Riepilogo
Quella coppa, con quei colori sul manico, con i volti riflessi mentre la sollevano. Quale coppa? Quella della nostra Champions, che in altre parole è quella dell’inimitabile trofeo Annovazzi. Quali colori? Il rosso e il nero. Quali volti? Quelli del Milan. Sfavoriti sulla carta, vincitori sul campo. Cosa significa tronare a vincere contro l’Inter in una finale storica per un trofeo che mancava da 13 anni? Chiedetelo a Vigil, a Boniforti, a Bogogna, a Tebaldi, a De Francesco. Risponderanno con una foto ricordo dal centro di via Cazzaniga, che alle 21:30 del 19 marzo 2025 è semplicemente il centro del mondo. Il messaggio è chiaro: “I campioni adesso siamo noi”.
PRIMO TEMPO
Un derby è sempre un derby. L’Inter, prima in classifica e miglior attacco del campionato, punta al trofeo. Sare e Ottaviani spingono i nerazzurri, costruiscono occasioni, ma il Milan tiene botta. Dall’altra parte, Vigil Hidalgo accende la luce: dribbla, inventa e serve assist. Al 29′ Cremonesi impegna Beretta con un tiro da fuori. Al termine del primo tempo, il risultato resta inchiodato sullo 0-0.

SECONDO TEMPO
Bastano due minuti nella ripresa per cambiare tutto. Tebaldi scivola e mette in mezzo, Ottaviani non riesce a intervenire, Boniforti è lesto e insacca: 1-0 Milan. Vigil esulta, Boniforti sente il peso del gol che sblocca la finale. Il Milan ora domina. Zaidane sfiora il raddoppio al 5’, Boniforti ci prova di testa al 7’. L’Inter ci crede ancora, ma l’espulsione di Parisi al 16’ complica tutto. I nerazzurri sognano una rimonta, ma Achille Tebaldi ha altri piani: al 19’ sigla un pallonetto perfetto sotto l’incrocio. Non è finita. Fiorenza serve Boniforti, che chiude la partita con il 3-0 definitivo. Triplice fischio, nessuna suggestione, nessun dubbio, solo certezze: la coppa torna al Vismara dopo 13 anni.
DISTINTA GARA