Giorno: 16 Marzo 2023

Cremonese – Inter

Una Cremonese eroica sfiora l’impresa di eliminare l’Inter nel secondo quarto di finale in programma giovedì 16 marzo al Torneo Annovazzi. Avanti 2-0 e autrici di una prestazione dall’intensità elevatissima (tanto da tenere a lungo testa alle ragazze di Zago), le grigiorosse vengono raggiunte in un secondo giocato all’arrembaggio dalle nerazzurre, che infine conquistano perentoriamente la qualificazione ai calci di rigore.

PRIMO TEMPO. Passano solamente 28 secondi di gioco e la Cremonese è già in vantaggio. Giorgia Morelli è brava a leggere in anticipo il disimpegno di Santambrogio, rubandole palla e mettendo dentro l’1-0. Le gemelle terribili sono ancora protagoniste poco più tardi quando è Claudia a colpire per la seconda volta un’Inter ancora tramortita dal gol a freddo e dalla botta di Dancelli, un attimo dopo. Il primo tempo da incubo per le milanesi continua con l’infortunio occorso al ginocchio occorso a Nora Spatuzzi, sostituita da Lucrezia Sasso (reduce dal poker in campionato al Monza); si va così al riposo con una Cremonese meritatamente in vantaggio in via Cazzaniga.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa l’Inter si gioca comprensibilmente il tutto per tutto, ma è ancora la Cremonese a scaldare i tifosi con una maestosa punizione di Cividati praticamente da centrocampo: Robbioni respinge e sulla ribattuta Dancelli non riesce a ribadire nel modo migliore. Sarà però l’ultimo squillo grigiorosso in un secondo tempo in cui le nerazzurre schiacciano il pedale a tavoletta, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Protagonista della rimonta è Lucrezia Corti, schierata da attaccante pura accanto a Sasso. Il gol del pareggio arriva al 13′ con la 17 pescata in profondità (molto dubbia e parecchio contestata la posizione dell’ex Lecco al momento del passaggio) e autrice di un destro molto potente a incrociare. Ancora di Corti il raddoppio a coronamento di un’azione fulminante in velocità, con un’esultanza liberatoria di tutta la squadra che la dice lunga su quanto stavolta l’Inter abbia trovato pane per i suoi denti.

I RIGORI. Le nerazzurre arrivano sul dischetto col morale a mille, mentre quello delle grigiorosse è sotto i tacchetti per aver visto sfumare una vittoria per buona parte dell’incontro meritata. Trasformano per Zago Farroni, Casiraghi, di nuovo Corti e Sasso. Per la Cremonese va a segno Dancelli ma dopo i rigori fuori dallo specchio di Cividati e Claudia Morelli.

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Sarnico – Inter

L’Inter di Pedrinelli stacca l’ultimo biglietto per le semifinali battendo l’Uesse Sarnico 2-0. Per i nerazzurri protagonista Donato, autore dell’assist per il gol di Mardegan nel primo tempo e del sigillo che chiude la partita nel recupero. Torna a casa ma a testa alta il Sarnico di Pasotti, capace di tenere per un ora di gioco i nerazzurri sull’1-0, dovendo definitivamente arrendersi solo nel finale di gara. Ora i milanesi dovranno superare l’ostacolo Atalanta – vincente ai rigori con la Pro Sesto nell’altra sfida di giornata – per approdare in finale.

LA SBLOCCA MARDEGAN. Primo tempo di netta prevalenza nerazzurra, la squadra di Pedrinelli impone il proprio gioco e, nonostante il Sarnico si dimostri combattivo fin dai primi minuti, passa in vantaggio al 10’ grazie alla bella imbucata di Donato che pesca Mardegan, infallibile a tu per tu con Radici. Al 21’ il biscione ha l’occasionissima per fare 2-0 ma l’estremo difensore si supera su Carulli che non punisce a porta spalancata, sempre il numero 1 azzurro risponde bene anche al tiro dalla distanza di Piva poco più tardi. Il Sarnico attacca poco ma non concede granché all’Inter, riuscendo a chiudere il primo tempo con solo un gol di svantaggio.

E LA CHIUDE DONATO. Nel secondo tempo cambiano molti degli interpreti ma non il copione. L’inter si rende ripetutamente pericolosa: Bettelli non punisce dopo il tentativo di rovesciata di Mardegan e Kone ci prova tre volte: prima con una bella conclusione da fuori su cui è attento Ortelli, subentrato a Radici, poi al volo su assist di Donato calciando alto e poi nel finale sfiorando il palo da posizione defilata. Il numero 12 del Sarnico si ripete sul colpo di testa di Mezzanotte ma non può nulla sulla capocciata di Donato che chiude la partita nel recupero su cross di Allasufi. Per i bergamaschi l’unica occasione capita sui piedi di Dotti che arriva al tiro dopo uno schema su punizione. Al triplice fischio è 2-0 Inter che avanza verso le semifinali.

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Como – Atalanta

L’Atalanta raggiunge il Milan nelle semifinali della Bracco Cup offrendo una prova estremamente solida e concreta, tanto da nascondere sotto l’abbondanza del 5-1 finale la combattiva prestazione del Como. Punteggio sicuramente severo per le lariane (sul pezzo anche quando il risultato è lievitato a favore delle nerazzurre) che hanno pagato anche un pizzico di sfortuna sull’errore difensivo che ha aperto la strada al gol del 2-0, quello che di fatto ha spianato la strada alla Dea.

PRIMO TEMPO. La partita viaggia inizialmente sui binari dell’equilibrio, ma l’Atalanta tesse col passare dei minuti manovre sempre più avvolgenti; il Como, dal canto suo, ribatte colpo su colpo ma dà l’idea di essere costretto a esaurirsi principalmente nella manovra di annullamento dell’avversario, trovandosi con poche energie e idee al momento di provare a imbastire azioni offensive. Dopo una percussione centrale di Caroli ben sventata da Barbetta in uscita, e una conclusione alta di Sala (senza troppe pretese ma buona per far maturare ancora un po’ il gol), l’Atalanta passa in vantaggio al 15′ con Martina Fadigati, brava a risolvere un’azione confusa con una rasoiata che prende il tempo al portiere. Una volta sbloccata le bergamasche acquisiscono ancora maggior sicurezza, il Como però è vivo, nonostante fatichi a comparire in zona pericolosa.

SECONDO TEMPO. La punizione velenosa di Sessa, in avvio di ripresa, fa intuire la voglia di dare il tutto per tutto delle ragazze di Giada Oliviero, con la speranza tuttavia frenata dall’immediato raddoppio atalantino griffato Boldrini. La neoentrata numero 11 approfitta di un’indecisione della centrale comasca, rubandole la sfera e andando a insaccare comodamente il gol della tranquillità. Da qui in poi l’Atalanta va sul velluto regalando altri tre gol di pregevole fattura. Prima è Norscia a stoppare appena fuori area prima di ritagliarsi lo spazio giusto per concludere a rete di destro; poi è Crotti a segnare il gol probabilmente più bello del torneo fino a questo momento: un destro defilato dai 25 metri che trova il sette sul secondo palo. La numero 8 è poi ancora protagonista, battendo alla perfezione il corner che Ghislotti capitalizza prima del gol della bandiera di Rebecca Ricci.

                          COMO                       ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
BARBETTA STELLA 2008 1 2008 MERIZIO ILARY
FRASCARELLI SARA 2008 2 2008 SALA MARGHERITA
SAILIS LISA 2009 3 2008 GHISLOTTI GIADA
IANNELLA MATILDA (C) 2008 4 2009 BACCHIO MARTINA
CASARTELLI ARIANA 2009 5 2009 NORSCIA REBECCA (V)
RICCI REBECCA (V) 2008 6 2009 GIACOMELLO DALILA
SESSA ASIA 2008 7 2009 FARINA GIULIA
CAPRANI SOFIA 2008 8 2008 CROTTI NICOLE
GIOVIO TEA 2008 9 2009 KRAFIA MALAK
FETTOLINI MATILDE 2009 10 2009 MARANO LOSANGELA
CORTI ARIANNA 2009 11 2009 BOLDRINI ELISA
ARRIGHI VITTORIA 2009 12 2008 GERVASONI SABRINA
    13 2008 LA VOLLA MARTINA (C)
    14 2009 ASONI ELISA
    15 2008 SCANDELLA ALICE
    16 2008 CAROLI GAIA
    17 2009 BAZZONI GIULIA
    18 2008 FADIGATI MARTINA
         
         
Tecnico OLIVIERO GIADA   Tecnico SIGNORELLI ALBERTO
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Pro Sesto – Atalanta

Rimonta, contro-rimonta e tiri dal dischetto. Tiene alta l’asticella dell’attenzione la Pro Sesto, ma l’Atalanta porta in alto lo stemma cucito sulla sua maglietta e punisce alla prima occasione disponibile. Doppietta di Ponzo e Fugazzola. Nel 2-2 finale i volti dei marcatori sono solo due e corrispondono ai migliori in campo per la fazione di appartenenza. La spunta dagli undici metri l’Atalanta che sbaglia i primi due rigori e poi recupera gli errori biancocelesti. La semifinale vedrà dunque affrontarsi Atalanta e Inter in un derby a tinte nerazzurre.

TOP TEN. Oggioni schiera un 4-4-2, Previtali un 4-2-3-1 con attori interscambiabili. Fugazzola viene a ricevere palla in mezzo al campo e Mores si defila sull’esterno, mossa che aggiunge imprevedibilità alla squadra bergamasca. L’allenatore della Pro Sesto in fase di avvio richiede uno sforzo consistente a Finocchioli e Menotti: i due esterni sestesi hanno dovuto eseguire ininterrottamente entrambe le fasi. In seguito al tiro-cross di Lung e la conclusione ad effetto di Mores, la prima vera occasione nerazzurra arriva al 19′ con Fugazzola che da calcio di punizione col mancino scavalca la barriera e insacca l’1-0 bergamasco. Prima frazione che si spegne sul punteggio di vantaggio della Dea.

INSURREZIONE SESTESE. Esterni alti blindati sulla trequarti, cambi ruolo per ruolo e un 4-4-2 che sfuma e si trasforma in un 4-2-4. La Pro Sesto cambia volto e anche lo stile adottato nella prima frazione. Una volta che Ricella ha aperto la serratura della fascia biancoceleste, la Pro Sesto modifica l’atteggiamento e alza la linea del pressing. Frutti che si cominciano a raccogliere al 12′ della ripresa: Lavelli legge la soluzione su Favero e serve Ponzo che a due passi dal bersaglio deposita in rete l’1-1. Ristabilita la parità anche Oggioni permuta l’assetto tattico dei suoi e passa al 4-2-3-1 con Farina che agisce da ala destra e Menotti che si posiziona sulla trequarti. Al 17′ trova spazio anche la punta nerazzurra Amalfitano che incrocia a lato di poco. In gol però ci va ancora la Pro Sesto, ancora con Ponzo: l’imbucata decisiva è di Mazzola, poi il bomber fa il suo e firma il vantaggio. Poco dopo al 9 della Pro Sesto si presenta l’opportunità di firmare il tabellino per la terza volta , ma il suo tocco sotto termina sul palo di sostegno della porta difesa da Sonzogni. Il direttore di gara concede quattro minuti di recupero e l’Atalanta non ne spreca nemmeno uno. Gli assedi finali dei ragazzi di Previtali portano alla concessione del rigore all’ultimo istante. Si incarica della battuta Fugazzola e con lo stesso esito della punizione in avvio di gara trasforma e fa 2-2 agli sgoccioli dell’incontro. Dal dischetto poi gioiscono gli atalantini, trascinati dalle parate di Sonzogni (due) e dal sigillo decisivo di Ricella.

                       PRO SESTO                       ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
LINI ANDREA 2009 1 2009 CERRI JACOPO
PENA JEYSON NICOLAS 2009 2 2009 BERRIMA SALIM
SIGNORE FILIPPO (C) 2009 3 2009 FAVERO RICCARDO
CELLAMARE SIMONE 2009 4 2009 GOLINELLI MARTINO
CAMPANELLA SAMUEL 2009 5 2009 BUSCEMA ROSARIO
GRANDI MATTEO PAOLO 2009 6 2009 VERDELLI DAVIDE
FINOCCHIOLI SIMONE 2009 7 2009 LUNG MATTIA DANIEL
MAZZOLA JACOPO 2009 8 2009 MAURI FEDERICO (V)
PONZO RICCARDO (V) 2009 9 2009 AMALFITANO NICOLO’
MENOTTI ALBERTO 2009 10 2009 FUGAZZOLA MARCELLO (C)
LAVELLI NICOLO’ 2009 11 2009 MORES MARCO
GRUTTADAURIA GABRIELE 2009 12 2009 SONZOGNI MATTIA
BENATTI TOMMASO 2009 13 2009 SCIFO DENNIS
ELIA DANIEL 2009 14 2009 LEONI RICCARDO
FARINA GABRIELE 2009 15 2009 PASCALI FRANCESCO
GALLI MATTIA 2009 16 2009 RICELLA DAVIDE
GRASSI CHRISTIAN 2009 17 2009 DE TOMMASO ALESSANDRO
RAIOLA FEDERICO 2010 18 2009 MAZZANTINI LEONE
RASTELLI NICOLO’ 2009 19    
TALIA DAVIDE 2009 20    
Tecnico OGGIONI ANDREA   Tecnico PREVITALI ROBERTO
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