008 2 2008 CASIRAGHI EMMA (V)
BELOTTI ALICE 2009 3 2008 VERRINI SOFIA
ROTA GRAZIOSI ALESSANDRA 2009 4 2008 BASELLINI VIOLA
GHERDEVIC GIORGIA 2008 5 2008 GAMBIRASIO GIULIA
NORIS ALESSIA (V) 2008 6 2008 MAIO ALESSANDRA
MONCERI MICHELA 2008 7 2008 PETRILLO VIOLA (C)
BELLUSCHI CLAUDIA 2008 8 2008 FARRONI CHIARA
PECIS MARTA 2009 9 2008 SASSO LUCREZIA
FRASSINE STEFANIA 2009 10 2008 CRIPPA ALESSIA
RINALDI SERENA 2008 11 2008 DELL’ORTO ARIANNA
MICHELETTI ELISA 2009 12 2008 ROBBIONI MATILDE
AVIGO AURORA 2008 13 2008 CONSONNI CAMILLA
BRESCIANI MARIA 2009 14 2008 AVILIA GRETA
    15 2008 BREVI PENELOPE
    16 2008 BESCAPE’ MARTA
    17 2008 CORTI LUCREZIA
    18 2008 PALMERI FRANCESCA
         
         
Tecnico PREDARI MAURO   Tecnico ZAGO MATTEO
vs

Milan – Juventus

Paonessa con l’aiuto di Paonessa si impone sul Milan per 2-1. Dimezza i sigilli rispetto al poker contro l’Albinoleffe ma l’epilogo è identico: Juventus che si qualifica alla finale del Torneo Annovazzi dove affronterà l’Atalanta.

PRIMO TEMPO. Parte subito forte l’armata bianconera con il suo numero 9 che al 6′ di gioco, intenzionato ad entrare con il pallone in porta, si fa beffa di due avversari e deposita l’1-0 alle spalle di Faccioli. Il centravanti piemontese va ad un passo dal raddoppio al 16′ ma l’estremo difensore rossonero in contro tempo gli nega la doppia gioia in spaccata e tiene a galla i milanesi. Al 20′ è ancora la punta torinese a rendersi pericolosa ma di testa da posizione favorevole sulla sventagliata di Elimoghale spara alto. Il primo squillo dei ragazzi di Merlo arriva al 24′ con Guglielmo che sul colpo di tacco di Morellini incrocia alla perfezione con il mancino dal limite, Reale in estensione nega al diez rossonero il pari. Milan che sfiora l’1-1 all’ultimo istante della prima frazione con Seye che di testa spedisce lontano dal bersaglio di Reale.

SECONDO TEMPO. Se l’1-0 non fa stare tranquillo Catto, neanche Merlo lo può essere. Bianconeri che mettono in campo lo stesso assetto tattico del match contro l’Albinoleffe. Subentra Marchisio che va ad interpretare il ruolo di mezza punta nel 4-2-3-1. Dopo tre giri d’orologio Elimoghale senza guardare trova Paonessa che sulla sua strada trova un eccezionale Baita che devia in calcio d’angolo la minaccia. Al 10′ della ripresa il 2-0 capita sui piedi di Paonessa che dopo essersi fatto 30 metri palla al piede viene chiuso dall’uscita a valanga di Faccioli che con il ginocchio evita il raddoppio bianconero. Sull’azione del contropiede Morellini sfida Franco in velocità, centrale torinese che chiude alla perfezione l’esterno rossonero e mette il pallone in angolo. Il direttore di gara non è dello stesso avviso e assegna il penalty ai milanesi. Dal dischetto si presenta il numero 7 che apre il piatto e riporta il punteggio sul livello del mare. Sulla costruzione offensiva della Juve la sfera viene ricevuta da Corigliano che in area anticipa Mercogliano che entra duro su di lui, ma per l’arbitro non c’è nulla. Al 21′ della seconda frazione i bianconeri, dopo essersi proiettati in zona offensiva per una buona parte di gara, riescono a trovare il marchio di fabbrica che risolve anche la pratica Milan: Paonessa manda in porta Yeboah, che col mancino impegna Faccioli alla super parata, ma nella mischia il più lesto di tutti è il solito Paonessa che raccoglie un rigore in movimento e porta in vantaggio i suoi. Incontro che si chiude con i torinesi che ricercano insistentemente il terzo gol invano. Juve che stacca il pass per la finalissima dove affronterà l’Atalanta.

                            MILAN                         JUVENTUS
ROSSONERA Colore Maglia BIANCONERA
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
FACCIOLI PIETRO 2009 1 2009 REALE PIERRE
MERCOGLIANO MATTIA (V) 2009 2 2009 OSENGA EDOARDO
MAZZUCCHELLI PAOLO 2009 3 2009 RIGO DAVIDE
ESPOSITO GABRIELE 2009 4 2009 FRANCO CHRISTIAN
BAITA DANIEL 2009 5 2009 ROGOZ NICOLAS
ANGELICCHIO MATTIA (C) 2009 6 2009 BASILE PIERGIORGIO (V)
MORELLINI MATTEO 2009 7 2009 ACROCETTI EDOARDO
SEYE ABDOU 2009 8 2009 BRANCHIO GIANLUCA
COLOMBO LEONARDO 2009 9 2009 PAONESSA RICCARDO (C)
GUGLIELMO TOMMASO 2009 10 2009 CORIGLIANO THOMAS
GRILLI FEDERICO 2009 11 2009 ELIMOGHALE DESTINY
GALIMBERTI VITTORIO 2010 12 2009 VINDIGNI ELIA
ZANGRILLO GIACOMO 2009 13 2009  DEMICHELIS EMANUELE
BONOMI FRANCESCO 2009 14 2009 MARCHISIO DAVIDE
KHARKEVYCH YAROSLAV 2009 15 2009 YEBOAH CHRISTIAN
MASTROIANNI FEDERICO 2009 16 2009 GIAMBAVICCHIO FRANCO
AVOGADRO PIETRO 2009 17 2009 MICHELIS MATTIA
         
         
         
Tecnico MERLO MARCO   Tecnico CATTO RICCARDO
vs

Cremonese – Inter

Una Cremonese eroica sfiora l’impresa di eliminare l’Inter nel secondo quarto di finale in programma giovedì 16 marzo al Torneo Annovazzi. Avanti 2-0 e autrici di una prestazione dall’intensità elevatissima (tanto da tenere a lungo testa alle ragazze di Zago), le grigiorosse vengono raggiunte in un secondo giocato all’arrembaggio dalle nerazzurre, che infine conquistano perentoriamente la qualificazione ai calci di rigore.

PRIMO TEMPO. Passano solamente 28 secondi di gioco e la Cremonese è già in vantaggio. Giorgia Morelli è brava a leggere in anticipo il disimpegno di Santambrogio, rubandole palla e mettendo dentro l’1-0. Le gemelle terribili sono ancora protagoniste poco più tardi quando è Claudia a colpire per la seconda volta un’Inter ancora tramortita dal gol a freddo e dalla botta di Dancelli, un attimo dopo. Il primo tempo da incubo per le milanesi continua con l’infortunio occorso al ginocchio occorso a Nora Spatuzzi, sostituita da Lucrezia Sasso (reduce dal poker in campionato al Monza); si va così al riposo con una Cremonese meritatamente in vantaggio in via Cazzaniga.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa l’Inter si gioca comprensibilmente il tutto per tutto, ma è ancora la Cremonese a scaldare i tifosi con una maestosa punizione di Cividati praticamente da centrocampo: Robbioni respinge e sulla ribattuta Dancelli non riesce a ribadire nel modo migliore. Sarà però l’ultimo squillo grigiorosso in un secondo tempo in cui le nerazzurre schiacciano il pedale a tavoletta, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Protagonista della rimonta è Lucrezia Corti, schierata da attaccante pura accanto a Sasso. Il gol del pareggio arriva al 13′ con la 17 pescata in profondità (molto dubbia e parecchio contestata la posizione dell’ex Lecco al momento del passaggio) e autrice di un destro molto potente a incrociare. Ancora di Corti il raddoppio a coronamento di un’azione fulminante in velocità, con un’esultanza liberatoria di tutta la squadra che la dice lunga su quanto stavolta l’Inter abbia trovato pane per i suoi denti.

I RIGORI. Le nerazzurre arrivano sul dischetto col morale a mille, mentre quello delle grigiorosse è sotto i tacchetti per aver visto sfumare una vittoria per buona parte dell’incontro meritata. Trasformano per Zago Farroni, Casiraghi, di nuovo Corti e Sasso. Per la Cremonese va a segno Dancelli ma dopo i rigori fuori dallo specchio di Cividati e Claudia Morelli.

vs

Sarnico – Inter

L’Inter di Pedrinelli stacca l’ultimo biglietto per le semifinali battendo l’Uesse Sarnico 2-0. Per i nerazzurri protagonista Donato, autore dell’assist per il gol di Mardegan nel primo tempo e del sigillo che chiude la partita nel recupero. Torna a casa ma a testa alta il Sarnico di Pasotti, capace di tenere per un ora di gioco i nerazzurri sull’1-0, dovendo definitivamente arrendersi solo nel finale di gara. Ora i milanesi dovranno superare l’ostacolo Atalanta – vincente ai rigori con la Pro Sesto nell’altra sfida di giornata – per approdare in finale.

LA SBLOCCA MARDEGAN. Primo tempo di netta prevalenza nerazzurra, la squadra di Pedrinelli impone il proprio gioco e, nonostante il Sarnico si dimostri combattivo fin dai primi minuti, passa in vantaggio al 10’ grazie alla bella imbucata di Donato che pesca Mardegan, infallibile a tu per tu con Radici. Al 21’ il biscione ha l’occasionissima per fare 2-0 ma l’estremo difensore si supera su Carulli che non punisce a porta spalancata, sempre il numero 1 azzurro risponde bene anche al tiro dalla distanza di Piva poco più tardi. Il Sarnico attacca poco ma non concede granché all’Inter, riuscendo a chiudere il primo tempo con solo un gol di svantaggio.

E LA CHIUDE DONATO. Nel secondo tempo cambiano molti degli interpreti ma non il copione. L’inter si rende ripetutamente pericolosa: Bettelli non punisce dopo il tentativo di rovesciata di Mardegan e Kone ci prova tre volte: prima con una bella conclusione da fuori su cui è attento Ortelli, subentrato a Radici, poi al volo su assist di Donato calciando alto e poi nel finale sfiorando il palo da posizione defilata. Il numero 12 del Sarnico si ripete sul colpo di testa di Mezzanotte ma non può nulla sulla capocciata di Donato che chiude la partita nel recupero su cross di Allasufi. Per i bergamaschi l’unica occasione capita sui piedi di Dotti che arriva al tiro dopo uno schema su punizione. Al triplice fischio è 2-0 Inter che avanza verso le semifinali.

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Como – Atalanta

L’Atalanta raggiunge il Milan nelle semifinali della Bracco Cup offrendo una prova estremamente solida e concreta, tanto da nascondere sotto l’abbondanza del 5-1 finale la combattiva prestazione del Como. Punteggio sicuramente severo per le lariane (sul pezzo anche quando il risultato è lievitato a favore delle nerazzurre) che hanno pagato anche un pizzico di sfortuna sull’errore difensivo che ha aperto la strada al gol del 2-0, quello che di fatto ha spianato la strada alla Dea.

PRIMO TEMPO. La partita viaggia inizialmente sui binari dell’equilibrio, ma l’Atalanta tesse col passare dei minuti manovre sempre più avvolgenti; il Como, dal canto suo, ribatte colpo su colpo ma dà l’idea di essere costretto a esaurirsi principalmente nella manovra di annullamento dell’avversario, trovandosi con poche energie e idee al momento di provare a imbastire azioni offensive. Dopo una percussione centrale di Caroli ben sventata da Barbetta in uscita, e una conclusione alta di Sala (senza troppe pretese ma buona per far maturare ancora un po’ il gol), l’Atalanta passa in vantaggio al 15′ con Martina Fadigati, brava a risolvere un’azione confusa con una rasoiata che prende il tempo al portiere. Una volta sbloccata le bergamasche acquisiscono ancora maggior sicurezza, il Como però è vivo, nonostante fatichi a comparire in zona pericolosa.

SECONDO TEMPO. La punizione velenosa di Sessa, in avvio di ripresa, fa intuire la voglia di dare il tutto per tutto delle ragazze di Giada Oliviero, con la speranza tuttavia frenata dall’immediato raddoppio atalantino griffato Boldrini. La neoentrata numero 11 approfitta di un’indecisione della centrale comasca, rubandole la sfera e andando a insaccare comodamente il gol della tranquillità. Da qui in poi l’Atalanta va sul velluto regalando altri tre gol di pregevole fattura. Prima è Norscia a stoppare appena fuori area prima di ritagliarsi lo spazio giusto per concludere a rete di destro; poi è Crotti a segnare il gol probabilmente più bello del torneo fino a questo momento: un destro defilato dai 25 metri che trova il sette sul secondo palo. La numero 8 è poi ancora protagonista, battendo alla perfezione il corner che Ghislotti capitalizza prima del gol della bandiera di Rebecca Ricci.

                          COMO                       ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
BARBETTA STELLA 2008 1 2008 MERIZIO ILARY
FRASCARELLI SARA 2008 2 2008 SALA MARGHERITA
SAILIS LISA 2009 3 2008 GHISLOTTI GIADA
IANNELLA MATILDA (C) 2008 4 2009 BACCHIO MARTINA
CASARTELLI ARIANA 2009 5 2009 NORSCIA REBECCA (V)
RICCI REBECCA (V) 2008 6 2009 GIACOMELLO DALILA
SESSA ASIA 2008 7 2009 FARINA GIULIA
CAPRANI SOFIA 2008 8 2008 CROTTI NICOLE
GIOVIO TEA 2008 9 2009 KRAFIA MALAK
FETTOLINI MATILDE 2009 10 2009 MARANO LOSANGELA
CORTI ARIANNA 2009 11 2009 BOLDRINI ELISA
ARRIGHI VITTORIA 2009 12 2008 GERVASONI SABRINA
    13 2008 LA VOLLA MARTINA (C)
    14 2009 ASONI ELISA
    15 2008 SCANDELLA ALICE
    16 2008 CAROLI GAIA
    17 2009 BAZZONI GIULIA
    18 2008 FADIGATI MARTINA
         
         
Tecnico OLIVIERO GIADA   Tecnico SIGNORELLI ALBERTO
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Pro Sesto – Atalanta

Rimonta, contro-rimonta e tiri dal dischetto. Tiene alta l’asticella dell’attenzione la Pro Sesto, ma l’Atalanta porta in alto lo stemma cucito sulla sua maglietta e punisce alla prima occasione disponibile. Doppietta di Ponzo e Fugazzola. Nel 2-2 finale i volti dei marcatori sono solo due e corrispondono ai migliori in campo per la fazione di appartenenza. La spunta dagli undici metri l’Atalanta che sbaglia i primi due rigori e poi recupera gli errori biancocelesti. La semifinale vedrà dunque affrontarsi Atalanta e Inter in un derby a tinte nerazzurre.

TOP TEN. Oggioni schiera un 4-4-2, Previtali un 4-2-3-1 con attori interscambiabili. Fugazzola viene a ricevere palla in mezzo al campo e Mores si defila sull’esterno, mossa che aggiunge imprevedibilità alla squadra bergamasca. L’allenatore della Pro Sesto in fase di avvio richiede uno sforzo consistente a Finocchioli e Menotti: i due esterni sestesi hanno dovuto eseguire ininterrottamente entrambe le fasi. In seguito al tiro-cross di Lung e la conclusione ad effetto di Mores, la prima vera occasione nerazzurra arriva al 19′ con Fugazzola che da calcio di punizione col mancino scavalca la barriera e insacca l’1-0 bergamasco. Prima frazione che si spegne sul punteggio di vantaggio della Dea.

INSURREZIONE SESTESE. Esterni alti blindati sulla trequarti, cambi ruolo per ruolo e un 4-4-2 che sfuma e si trasforma in un 4-2-4. La Pro Sesto cambia volto e anche lo stile adottato nella prima frazione. Una volta che Ricella ha aperto la serratura della fascia biancoceleste, la Pro Sesto modifica l’atteggiamento e alza la linea del pressing. Frutti che si cominciano a raccogliere al 12′ della ripresa: Lavelli legge la soluzione su Favero e serve Ponzo che a due passi dal bersaglio deposita in rete l’1-1. Ristabilita la parità anche Oggioni permuta l’assetto tattico dei suoi e passa al 4-2-3-1 con Farina che agisce da ala destra e Menotti che si posiziona sulla trequarti. Al 17′ trova spazio anche la punta nerazzurra Amalfitano che incrocia a lato di poco. In gol però ci va ancora la Pro Sesto, ancora con Ponzo: l’imbucata decisiva è di Mazzola, poi il bomber fa il suo e firma il vantaggio. Poco dopo al 9 della Pro Sesto si presenta l’opportunità di firmare il tabellino per la terza volta , ma il suo tocco sotto termina sul palo di sostegno della porta difesa da Sonzogni. Il direttore di gara concede quattro minuti di recupero e l’Atalanta non ne spreca nemmeno uno. Gli assedi finali dei ragazzi di Previtali portano alla concessione del rigore all’ultimo istante. Si incarica della battuta Fugazzola e con lo stesso esito della punizione in avvio di gara trasforma e fa 2-2 agli sgoccioli dell’incontro. Dal dischetto poi gioiscono gli atalantini, trascinati dalle parate di Sonzogni (due) e dal sigillo decisivo di Ricella.

                       PRO SESTO                       ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
LINI ANDREA 2009 1 2009 CERRI JACOPO
PENA JEYSON NICOLAS 2009 2 2009 BERRIMA SALIM
SIGNORE FILIPPO (C) 2009 3 2009 FAVERO RICCARDO
CELLAMARE SIMONE 2009 4 2009 GOLINELLI MARTINO
CAMPANELLA SAMUEL 2009 5 2009 BUSCEMA ROSARIO
GRANDI MATTEO PAOLO 2009 6 2009 VERDELLI DAVIDE
FINOCCHIOLI SIMONE 2009 7 2009 LUNG MATTIA DANIEL
MAZZOLA JACOPO 2009 8 2009 MAURI FEDERICO (V)
PONZO RICCARDO (V) 2009 9 2009 AMALFITANO NICOLO’
MENOTTI ALBERTO 2009 10 2009 FUGAZZOLA MARCELLO (C)
LAVELLI NICOLO’ 2009 11 2009 MORES MARCO
GRUTTADAURIA GABRIELE 2009 12 2009 SONZOGNI MATTIA
BENATTI TOMMASO 2009 13 2009 SCIFO DENNIS
ELIA DANIEL 2009 14 2009 LEONI RICCARDO
FARINA GABRIELE 2009 15 2009 PASCALI FRANCESCO
GALLI MATTIA 2009 16 2009 RICELLA DAVIDE
GRASSI CHRISTIAN 2009 17 2009 DE TOMMASO ALESSANDRO
RAIOLA FEDERICO 2010 18 2009 MAZZANTINI LEONE
RASTELLI NICOLO’ 2009 19    
TALIA DAVIDE 2009 20    
Tecnico OGGIONI ANDREA   Tecnico PREVITALI ROBERTO
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