Riepilogo
La partita sembra decisa in un attimo, in quel breve spazio in cui la moneta è sospesa nell’aria e nulla è ancora scritto. Il Milan e l’Atalanta si equilibrano fino agli ultimi minuti. Il pareggio resiste fino a cinque minuti dalla fine, poi Bernasconi, vicecapitano del Milan, decide la partita con un 2-1. Ma questo non è tutto: la vera sfida si prepara per la finale, con il derby ormai imminente. Nel primo tempo, l’equilibrio regna. La moneta continua a girare mentre entrambe le squadre si affrontano senza cedere. Vigil Hidalgo e Gustacchini si scambiano scatti veloci, Cenedese e Magrin impegnano i portieri avversari. Non c’è un chiaro predominio, ma qualche occasione per il Milan, come il tiro di Zaidane al 20’ e l’intervento di Turla su Boniforti al 25’. La partita resta aperta, con la porta che non si sblocca. Tuttavia, al 26’, un tiro di Vigil Hidalgo cambia le cose: punizione, un colpo deciso, e la moneta finalmente cade dalla parte del Milan.

SECONDO TEMPO
Ma il calcio è imprevedibile. A sette minuti dall’inizio della ripresa, una mischia in area e un colpo di testa di Turla ristabiliscono l’equilibrio. La partita è di nuovo in bilico, mentre l’Inter attende il suo avversario in finale. Moustatraf e Boniforti ci provano con nuovi affondi, ma la moneta non cade, nonostante gli sforzi. Poi arriva Boniforti, che con un tiro ben piazzato non sorprende completamente il portiere, ma lo lascia impossibilitato a rispondere a nuovi attacchi. Bernasconi è pronto. Con il fiato sul collo dell’Inter, si fionda sulla palla e, con un tap-in rapido, porta il Milan in finale. In quel momento, non importa più testa o croce. La risposta è una sola: Diavolo
DISTINTA GARA