Riepilogo
Alla fine non c’è storia: l’Inter di Sala si prende la scena nel centrale di via Cazzaniga, portando sul palco una prestazione con i controfiocchi contro una sontuosa Franco Scarioni. I gol di Ariu e Barcella mettono in discesa il match già all’inizio del primo tempo e chiudono la pratica arancionera con due gioielli da mettersi le mani tra i capelli e un rigore parato. Ora i nerazzurri attenderanno la semifinale contro un’ottima Pro Sesto, che nel frattempo si regala una vittoria sudatissima contro l’Atalanta ai calci di rigore.
PRIMO TEMPO. Non passano nemmeno 10 minuti e già l’Inter mostra i muscoli: Barcella serve ad Ariu un cioccolatino in area che il numero 7 non si esime da trasformare in gol. Due minuti più tardi, è di nuovo Barcella ad impattare di testa sul capolavoro di Penta e a trovare subito il 2-0. Dal lato della Franco Scarioni, non bastano gli scatti di Pietroboni: la linea difensiva nerazzurra è compatta e lascia pochissimi spazi ai ragazzi di Olivieri. Solo il tiro dalla distanza di Ciano riesce ed aprirsi un piccolo varco, ma i guantoni di Costante non si fanno trovare impreparati. Sfortunato poi l’inserimento del solito numero 11 arancionero, che cerca di risolvere la spiazzata di Dieng indirizzando la conclusione in porta: di nuovo, il portiere nerazzurro si arriccia attorno alla palla ed impedisce alla Scarioni di accorciare le distanze. Dall’altra parte del campo, gli arancioneri comunque resistono: tutti gli azzeccati gli interventi di Maggio, mentre i rapidi cambi di direzione di Penta non intortano Conte e Murolo.
SECONO TEMPO. I giochi si riaprono dunque sul 2-0 costruito nei primi minuti di gioco e cristallizzato dalla buona tenuta difensiva della Franco Scarioni. Nella ripresa, il volto degli arancioneri non sembra essere cambiato rispetto agli ultimi minuti del primo tempo: Maggio rimane attentissimo, Fioravanti è un vero guastafeste con i suoi inserimenti, mentre lì davanti Dieng e Ciano si lanciano all’inseguimento di ogni occasione, alla ricerca del guizzo giusto per trasformare anche la piĂą scarna possibilitĂ in un accenno di rimonta. Gli sforzi in attacco non sono sufficienti ad accorciare le distanze, ma almeno, nel frattempo, difesa e centrocampo non mollano un centimetro e non tremano nemmeno davanti alle scorribande di Ariu e Marchesi sulla fascia destra. L’Inter, però, è sempre e pur sempre l’Inter: il rigore di Dieng, quell’occasione che – per quanto tardiva – la Scarioni stava tanto aspettando, si infrange sui guantoni prontissimi di Caputo, che dunque mantiene tutto come è stato fin dall’inizio, ossia sull’intonso vantaggio nerazzurro. Dunque l’Inter vince sì, ma non stravince. La Scarioni si conferma come una delle forze regionali piĂą in forma: d’altronde, si sta parlando di una squadra che nel suo girone fa fatto e continua a fare gli sfaceli. Gli arancioneri abbandonano l’Annovazzi con un ghigno sulle labbra, che non è certo il sorriso – per quanto potesse essere piĂą largo – dell’Inter, ma che è sintomo inequivocabile di essersela giocata con una prof a testa alta.

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