Inter – Juve

vs

Inter – Pro Sesto

Vantaggio, pareggio, di nuovo vantaggio. Il tutto in meno di 15 minuti. È la semifinale tra Inter e Pro Sesto, ma pare di assistere ad una lotta tra gladiatori: con i nerazzurri che attaccano a più non posso, con i ragazzi di Pasca che resistono stoicamente. Il vantaggio dell’Inter, concretizzato sul 2-1 nei primissimi minuti, viene sigillato da una saetta di Forlani solo ad un secondo dalla fine, quando la Pro Sesto – onore al merito per la difesa – non può fare altro che accettare il verdetto. Dunque dadi tratti: l’Inter è in finale, dove raggiugnerà la Juventus delle meraviglie.

PRIMO TEMPO. Una perla d’eleganza dopo 22 secondi dall’inizio del match, una perla di forza per pareggiare i conti un minuto e 7 secondi più tardi. Comincia così la semifinale del torneo Annovazzi tra Inter e Pro Sesto, un po’ come un colossal holliwoodiano che parte in medias res. Prima Ariu per i nerazzurri, poi Mastromarino per la Pro Sesto: in meno di due giri d’orologio, gli equilibri si spezzano e si ricompongono perfettamente bilanciati in via Cazzaniga. Almeno finché Pappalardo non ci mette lo zampino: al 13’, dopo una serie infinita di interventi provvidenziali di Ferrari, il numero 11 si regala un altro bocconcino dagli sviluppi di calcio d’angolo e rimette l’ago della bilancia verso l’estremità nerazzurra.

SECONDO TEMPO. A quest’Inter, sempre all’attacco, fantasista e creativa ma comunque solida, è davvero difficile non piegare la testa. Alla fine del primo tempo la Pro Sesto resiste ad un assedio, riuscendo a costruire qualcosina solo cogliendo di sorpresa i ragazzi di Sala con qualche contropiede affidato a Di Goia. Ma, in modo o nell’altro, i biancocelesti resistono. E continuano a resistere anche nei primi minuti della ripresa, quando un miracolo di Cremone tiene il pallone un centimetro davanti alla linea di porta. Dunque si può dire: la Pro Sesto non è una pillola semplice da buttare giù. Sono probabilmente i mezzi miracoli di Ferrari a rendere particolarmente amara la digestione dell’Inter, che rimane rimane sì in vantaggio, ma non riesce ancora a chiudere del tutto la partita. Poi, dopo l’occasione clamorosa di Foroni che sta ancora facendo vibrare i pali della porta nel centrale di via Cazzaniga, i nerazzurri archiviano la pratica proprio all’ultimo secondo, come a volersi tenere il meglio dello spettacolo pirotecnico per il gran finale. 22 secondi prima del triplice fischio, praticamente come tutto era iniziato, Forlani chiude i giochi e mette la definitiva firma nerazzurra sulla finale contro la Juventus, nel frattempo uscita vincitrice contro il Milan.

vs

Milan – Juventus

Remake dell’anno scorso: in semifinale è sempre Milan-Juventus e come l’anno scorso ad esultare sono i bianconeri. Alla fine è 3-1 con le reti di Mazzotta, Vidzivashets e Salvai; gol della bandiera rossonero di Carbone. Ora per la Juventus lo scoglio finale, l’Inter.

PRIMO TEMPO. Bastano due minuti alla Juventus per mettere in chiaro le cose: Mazzotta parte dall’out di sinistra, supera un uomo e si accentra. L’intuito potrebbe dirgli di appoggiare e invece va al tiro, gol da fuoriclasse e Milan gelato (1′). E le docce gelate non sono finite: Vidzivashets porta palla al limite dell’area e va al tiro con una conclusione che lascia di sasso tutti e il risultato è oro, 2-0 e Juventus corsara (10′). Il Milan accusa il colpo ma continua comunque ad operare a testa bassa per cercare di trovare qualche buco da sfruttare, ma la Juventus difende bene e neanche le sortite di Kateete riescono a scalfirli. Al 28′ l’occasione d’oro per i rossoneri: Borsa si vede respingere da Repaci un tiro già destinato in fondo al sacco, mani nei capelli per il 9 rossonero e squadre negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO. E anche il secondo tempo parte sulla falsa riga del primo. Il pericolo è sempre a tinte bianconere e porta la firma di Vidzivashets, che di testa mette sotto la traversa ma è bravissimo Galimberti ad alzare in corner. Il Milan però non è da meno e pochi minuti dopo ci prova con Carbone ma la sua conclusione è alta. Non è una partita come le altre e la Juventus sa che deve chiuderla subito: Salvai, dopo il gol incredibile dell’ultimo turno, decide di replicare andando a bucare anche il Milan, concludendo dal limite dell’area piccola (10′). È ancora una super azione della Juventus a mandare al tiro Castagneri, ma la sua conclusione non è fortunata. Nonostante la sconfitta il Milan non rimane a bocca asciutta e allo scadere trova il gol della bandiera con Carbone, ma è troppo tardi: sarà la Juventus ad affrontare l’Inter in finale.

Distinta MILAN JUVE

vs

Scarioni – Inter

Alla fine non c’è storia: l’Inter di Sala si prende la scena nel centrale di via Cazzaniga, portando sul palco una prestazione con i controfiocchi contro una sontuosa Franco Scarioni. I gol di Ariu e Barcella mettono in discesa il match già all’inizio del primo tempo e chiudono la pratica arancionera con due gioielli da mettersi le mani tra i capelli e un rigore parato. Ora i nerazzurri attenderanno la semifinale contro un’ottima Pro Sesto, che nel frattempo si regala una vittoria sudatissima contro l’Atalanta ai calci di rigore.

PRIMO TEMPO. Non passano nemmeno 10 minuti e già l’Inter mostra i muscoli: Barcella serve ad Ariu un cioccolatino in area che il numero 7 non si esime da trasformare in gol. Due minuti più tardi, è di nuovo Barcella ad impattare di testa sul capolavoro di Penta e a trovare subito il 2-0. Dal lato della Franco Scarioni, non bastano gli scatti di Pietroboni: la linea difensiva nerazzurra è compatta e lascia pochissimi spazi ai ragazzi di Olivieri. Solo il tiro dalla distanza di Ciano riesce ed aprirsi un piccolo varco, ma i guantoni di Costante non si fanno trovare impreparati. Sfortunato poi l’inserimento del solito numero 11 arancionero, che cerca di risolvere la spiazzata di Dieng indirizzando la conclusione in porta: di nuovo, il portiere nerazzurro si arriccia attorno alla palla ed impedisce alla Scarioni di accorciare le distanze. Dall’altra parte del campo, gli arancioneri comunque resistono: tutti gli azzeccati gli interventi di Maggio, mentre i rapidi cambi di direzione di Penta non intortano Conte e Murolo.

SECONO TEMPO. I giochi si riaprono dunque sul 2-0 costruito nei primi minuti di gioco e cristallizzato dalla buona tenuta difensiva della Franco Scarioni. Nella ripresa, il volto degli arancioneri non sembra essere cambiato rispetto agli ultimi minuti del primo tempo: Maggio rimane attentissimo, Fioravanti è un vero guastafeste con i suoi inserimenti, mentre lì davanti Dieng e Ciano si lanciano all’inseguimento di ogni occasione, alla ricerca del guizzo giusto per trasformare anche la più scarna possibilità in un accenno di rimonta. Gli sforzi in attacco non sono sufficienti ad accorciare le distanze, ma almeno, nel frattempo, difesa e centrocampo non mollano un centimetro e non tremano nemmeno davanti alle scorribande di Ariu e Marchesi sulla fascia destra. L’Inter, però, è sempre e pur sempre l’Inter: il rigore di Dieng, quell’occasione che – per quanto tardiva – la Scarioni stava tanto aspettando, si infrange sui guantoni prontissimi di Caputo, che dunque mantiene tutto come è stato fin dall’inizio, ossia sull’intonso vantaggio nerazzurro. Dunque l’Inter vince sì, ma non stravince. La Scarioni si conferma come una delle forze regionali più in forma: d’altronde, si sta parlando di una squadra che nel suo girone fa fatto e continua a fare gli sfaceli. Gli arancioneri abbandonano l’Annovazzi con un ghigno sulle labbra, che non è certo il sorriso – per quanto potesse essere più largo – dell’Inter, ma che è sintomo inequivocabile di essersela giocata con una prof a testa alta.

Formazioni BraccoCup_SCARIONI_INTER

vs

Pro Sesto – Atalanta

Un equilibrio perfetto che si mantiene, resistendo ai vari scossoni di una e dall’altra squadra, fino al triplice fischio: i 60 minuti di gioco dicono 1-1 tra Atalanta e Pro Sesto, rinviando il verdetto finale ai calci di rigore. Il dischetto ha le idee chiare, più chiare dei minuti regolamentari: dopo due parate, una per parte, la traversa di Shullani finisce per consegnare alla Pro Sesto una vittoria sudatissima.

PRIMO TEMPO. La Pro Sesto, con il suo 4411 solido e appuntito, si mette subito in mostra con l’intraprendenza del suo capitano, Riccardo Mastromarino, che prima trova le braccia di Foglia con un tiro potente ma troppo centrale e poi si toglie lo sfizio del gol con una galoppata inarrestabile con cui scavalca senza impacci la linea difensiva. Siamo al 9’ del primo tempo, siamo al vantaggio biancoceleste. La Dea non rimane però orfana di soluzioni per rientrare in partita: le lancette dall’orologio fanno giusto in tempo a fare due volte il giro del quadrante quando Meyou si presenta davanti alla porta dei milanesi. Il tiro non impensierisce però Ferrari, poco dopo ancora decisivo sul cacio di punizione di Gjoka e sulla conclusione di Andrea Sergio. La Pro Sesto pare essere perfettamente duttile e in grado di reggere alla pressione dei nerazzurri: passato il momento di turbolenza nella loro area, i ragazzi di Pasca tornano dunque ad affacciarsi nella metà campo avversaria. Lo fanno con un magistrale Stefano Sala, che costringe Foglia ad un salto da lince per tenere il pallone lontano dalla rete dopo il suo calcio di punizione (i metri saranno almeno 30), e con un altrettanto sorprendente Mattia Bonanno, la cui conclusione dalla fascia destra finisce larga di poco più di un capello. I primi 30 minuti finiscono così sul centrale di via Cazzaniga: con una Pro Sesto all’arrembaggio e un’Atalanta ancora alla ricerca del giusto guizzo per oliare i suoi meccanismi.

SECONDO TEMPO. La compagine di Giordani cerca dunque una soluzione ad un problema impellente: c’è da rimettere il match sui binari giusti. La soluzione arriva quando ce n’era più bisogno, ossia un minuto dopo quella saetta di Beretta che rischia cdi portare i biancocelesti sul doppio vantaggio: Filippo Gagliardi si prende il tiro e trafigge Ferrari, rimettendo tutto in parità. Detto fatto, dunque: la Dea pare aver ritrovato l’ispirazione che serviva per ricalibrare la partita e ora è il turno della Pro Sesto di andare in gestione. Le occasioni per i nerazzurri si moltiplicano nei primi minuti della ripresa: Mazzola, Gjoka, Canavesi, Odje, quattro fuoriclasse per altrettante (ma forse anche di più) occasioni d’oro per l’Atalanta. Gli equilibri della partita sembrano ormai essersi sbilanciati tutti dentro l’area biancoceleste, con la Pro Sesto che deve chiedere gli straordinari a Cremone, Luly, Cascella, e Giuliano per mantenere il pareggio. I ragazzi di Pasca tornano pericolosi solo con la saetta di Ligu, che calcia un pelo alto dopo l’assist da incorniciare di Chiodi. Nonostante la carica nerazzurra, il triplice fischio arriva quando il punteggio dice ancora 1-1: l’accesso alla semifinale del torneo Annovazzi si deciderà ai rigori.

RIGORI. I due estremi difensori non si smentiscono: davanti ai rigoristi, né Gerosa, subentrato a Foglia nella ripresa, né Ferrari battono ciglio e riescono a parare un tiro a ciascuno. Il verdetto finale arriva però con l’errore di Shullani, che consegna ai biancocelesti il biglietto d’onore con destinazione semifinale contro l’Inter, nel frattempo uscita vincitrice dalla sfida con la Franco Scarioni.

Formazioni BraccoCup Pro Sesto Atalanta

vs

Monza – Juventus

Arrivano le corazzate, arriva la Juventus. Nel primo giovedì della seconda parte di tabellone del Torneo Annovazzi c’è ancora spazio per il Monza, dopo la vittoria contro il Sangiuliano City. Il sogno si spezza ma ne nasce un altro: i brianzoli si arrendono sulla punizione di Salvai che apre le marcature che verranno chiuse dal gol di Castagneri sul 2-0. Al prossimo turno la Juventus incontrerà il Milan.

PRIMO TEMPO. La Juventus parte a tutta creando subito pericoli alla porta di Agrati, ma senza impegnare l’1 del Monza. Di contro il Monza non sta di certo a guardare e con Merati prova a spaventare Cerboneschi con un tiro che però viene parato in due tempi dall’estremo difensore bianconero (9′). Salvai, dall’altra parte, non vuole essere da meno e prende per mano la Juventus al 18′ quando si crea lo spazio per la conclusione ma manda a lato un tiro a giro che meritava maggiore fortuna. È sempre il 10 bianconero al 19′ a provare la conclusione andando ad incrociare ma la fortuna non è ancora dalla sua. Non c’è due senza tre e ancora Salvai prova al 27′ un’altra conclusione su assist involontario della difesa del Monza ma per la terza volta la fortuna gli gira le spalle. Alla fine è 0-0 il primo tempo con una Juventus, però, sempre più in crescendo.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa, dalla solita girandola di cambi, esce meglio di tutti Cotrone, che aggiunge corsa, fantasia e qualità all’attacco bianconero. Ad aprire le danze anche del secondo tempo è, però, sempre Salvai: punizione dal limite che non gira abbastanza e si spegne sul fondo (3′). Alla fine non poteva che sbloccarla lui: Pioli finta il tiro su punizione, alla fine batte Salvai che trova un gol senza senso con il pallone che si insacca dopo aver sbattuto sulla traversa (9′). Il Monza prova a reagire con Payer che ruba palla alla difesa bianconera e si invola verso il gol del pareggio, se non fosse per un intervento spettacolare di Cerboneschi che respinge la conclusione del 18 del Monza (21′). Ma se nel primo tempo la Juventus sembrava sfortunata, nel secondo tempo la dea bendata si abbatte sul Monza: disimpegno sbagliato dei brianzoli e palla in rete per Castagneri (29′). Con questo gol si chiude la partita; un 2-0 finale che porta la Juventus sulla strada del Milan.

vs

Pro Sesto – Varesina

Un pantano, il miglior del mio ramo. In via Cazzaniga si gioca ben poco a calcio a causa del diluvio che batte su Milano. La Pro batte 2-1 la Varesina e accede di diritto alla semifinale del Torneo Annovazzi. Ai sestesi bastano i timbri di Cascella in avvio di gara e Di Gioia al quarto d’ora. Zonca e Leoni si laureano re della steppa meneghina, Ligu lottatore puro. Dal canto dei varesini brillano Cebotari e Baldera, autore della rete della bandiera rossoblù.

PRIMO TEMPO. La Pro Sesto riesce a costruire trame offensive nella metà campo della Varesina anche con rimbalzo incontrollato. Zonca verticalizza per Cascella e al 5′ sul cronometro fa 1-0 per i ragazzi di Pasca. Mastromarino al 17′ dagli sviluppi di calcio d’angolo trova il tap-in di Di Gioia che sull’uscita a metà di Di Cristina raddoppia lo score sponda biancoblù. Segmento iniziale dell’incontro che termina sul +2 a favore dei 2010 di Sesto San Giovanni.

SECONDO TEMPO. Al 4′ della ripresa i giochi sono riaperti. Il coro di Venegono si alza con la perla del numero 11 Baldera. Dopo aver cercato la gioia personale per ben due volte al terzo tentativo la trova sul meraviglioso traversone di Gurzi. Match riaperto dopo 240 secondi dal duplice fischio con i varesotti che partono all’assalto. Cebotari sbraccia, Maruca calcia ma non impensierisce Ferrari. Il sussulto del metronomo rossoblù chiude i giochi di una Varesina mai banale, sempre agguerrita, ma poco incisiva negli ultimi metri. Finale di 2-1 e Pro Sesto in final four.

FORMAZIONI
Anno C/V N. NOMINATIVO NOMINATIVO N. C/V Anno
2010   1 FERRARI ALESSANDRO DI GRISTINA FEDERICO 1 2010
2010   2 CORDINI MATTIA GURZI ANTONIO 2 2010
2010   3 CASCELLA WILLIAM MONDINI ANDREA 3   2010
2010   4 SALA STEFANO MARUCA ALESSIO 4 VCAP 2010
2010 VCAP 5 LEONI CHRISTIAN FARSACI GABRIELE 5 CAP 2010
2010   6 LULY DIEGO TOMASINI FILIPPO 6 2010
2010   7 BERETTA SAMUELE GIAQUINTO DANIEL 7 2010
2010   8 ZONCA RICCARDO RIZZOLO PIETRO 8 2010
2010   9 LIGU ENDI CEBOTARO CRISTIAN DIEGO 9   2010
2010 CAP 10 MASTROMARINO RICCARDO BIANCHI MATTIA 10 2010
2010   11 BERETTA SAMUELE BALDERA YULIAN 11 2010
2010   12 DONOFRIO GIACOMO DONADUZZI ALESSANDRO 12 2010
2010   13 GIULIANO RICCARDO PERINA NICCOLO’ 13 2010
2010   14 CHIODI DAELLI LEO SALMINI ANGELO MATTIA 14 2010
2010   15 DORASCENZI ALESSANDRO OSTUNI SIMONE 15 2010
2010   16 CREMONE KEVIN ALESSANDRO CORCIMARI MAXIM 16 2010
2010   17 LEVATI NICCOLO’ MARIA VITALE LORENZO 17 2010
2010   18 IARIA CHRISTIAN ANGELO      
0   19 GUARNIERI MATTEO      
2010   20 HEGHEA MAXIM      
Allenatore: Pasca Ettore Allenatore: Simonato Simone

Arbitro:KENNE GUILEM PIQUER SEZ. MILANO

vs

Ponte S.Pientro – Acc.Internazionale

Sarà ancora Enotria-Accademia Inter. Mentre i rossoblù di Muoio risolvevano la pratica Aldini, i nerazzurri di Corti vincevano una partita pazzesca contro il Ponte San Pietro. Il dominio del primo tempo si è trasformato in gol sul finale, precisamente al 27′, grazie a un’azione corale che ha permesso a Bardelli di firmare l’1-0. Nel secondo tempo, però, ecco la reazione dei bergamaschi, che trovano il pari grazie a un capolavoro da trenta metri di Torri. E proprio quando i calci di rigore sembravano l’esito scontato, Accademia di nuovo avanti con Marchesi: minuto 30 del secondo tempo e gol vittoria per i nerazzurri, che si giocheranno i quarti di finali nella classica milanese contro l’Enotria.

PRIMO TEMPO. Partono meglio i nerazzurri ma il vantaggio arriva solo al 27′, in quella che probabilmente è già l’azione del torneo: Bardelli per Columba, Columba per Lino, Lino per Marchesi, Marchesi per Bardelli: destro secco, Tentori battuto e Accademia avanti. Il tutto dopo un primo tempo di dominio, come perfettamente riassunto da tutte le altre occasioni: vedi il tentativo di Bardelli (1′), quello di Columba (10′), o ancora quelli di Altavilla (22′) e Marchesi (29′). Dall’altra parte il Ponte fatica, prova a limitare i nerazzurri ma va a riposo sotto di un gol.

SECONDO TEMPO. Ma mai dare per spacciati i bergamaschi, tanto che nel secondo tempo le cose cambiano. I ragazzi di Beretta trovano fiducia, alzano il baricentro e provano a riprenderla. Intanto l’Accademia continua a fare l’Accademia, tanto che Marchesi va pure vicino al raddoppio in apertura su assist di Gioeli. Ma che qualcosa stia cambiando è evidente, ed ecco il gol dell’1-1: un capolavoro senza precedenti. A firmarlo è un subentrato, Torri: destro da trenta metri e pallone sotto l’incrocio dei pali, che fa gioire i blues e piangere i nerazzurri. Quest’ultimi, tuttavia, trovano la forza di reagire e tornare in avanti. Tanto che allo scoccare del minuto 30, l’ultimo disponibile prima dei calci di rigori, trovano il gol vittoria: cross di Nuzzi, tocco vincente di Marchesi ed estasi nerazzurra.

FORMAZIONI
Anno C/V N. NOMINATIVO NOMINATIVO N. C/V Anno
2010   1 TENTORI FILIPPO   FINA CHRISTIAN 1 2010
2010   2 DANCI LEONARDO GIOELI SIMONE 2 2010
2010   3 BETTONI LUCA ABITABILE MATTEO 3   2010
2010 VCAP 4 MAZZOLENI MICHELE LINO GABRIELE 4 2010
2010   5 CINFRIGNINI AARON GARAVAGLIA ALESSANDRO 5 2010
2010 CAP 6 TAIOCCHI FEDERICO ACQUAVIVA THOMAS 6 2010
2010   7 ZANOLI LORENZO VALENTE ADRIANO 7 VCAP 2010
2010   8 ROTA ANDREA ALTAVILLA RICCARDO 8 CAP 2010
2010   9 BARABANTI SEBASTIAN MARCHESI DIEGO 9   2010
2010   10 ROTTOLI PAOLO COLUMBA GAETANO 10 2010
2010   11 MASSARA SEBASTIAN BARDELLI ANDREA 11 2010
2010   12 CAIO DAVIDE MARCHETTI GIORGIO 12 2010
2010   13 MAFFEIS TOMMASO CAPUTO GABRIELE 13 2010
2010   14 GOTTI TOMMASO CARRANO MATTEO 14 2010
2010   15 SHEHAJ GENIS CANDIANI EMANUELE 15 2010
2010   16 CACCIA GIACOMO DE MELO GUILLERME 16 2010
2010   17 TORRI MARCO TRECOZZI FILIPPO 17 2010
2010   18 FERRARI MATTIA NUZZI FEDERICO 18 2010
2010   19 FERREIRA PINTO JOSE’ CARLOS      
2010   20 PESENTI LORENZO      

ARBITRO: Fabbrica Filippo sez. di MILANO

vs

Sangiuliano City – Albinoleffe

Dopo aver eliminato l’Alcione, il Sangiuliano City riprova l’impresa, stavolta contro l’Albinoleffe. Alla fine è un’altra volta a tinte gialloverdi la vittoria finale, spuntata grazie ad una doppietta di Sosa che permette ai ragazzi di Bruschi di fare 2-1 e guadagnarsi il turno successivo contro il Monza.

PRIMO TEMPO. È un primo tempo a tinte gialloverdi ma ogni tanto arriva, come un fulmine a ciel sereno, qualche striatura rossa. Il primo a dare una scossa alla partita è Benaglia che però si allunga troppo il pallone. Al 14′ è sempre il 9 del Sangiu ad impensierire Pezzoli su sponda di Sosa, ma il portiere dell’Albinoleffe è ben posizionato. Al 18′ si accende anche Awungnkeng, e quando si accende sono sempre dolori: prima mette in mezzo ma trova un ottimo intervento di Lorenzi che in scivolata allontana e quasi allo stesso modo torna al cross un minuto dopo ma stavolta trovando Benaglia, l’attaccante però mette alto di testa. Al 22′ è ancora il Sangiu davanti, questa volta con Tarenzio che da corner pennella per Sosa che manda alto in girata. Ma quando tutto faceva presagire un imminente vantaggio dei ragazzi di Bruschi ecco l’esperienza dell’Albinoleffe: una conclusione di Larghi sbatte contro il muro difensivo e sulla ribattuta arriva Oppedisano che sbatte – stavolta – contro il palo, chiudendo così la prima mezz’ora.

SECONDO TEMPO. L’Albinoleffe parte a mille e dopo solo dieci minuti trova il vantaggio con Campardo che insacca su assist di Braguti. La risposta dei gialloverdi non si fa attendere ma l’idea del solito Awungnkeng non trova la spizzata di qualcuno in mezzo e termina sul fondo. Al 13′ inizia il miracolo del Sangiu: nel giro di un minuto i ragazzi di Bruschi la ribaltano con una doppietta di Sosa, prima di testa e poi di piede. Nel finale l’Albinoleffe prova ad allungare la partita portandola ai rigori ma Campardo non trova la seconda doppietta di giornata – imbeccato da Oppedisano – mandando un tiro alla Insigne di poco alto sopra la traversa. Al triplice fischio esplode la festa dei gialloverdi che ora dovranno affrontare il Monza.

FORMAZIONI
Anno C/V N. NOMINATIVO NOMINATIVO N. C/V Anno
2010 CAP 1 PONTRELLI ANDREA   PEZZOLI RAUL 1 2010
2010   2 BORIANI DAVIDE LORENZI GIACOMO 2 VCAP 2010
2010 VCAP 3 TALARICO EMANUELE BRIGNOLI DANIEL 3   2010
2010   4 CRABA DIEGO MOROTTI TOMMASO 4 2010
2010   5 SELLA LEONARDO CHIRILOAIA ANGELO ALESSIO 5 2010
2010   6 MARIANI ACHILLE SIGNORI DANIEL 6 2010
2010   7 AWUNGNKENG ADRIANO ASONGAN LARGHI BIYAL 7 2010
2010   8 FAMA SIMONE YAMBA KADER 8 2010
2010   9 BENAGLIA ROBERTO BRAGUTI LORENZO 9   2010
2010   10 TARENZIO ALESSANDRO PPPEDISANO GABRIEL 10 CAP 2010
2010   11 SOSA NAUEL FERNNDO NDOU REGIS 11 2010
2010   12 MANFREDI LUDOVICO SAURO ROCCO 12 2010
2010   13 ROSABIANCA GIOELE LOCATELLI LORENZO 13 2010
2010   14 ALFERAZZI NICOLO’ GHILARDINI GABRIELE 14 2010
2010   15 AL SAID TAMER CAMPARDO 15 2010
2010   16 FARES HERNANDEZ YOSEF LEONARDO 16 2010
2010   17 AZARA SAMUELE VERNILE TOMMASO 17 2010
2010   18 CASCINO CRISTIAN      
2010   19 EL HIFNAWY YOUSSEF      
2010   20 PERNA TOMMASO      

Arbitro: PANDIANI LUCA sez. di MILANO

vs

Ausonia – Pro Sesto

Ausonia in tenuta rosa da rally, ma la corsa neroverde si ferma per mano dell’ostacolo più grande della Pro Sesto, il classe 2010 Beretta. L’undici biancoblù segna una tripletta da favola nel 4-2 che porta i sestesi ad alloggiare nelle migliori otto del Torneo Annovazzi. Denise e Rizzo marcano il tabellino, Beretta e il fantasista compagno di reparto Mastromarino il territorio. La Pro non paga a caro prezzo il black-out in avvio di gara e reagisce con veemenza all’uno-due repentino dei milanesi, staccando un pass per i quarti di finale.

PRIMO TEMPO. Ad imporre il comando sull’altra frazione è decisamente l’armata neroverde. Al 4′ sul cronometro è Fissore a bussare alla porta di Vaccarini, ma l’estremo difensore sestese sbarra la porta al colosso neroverde. Dal canto dei milanesi suona la carica Denise al 6′, quando, la mancanza di comunicazione della retroguardia biancoblù, porta il terminale offensivo sotto l’ala di Lobrace a strozzare la conclusione. La Pro Sesto fa delle ripartenze il maggior punto di forza e, al 9′ di gioco, rischia di far male con Beretta. Onze in maglia bianca che si fa ipnotizzare da Mariani. Al 18′ la strategia di Pasca assume piena efficienza: Ligu e lo stesso Beretta dialogano nello stretto, quest’ultimo vince il batti e ribatti e insacca a bersaglio sguarnito il vantaggio sestese. La reazione neroverde arriva con puntualità ineccepibile. Rizzo raccoglie la spizzata proveniente da una testa biancoblù, prepara il colpo da biliardo e con il destro manda a destinazione l’1-1 al 21′. 120 secondi dopo è sorpasso completato. Denise si rende protagonista di una serpentina da urlo, si defila sul mancino e con uno scavino che dà un bacio al palo e si insacca in rete fa 2-1 per i neroverdi.

SECONDO TEMPO. Se l’avvio di gara della Pro Sesto può essere considerato con il treno tirato, il fischio che sancisce l’inizio della seconda metà coincide con il cambio di ritmo dei sestesi. Uno-due micidiale dei biancoblù che al 3′ della ripresa vanno in rete con Beretta, che, sullo splendido suggerimento di Dorascenzi, scava il 2-2. Al 5′ giro d’orologio il numero 11 sestese in custodia di Pasca si ripete: dribbling e contro-dribbling su Pini e centrale di difesa neroverde che interviene in maniera scomposta. Per il direttore di gara è rigore: dal dischetto va Mastromarino che incrocia e riporta i biancoblù con il muso davanti. Al 13′ i sestesi rispondono nuovamente presente: Di Gioia risponde alla magia di Spelta, colpo di tacco e servizio cristallino sulla corsa di Sala. Seven dei bilancos di via Milanese che sciupa il +2 calciando alto. Al 19′ il sigillo di garanzia arriva: Guarnieri serve Mastromarino che impacchetta il cioccolatino per il timbro più semplice della carriera di Beretta, la terza gioia personale per il bomber defilato dei sestesi.

FORMAZIONI
Anno C/V N. NOMINATIVO NOMINATIVO N. C/V Anno
2010   1 MARIANI LEONARDO   VACCARINI PIETRO 1 2010
2010   2 CINERARI ALESSIO GIULIANO RICCARDO 2 2010
2010 CAP 3 RIZZO LORENZO CASCELLA WILLIAM 3   2010
2010   4 PINI GIULIO CHIODI DAELLI LEO 4 2010
2010   5 SPELTA LORENZO CREMONE KEVIN ALESSANDRO 5 2010
2010   6 POLATO LORANZO LULY DIEGO 6 2010
2010   7 MERLO GABRIELE SALA STEFANO 7 2010
2010 VCAP 8 MANTINEO FEDERICO DORASCENZI ALESSANDRO 8 2010
2010   9 DENISE FRANCESCO MARIA LIGU ENDI 9   2010
2010   10 FRONTINI FEDERICO MASTROMARINO RICCARDO 10 2010
2010   11 FISSORE MATTEO BERETTA SAMUELE 11 2010
2010   12 TALOTTA DANIEL FERRARI ALESSANDRO 12 2010
2010   13 BUTTINI GIACOMO CORDINI MATTIA 13 2010
2010   14 VALLARDI GIACOMO HEGHEA MAXIM 14 2010
2010   15 SCREMIN JACOPO GUARNIERI MATTEO 15 2010
2010   16 CARRIOLA EMANUELE ZONCA RICCARDO 16 2010
2010   17 NICOLOSI MARTINO MARIO LEVATI NICCOLO’ MARIA 17 2010
2010   18 PROVOLO ALESSANDRO IARIA CHRISTIAN ANGELO 18 2010
2010   19 SPELTA MARCO DI GIOIA FRANCESCO 19 2010
2010   20 BARBERA NICOLO’      
Allenatore: LOBRACE MARCO Allenatore: PASCA ETTORE

Arbitro: FAZZO ROBERTO (Sez. di MILANO)

vs