Giorno: 18 Febbraio 2025

Real meda vs Cremonese

Nella seconda partita in programma martedì 18 febbraio sul sintetico di via Cazzaniga, è un sorprendente Real Meda a staccare l’altro pass per i quarti di finale contro il Milan battendo una Cremonese mai doma. Davvero veemente l’approccio delle panterine di Franco De Boni, che prendono d’assalto la metà campo grigiorossa per tutto il primo tempo chiudendolo in vantaggio addirittura di tre gol. Nella ripresa, però, la Cremo tira fuori l’orgoglio, dando vita a una rimonta che non basta a recuperare il passivo, ma permette alle ragazze di Martelletti di uscire dal campo a testa alta

AZZANNANO LE PANTERE

Bastano dieci minuti al Real Meda per trovare il primo gol. Anna Mariani riceva palla in area di rigore, si gira in un fazzoletto con una splendida torsione e scarica il vantaggio in gol di sinistro. La rete non sazia capitan Spano e compagne, che costringono la Cremonese a una partita prettamente difensiva, trovando al minuto 15 il colpo del 2-0. Azione insistita perfezionata dall’assist centrale di Lo PiccoloArce è ben appostata sotto porta e piazza la zampata decisiva.

È la stessa Spano a provarci in un paio di occasioni (punizione fuori di poco e “puntata” da futsal che coglie il palo), ma è ancora bomber Arce a confezionare di caparbietà il gol del 3-0 dopo un disimpegno non perfetto della difesa Cremo. 3-0 all’intervallo dunque, partita finita? No, perché al rientro in campo le grigiorosse danno fondo all’orgoglio e alla loro qualità. La riapre subito Martina Corradi, scaltra e determinata nel portare a termine una tenace iniziativa. Poi è la neoentrata al centro dell’attacco, Laura Lerose, ad accorciare sul 3-2 con una vera sassata che finisce in rete. Il Real Meda abbozza e comincia a vede qualche spettro aggirarsi sul campo, davanti Mariani è sempre trascinante ma più d’una volta perde l’attimo per la giocata decisiva; la Cremonese ci crede e ci prova fino all’ultimo, il Real però tiene e negli ultimi concitati istanti è decisivo il sangue freddo mantenuto da Alice Marelli tra i pali.

DISTINTA DI GIOCO

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Monza vs Rhodense

Ad affrontare l’Inter nei quarti di finale della Woman’s Bracco Cup – il prossimo 6 marzo contro l’Inter – sarà il Monza di Valentina Palladini. Notevole la prova delle biancorosse contro una squadra pericolosa come la Rhodense, che dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio affondano nella ripresa due stoccate decisive, legittimando in pieno la qualificazione.

TAMBUREGGIANTE

L’aggettivo che affiora alla mente guardando in azione questo Monza. Due difensori che si compensano per caratteristiche, esterni a tutta fascia, e un pacchetto di centrocampo al alta intensità dove capitan Lo Re è il cuore pulsante. La Rhodense non è da meno con Nuzzi al centro accanto a Cova, e Adorno a lottare per creare spazi per gli inserimenti delle esterne. Una gran conclusione di Arpini al 15′ è degna di nota, dopo che poco prima il Monza si era già reso pericoloso una prima volta, sotto porta. In un primo tempo bilanciato, la risposta delle ragazze di Oliverio arriva con una conclusione da ottima posizione di Mammone, che costringe Gianola al grande intervento.

Le emozioni più forti, tuttavia, si vivono nella ripresa. E’ il 40 quando Alessia Nuzzi calcia divinamente una punizione che si stampa sulla traversa. Chance che poteva dare un’altra chiave di lettura alla gara, e che invece scuote il Monza, in gol poco più tardi. Un ruggito a centrocampo di Arpini spezza l’equilibrio in mezzo al campo, con Bianca che trova poi il corridoio centrale a favore di Mazzoni: la sette controlla, alza la testa e batte il portiere in uscita. E’ il momento chiave del match, perché soltanto pochi minuti più tardi le brianzole trovato anche il secondo. Stavolta la grande protagonista è Aurora Froio, subentrata nel secondo tempo, che raccoglie un pallone di nessuno fuori dall’area di rigore e segna il 2-0 con un colpo di sinistro memorabile. La Rhodense ne ha ancora, ma gli sforzi arancioneri non danno i frutti sperati; l’ultimo sussulto è un bel diagonale da fuori di Meli De Fazio, sigillo in ceralacca su una qualificazione che prende – meritatamente – la strada do Monzello.

DISTINTA GARA

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