Chi di calci di rigore ferisce, di calci di rigore perisce. Dopo il doppio successo su Varesina e Lecco, il Ponte San Pietro si arrende dal dischetto a favore della Vis Nova, che dunque approda ai quarti di finale dove affronterà il Genoa il prossimo 17 marzo. Decisivi due miracoli di Annoni, i quali permettono a Suppa di far cantare i brianzoli nonostante il primo match point sprecato da Villadoro e un secondo tempo di grossa sofferenza, considerando la due chance nitide capitate ai bergamaschi nella seconda mezz’ora di gioco dopo una prima frazione giocata sostanzialmente alla pari.
Primo tempo. Entrambe reduci da due imprese contro squadre professionistiche, Vis Nova e Ponte San Pietro si affrontano per regalarsi la sfida di lusso contro il Genoa. La voglia di non fermarsi agli ottavi di finale è tanta, la qualità e la forza delle due squadre non è da meno: il 4-3-3 di De Luca è un mix di fisicità – da Boccadoro agli esterni alti Riva e Capizzi – e tecnica, visti i piedi più che educati di Damato; il 3-5-2 di Scotti si dimostra affidabile in entrambe le fasi, considerando il duplice lavoro dei quinti Mangili e Zanchi e all’abilità di Adobati di risultare decisivo in ogni zona del terreno di gioco. Ciò che manca nel primo tempo sono le occasioni da gol, visto che né Annoni né Carrozzo sono stati chiamati a particolari interventi, se non una parata a tempo praticamente scaduto del numero uno neroverde sulla conclusione dal limite di Zanchi.
Secondo tempo. Nella ripresa il leitmotiv del match cambia quasi completamente, visto che a prendere l’iniziativa è quasi sempre il Ponte San Pietro. Forte anche di qualche accorgimento capace di fare la differenza in avanti, i blues innalzano visivamente il proprio baricentro creando grande densità sulla trequarti offensiva tanto che già al 4’ si fanno vedere dalle parti di Annoni, ma la conclusione di Balestra finisce di poco a lato. Ben più pericolosa quella di Appiani poco dopo il 20’, con il centravanti bergamasco che conclude di poco alto dopo una bella azione di Capelli. Sponda Vis Nova, le oggettive difficoltà nel mettere in campo quanto visto nel primo tempo portano De Luca al cambio tattico dopo quindici minuti, con l’abbandono del 4-3-3 per passare a un 4-4-2 più fisico con Colombi in coppia con Boccadoro.
Rigori. Le mosse del tecnico neroverde portano i frutti sperati, visto che lo 0-0 resiste fino al triplice fischio del direttore di gara: si va dunque ai calci di rigore. Dopo i miracoli di Annoni su Tironi e Appiani a prendersi la scena è Suppa, che batte Carrozzo – bravo in precedenza nell’ipnotizzare Villadoro nel primo match point per i neroverdi – e fa partire la festa brianzola. Primo ko ai calci di rigore per il Ponte San Pietro, fuori a testa altissima dopo aver fatto piangere dal dischetto prima la Varesina poi il Lecco.
Enotria è una storica società sportiva milanese che si dedica alla formazione delle giovani generazioni nel calcio giovanile, nasce nel 1908,è riconosciuta Scuola Calcio Elite della FIGC e Centro di Formazione Inter (sin dall’origine del progetto).
Main partner di Enotria da oltre 30anni è il Gruppo Bracco, leader mondiale nelle soluzioni globali nella diagnostica per immagini. Insieme hanno costruito una collaborazione basata sulla continuità per promuovere uno sport di valore per le nuove generazioni. Sono diverse le attività nate da questa partnership che vanno ad animare il progetto WE PLAY THE FUTURE: un programma realizzato da Bracco in collaborazione con diverse società sportive giovanili e il Centro Diagnostico Italiano.
Menu
Football Club Enotria 1908
P. Iva 06931680158 – C.F. 80153350154
Via C.Cazzaniga, 26 20132 Milano
Telefono: +39 02 2593 027
enotria@enotria.it