Stagione: 2025

Aldini vs Lecco

La sfida del Trofeo Annovazzi tra Aldini e Lecco si rivela una vera emozione, come preannunciato. Da una parte la squadra dominatrice dei campionati regionali, l’Aldini di Taini, dall’altra un Lecco allenato da Navarra, pronto a mettere in campo il suo potenziale nazionale. Dopo un’ora di gioco spettacolare, è il Lecco a spuntarla, ribaltando l’1-0 dell’Aldini, grazie alle reti di Manzoni e Bonfante, che fanno esplodere l’entusiasmo in una spettacolare rimonta in cinque minuti.

PRIMO TEMPO

Il match si accende subito: il Lecco spinge forte con Raia sulla fascia destra, creando pericoli con il suo dinamismo. La prima grande occasione arriva proprio con Raia, il cui destro in girata esce di poco. Col passare dei minuti, l’Aldini si fa sotto, costruendo gioco dal basso. Manzoni sulla sinistra si fa vedere in progressione, ma la difesa del Lecco regge. Al 15′ arriva una grande occasione per l’Aldini, con Yacine che tenta il tiro da fuori area, ma Papa devia in corner. Ancora Lecco in avanti, questa volta con Leone, ma la sua conclusione a giro non inquadra la porta. Colasuonno prova a far salire il gioco, ma la difesa del Lecco è attenta. Un contrasto tra Raiola e Sartirana provoca un infortunio per il terzino del Lecco, costretto a uscire. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con il Lecco che pur creando occasioni non riesce a sbloccare il punteggio.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa il ritmo si fa più spezzettato, con i cambi che danno nuova energia al match. L’Aldini crea una buona occasione con Tirino, ma Guidi non riesce a concludere con precisione. Il Lecco non molla e ci prova con Brumana, ma il suo tiro da fuori non impensierisce il portiere. Al 20′, l’Aldini sblocca la partita: Sartirana, servito da Tirino, si gira alla perfezione e col mancino insacca per il vantaggio. Ma in due minuti il Lecco pareggia: Manzoni, velocissimo, ribatte in rete da dentro l’area piccola. Il punteggio è sull’1-1 e la partita è più intensa che mai. Al 25′ arriva il gol del sorpasso per il Lecco: Bonfante controlla un cross dalla sinistra e con il mancino sigla il 2-1. Immediatamente dopo, Leone si trova a tu per tu con il portiere dell’Aldini, ma viene fermato da un miracolo di Papa. Nel finale, Invernizzi sembra aver pareggiato con un bel tiro, ma un salvataggio sulla linea nega il gol. Nonostante gli ultimi tentativi dell’Aldini, l’arbitro fischia tre volte e decreta la vittoria per il Lecco, con il punteggio di 2-1.

DISTINTA DI GIOCO

vs

Como vs Varesina

Quando si affrontano professionisti e dilettanti, lo spettacolo è sempre assicurato, e la partita tra Como e Varesina non fa eccezione. Il match si conclude con una vittoria per 2-0 della formazione comasca, ma nonostante il risultato finale, la partita è stata estremamente combattuta, con entrambe le squadre che hanno dato il massimo per ottenere la vittoria.

PRIMO TEMPO

Fin dal fischio d’inizio, la Varesina entra in campo con grinta, attaccando la metà campo avversaria con Lionti che serve Antonini in area. Tuttavia, la sua conclusione si ferma in un angolo, con Gucciardo che batte il corner senza trovare la rete. I ragazzi di Simonato tentano di nuovo con Paolocci, ma il suo passaggio a Ligori non va a buon fine. Al 5′, il Como risponde: Giussani approfitta di una disattenzione difensiva per segnare l’1-0. I comaschi cercano di raddoppiare con Della Cristina che serve Giussani, ma quest’ultimo non riesce a concretizzare. La Varesina non molla, e al 23′ ha una grande occasione per pareggiare: D’Ambrosio, solo in area, colpisce la traversa con un potente tiro al volo. La difesa del Como si salva e i due team continuano a rispondere a vicenda con tentativi offensivi.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo, il gioco rimane vivace: Ligori sfiora il gol del pareggio, ma al 6′, è Albergati a segnare il 2-0 per il Como con un bel colpo di testa su corner. La Varesina cerca di reagire: Soumahoro si fa spazio in attacco, ma il portiere Gregori para senza problemi. Il Como risponde con Vrapi e Pezzoli, ma la conclusione di Saka finisce fuori. Nonostante gli sforzi della Varesina, con tentativi di Pagani e Motta, il Como rimane solido in difesa e non concede occasioni facili. Il match prosegue con alcune azioni pericolose, ma nessuna delle due squadre riesce a cambiare il risultato. Al triplice fischio, il Como passa il turno, vincendo per 2-0.

DISTINTA DI GIOCO

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Real meda vs Cremonese

Nella seconda partita in programma martedì 18 febbraio sul sintetico di via Cazzaniga, è un sorprendente Real Meda a staccare l’altro pass per i quarti di finale contro il Milan battendo una Cremonese mai doma. Davvero veemente l’approccio delle panterine di Franco De Boni, che prendono d’assalto la metà campo grigiorossa per tutto il primo tempo chiudendolo in vantaggio addirittura di tre gol. Nella ripresa, però, la Cremo tira fuori l’orgoglio, dando vita a una rimonta che non basta a recuperare il passivo, ma permette alle ragazze di Martelletti di uscire dal campo a testa alta

AZZANNANO LE PANTERE

Bastano dieci minuti al Real Meda per trovare il primo gol. Anna Mariani riceva palla in area di rigore, si gira in un fazzoletto con una splendida torsione e scarica il vantaggio in gol di sinistro. La rete non sazia capitan Spano e compagne, che costringono la Cremonese a una partita prettamente difensiva, trovando al minuto 15 il colpo del 2-0. Azione insistita perfezionata dall’assist centrale di Lo PiccoloArce è ben appostata sotto porta e piazza la zampata decisiva.

È la stessa Spano a provarci in un paio di occasioni (punizione fuori di poco e “puntata” da futsal che coglie il palo), ma è ancora bomber Arce a confezionare di caparbietà il gol del 3-0 dopo un disimpegno non perfetto della difesa Cremo. 3-0 all’intervallo dunque, partita finita? No, perché al rientro in campo le grigiorosse danno fondo all’orgoglio e alla loro qualità. La riapre subito Martina Corradi, scaltra e determinata nel portare a termine una tenace iniziativa. Poi è la neoentrata al centro dell’attacco, Laura Lerose, ad accorciare sul 3-2 con una vera sassata che finisce in rete. Il Real Meda abbozza e comincia a vede qualche spettro aggirarsi sul campo, davanti Mariani è sempre trascinante ma più d’una volta perde l’attimo per la giocata decisiva; la Cremonese ci crede e ci prova fino all’ultimo, il Real però tiene e negli ultimi concitati istanti è decisivo il sangue freddo mantenuto da Alice Marelli tra i pali.

DISTINTA DI GIOCO

vs

Monza vs Rhodense

Ad affrontare l’Inter nei quarti di finale della Woman’s Bracco Cup – il prossimo 6 marzo contro l’Inter – sarà il Monza di Valentina Palladini. Notevole la prova delle biancorosse contro una squadra pericolosa come la Rhodense, che dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio affondano nella ripresa due stoccate decisive, legittimando in pieno la qualificazione.

TAMBUREGGIANTE

L’aggettivo che affiora alla mente guardando in azione questo Monza. Due difensori che si compensano per caratteristiche, esterni a tutta fascia, e un pacchetto di centrocampo al alta intensità dove capitan Lo Re è il cuore pulsante. La Rhodense non è da meno con Nuzzi al centro accanto a Cova, e Adorno a lottare per creare spazi per gli inserimenti delle esterne. Una gran conclusione di Arpini al 15′ è degna di nota, dopo che poco prima il Monza si era già reso pericoloso una prima volta, sotto porta. In un primo tempo bilanciato, la risposta delle ragazze di Oliverio arriva con una conclusione da ottima posizione di Mammone, che costringe Gianola al grande intervento.

Le emozioni più forti, tuttavia, si vivono nella ripresa. E’ il 40 quando Alessia Nuzzi calcia divinamente una punizione che si stampa sulla traversa. Chance che poteva dare un’altra chiave di lettura alla gara, e che invece scuote il Monza, in gol poco più tardi. Un ruggito a centrocampo di Arpini spezza l’equilibrio in mezzo al campo, con Bianca che trova poi il corridoio centrale a favore di Mazzoni: la sette controlla, alza la testa e batte il portiere in uscita. E’ il momento chiave del match, perché soltanto pochi minuti più tardi le brianzole trovato anche il secondo. Stavolta la grande protagonista è Aurora Froio, subentrata nel secondo tempo, che raccoglie un pallone di nessuno fuori dall’area di rigore e segna il 2-0 con un colpo di sinistro memorabile. La Rhodense ne ha ancora, ma gli sforzi arancioneri non danno i frutti sperati; l’ultimo sussulto è un bel diagonale da fuori di Meli De Fazio, sigillo in ceralacca su una qualificazione che prende – meritatamente – la strada do Monzello.

DISTINTA GARA

vs

Club Milano vs Enotria

Un’immagine: Lorenzo Frazzetto che corre a salutare la mamma e il nonno, spettatori fedeli di ogni sua impresa. È lui l’eroe del giorno: con un pallonetto delizioso chiude una partita infinita. L’uomo del destino. Il Club Milano festeggia il suo gioiello, mentre l’Enotria, la regina di Milano, si inchina all’avanzata di Pero. La storia del calcio lombardo si arricchisce di nuove protagoniste pronte a sfidare le gerarchie.

STUDIO

Le prime battute della gara sono un gioco di pazienza. Enotria contro Club Milano, la regina contro la nuova sfidante: sembra una favola, ma è la realtà di due potenze del calcio dilettantistico lombardo. Nessuna delle due vuole sbilanciarsi. Al numero 26 di via Cazzaniga si osserva, si studia, si aspetta l’occasione giusta. Dopo appena 5 minuti, Maffei prova dalla distanza, ma è costretto a uscire per un infortunio. Sicuri sfreccia sulla fascia destra del Club Milano, creando scompiglio nella difesa avversaria. Allo scadere del primo tempo, Corrado si inserisce, ma manca l’attimo decisivo. La partita è in stallo. A centrocampo si gioca una partita a scacchi: ogni mossa potrebbe cambiare gli equilibri.

PRINCIPESSA GUERRIERA

Siamo in via Cazzaniga, nel regno dell’Enotria. La squadra di casa non vuole sfigurare, soprattutto con i suoi giovani talenti del 2011. Al 4’ della ripresa, Corrado scatta verso la porta: un segnale di una regina che non vuole cedere il trono. Ma il fuorigioco spegne l’entusiasmo. Dall’altra parte, il Club Milano si scrolla di dosso la timidezza iniziale e avanza deciso. Il tacco di Manniono è pura classe, il tiro di Magni spettacolare ma impreciso. Mannino non si arrende e al 20’ sfiora il gol, ma Bejan salva l’Enotria con una parata decisiva. La sfidante prende fiducia, ma basterà per detronizzare la regina? La risposta arriva nel finale, ed è firmata Lorenzo Sebastiano Frazzetto. Dicono che lui decida sempre le partite più importanti, e questa non fa eccezione. Al 31’ della ripresa, con un colpo magistrale, Frazzetto manda in estasi il Club Milano e toglie dal trono la regina. La favola della principessa ha il suo lieto fine.

DISTINTA GARA

vs

Ponte San Pietro vs Acc.Internazionale

Due squadre in corsa per la vetta: Ponte San Pietro con 46 punti e Accademia Inter con 49 nei rispettivi campionati. Due percorsi simili, due squadre solide e determinate a lottare fino alla fine. L’incontro si preannuncia equilibrato, ma sul campo è la concretezza dei bergamaschi a fare la differenza.

DOMINIO BERGAMASCO

Il Ponte San Pietro prende subito in mano il gioco, mostrando pazienza e organizzazione. Fin dai primi minuti, i bergamaschi controllano il possesso palla, cercando varchi nella difesa avversaria. Al 12’, la pressione viene premiata: Bonanomi si avventa su un pallone vagante in area e lo scaraventa in rete, portando in vantaggio i blues. Il gol dà fiducia ai ragazzi di Beretta, che continuano a spingere sull’acceleratore. Passano pochi minuti e arriva il raddoppio: Mastropaolo colpisce la traversa con un tiro a giro, ma sulla ribattuta è rapido Falardi, che ribadisce in rete. Il 2-0 mette in salita la partita per l’Accademia Inter, che fatica a reagire. I nerazzurri provano a riorganizzarsi, ma non riescono a trovare soluzioni per scardinare il muro difensivo del Ponte San Pietro. L’unica vera occasione del primo tempo è un cross pericoloso di Arrigoni, su cui però nessuno riesce a intervenire. Si va all’intervallo con i bergamaschi saldamente in controllo.

REAZIONE INCOMPLETA

Nella ripresa, l’Accademia Inter prova ad alzare il ritmo, cercando di riprendere in mano la partita. Castro si accende al 15’: dopo un dribbling secco su due avversari, lascia partire un tiro insidioso, ma Zonca si supera con un tuffo prodigioso, negando il gol. È l’unico vero brivido per la difesa del Ponte San Pietro, che per il resto gestisce senza particolari difficoltà. I bergamaschi continuano a mostrare grande maturità tattica, abbassando i ritmi e spezzando il gioco avversario con numerosi falli tattici e interventi decisi. L’Accademia Inter tiene palla, ma non trova spazi per incidere. La difesa dei blues è solida e compatta, impedendo qualunque azione pericolosa. Con il passare dei minuti, l’Accademia Inter aumenta la pressione, ma senza riuscire a concretizzare. Al contrario, è il Ponte San Pietro ad avere l’occasione per chiudere definitivamente il match: Masnada mette in mezzo un cross perfetto per Falardi, che di testa sfiora il palo. Sarebbe stato il 3-0 definitivo. Il triplice fischio sancisce una vittoria meritata per il Ponte San Pietro, che si conferma squadra solida e concreta. La compattezza difensiva e la capacità di sfruttare le occasioni chiave sono state le armi vincenti della formazione di Beretta.

DISTINTA GARA

vs

Aldini vs Albinoleffe

Difese solide, parate spettacolari, traverse che tremano, gol emozionanti. E ancora: assist millimetrici, corse instancabili, rivalità alle stelle, gioco raffinato. Era l’appuntamento più atteso della Lombardia calcistica: l’Aldini delle meraviglie, la squadra che ha messo in difficoltà persino l’Atalanta al torneo Frosio, contro l’Albinoleffe, promessa emergente della Serie C. Un duello avvincente, deciso ai calci di rigore. Dopo un combattuto 1-1 nei tempi regolamentari, l’Aldini conquista il passaggio del turno per 6-5 dagli undici metri, riscattando così una maledizione che sembrava perseguitarla.

UNO PER CIASCUNO

In questa battaglia epica, i riflettori non sono puntati solo sugli attaccanti, ma anche sui difensori, veri eroi nell’ombra. Due nomi spiccano su tutti: Marvuglia per l’Aldini, un muro invalicabile per Pezzal, e Bumbac per l’Albinoleffe, che non concede nulla a Guidi. Ma il merito va anche a capitan Zappia, al metronomo Diego Cattaneo, e all’instancabile Carminati sulla fascia. Le difese di entrambe le squadre si dimostrano solidissime, garantendo equilibrio e spettacolo in ogni zona del campo. Anche in attacco, quando ci si aspetta il guizzo di un bomber, a fare la differenza è un difensore. Filippo Noè, numero 3 dell’Aldini, sfrutta un calcio d’angolo al 16’ del primo tempo, facendosi trovare pronto nella mischia e insaccando la rete dell’1-0. Ma la gioia dura poco: appena un minuto dopo, Rota riporta tutto in equilibrio con una punizione battuta rapidamente, cogliendo di sorpresa l’Aldini. L’1-1 resiste, nonostante altre azioni pericolose: Pezzali sfiora il gol, Scarcelli colpisce il palo su assist di Guidi, e Cardin salva miracolosamente la porta al 24’. Un duello avvincente, combattuto sul filo dell’equilibrio.

ROULETTE

Ma in via Cazzaniga, oggi, non c’è spazio per i pareggi: qualcuno deve vincere. Sartirana ci prova su punizione per l’Aldini, ma Lupo Cardin vola e sventa il pericolo. Carminati risponde con un tiro preciso per l’Albinoleffe, ma è la traversa a dire di no. Si arriva così ai rigori. L’Aldini ha brutti ricordi dagli undici metri: solo a gennaio, sempre dal dischetto, aveva perso la gloria contro l’Atalanta. Ma stavolta è diverso. Parte la roulette dei rigori. Papa para per l’Albinoleffe, ma Cardin risponde con una parata altrettanto decisiva. L’equilibrio sembra eterno, ma alla fine qualcosa si spezza: De Ambrogi calcia largo, e l’Aldini esplode in un urlo di gioia. L’Albinoleffe si arrende, tra le lacrime dei suoi ragazzi che avevano creduto nell’impresa fino all’ultimo. L’Aldini vince 6-5 ai rigori, prendendosi la rivincita sui propri fantasmi. I classe 2011 di via Felice Orsini dimostrano di avere carattere, talento e determinazione da vendere.

DISTINTA GARA

vs

Masseroni vs Lecco

Prorompenza e pazienza. Due qualità apparentemente opposte, ma che sul campo possono coesistere in modo esplosivo. Da una parte, la Masseroni consapevole della forza dell’avversario; dall’altra, il Lecco sicuro dei propri mezzi. La pazienza dei lecchesi ha pagato, permettendo loro di imporsi con un netto 2-0. Un primo tempo combattuto, in cui i meneghini resistono con orgoglio. Poi, nella ripresa, il Lecco prende il sopravvento e chiude la gara, dimostrando di meritare la vittoria.

LEONI RUGGISCE

Appena otto secondi e il Lecco è già in area avversaria: Leoni scatta come un fulmine, ma Scotti si oppone con un riflesso da campione, negando il vantaggio. Leoni è il protagonista assoluto del primo tempo: al 4’ sfonda in area, ma il suo destro incrociato sfila a lato. Al 12’, ancora lui: si gira e calcia di sinistro, ma prima Scotti e poi il palo salvano la Masseroni. Il Lecco domina, costringendo i meneghini sulla difensiva. La Masseroni si affida alle ripartenze, ma l’unica vera occasione arriva su punizione: Ferro calcia bene, ma la barriera respinge. Al 15’, altra chance per il Lecco: Cisternino calcia da posizione angolata, ma il pallone colpisce il palo. I lecchesi insistono e sfiorano ancora il gol con Raiola, il cui destro dal limite finisce sul fondo. Negli ultimi minuti del primo tempo, la Masseroni riesce a ricompattarsi, chiudendo gli spazi e difendendo con ordine. Si va negli spogliatoi sullo 0-0, ma la sensazione è che il Lecco sia pronto a colpire.

MONOLOGO LECCHESE

La ripresa inizia senza cambi, ma il copione resta lo stesso: il Lecco domina il gioco. La pressione alta mette in difficoltà la Masseroni, che fatica a ripartire. Al 5’, Brumana entra in area e viene atterrato: calcio di rigore. Sul dischetto va Leoni, che calcia con potenza ma trova ancora uno straordinario Scotti, che respinge e tiene a galla i suoi. Ma il Lecco non si arrende. Dopo pochi minuti, il pallone arriva a Gerosa, che sotto porta non perdona: 1-0 per il Lecco. Il vantaggio carica i lecchesi, che aumentano il pressing e costringono la Masseroni sulla difensiva. L’assedio continua fino al 15’, quando Brumana svetta di testa in area e manda il pallone in rete dopo un paio di rimbalzi: 2-0 per il Lecco. La Masseroni prova a reagire, ma le energie sono al minimo. L’ultima occasione è sui piedi di Raiola, che si libera al tiro ma calcia centralmente, facilitando l’intervento di Scotti. Al triplice fischio, il Lecco festeggia una vittoria meritata e convincente. Con questa vittoria, il Lecco dimostra di avere solidità difensiva e un attacco capace di fare male nei momenti decisivi. Leoni è stato il trascinatore, nonostante il rigore fallito, mentre Gerosa e Brumana hanno messo il sigillo su una prestazione corale eccellente. La Masseroni ha mostrato grinta e organizzazione difensiva, ma ha pagato caro il calo fisico nella ripresa. Ora, per il Lecco si prospetta una sfida avvincente contro la sorpresa del torneo, l’Aldini di Taini. Un’altra battaglia da vivere fino all’ultimo minuto.

DISTINTA GARA

vs

Sarnico vs Sedriano

Dopo un’infinita serie di 12 rigori calciati a testa, è l’Uesse Sarnico la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale della 10a Woman’s Bracco Cup. 1-1 il punteggio dopo i due tempi regolamentari da 25 minuti sotto la pioggia battente all’esordio del tabellone femminile, poi una vera e propria maratona dal dischetto che ha visto le bergamasche imporsi su un solido e determinato Sedriano.

LA PARTITA

Milanesi che confermano le doti messe in mostra nel fortunato playoff che le ha viste qualificarsi alla fase interregionale contro Rhodense e Como. Squadra quadrata e concentrata, sempre pronta a ripartire e a rendersi pericolosa anche sulle palle inattive, come testimoniano un paio di chances collezionate su situazione d’angolo. Dall’altra parte la grande tecnica del Sarnico porta a un tiro pericolo che finisce alto, ma il primo tempo della partita (molto equilibrato) termina senza gol sul sintetico di via Cazzaniga.

Il match si sblocca allora nella ripresa, ed è l’Uesse Sarnico a portarsi in vantaggio. Merli avvia l’azione dall’esterno, e dopo una bella triangolazione tra Valesio e Varinelli è sempre lei a ricevere palla e a trasformare. Lo svantaggio carica tuttavia il Sedriano, che da lì in poi prende maggiormente le redini del gioco, andando ripetutamente vicino al gol e trovandolo con un tiro da fuori di Alice Sano (la giocatrice del momento in casa gialloblù, già decisiva contro il Como in campionato). Sedriano che continua ad attaccare provando a cercare il gol della vittoria: importantissima, in particolare, l’occasione capitata a Spallanzani, che da posizione molto ravvicinata non riesce a ribadire in rete. Il Sarnico però riesce a tenere fino alla fine e, come spesso accade, una volta arrivati ai calci di rigore la squadra che aveva chiuso più in difficoltà è quella che poi alla fine riesce a spuntarla. Le bergamasche superano quindi il turno al termine di un’entusiasmante battaglia e ora si preparano ad affrontare il Como Women nella serata di martedì 25 febbraio.

 

 

 

DISTINTA DI GIOCO

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Pro Sesto vs Como

Nella serata d’esordio di martedì 11 febbraio, anche le Pro Sesto stacca il pass per i quarti di finale dopo una partita ben condotta al cospetto delle forti rivali del Como. 3-0 il punteggio a favore della squadra di Maurizio Rolla, che dà seguito all’ottimo cammino delle biancocelesti stesesi nei playoff regionali contro Monza, Cesena e Spal. Sponda Como, invece, non la miglior prestazione per un gruppo che in stagione ha mostrato a tratti un potenziale elevatissimo.

LA PARTITA

Dopo i primi dieci minuti di studio la Pro Sesto inizia ad alzare il ritmo dispiegando il proprio tipico gioco avvolgente. Le punte aprono gli spazi, le centrocampiste si buttano dentro e provano a far male. Ed è così che verso la fine del primo tempo il risultato si sblocca a favore della Pro. Il gol nasce da un inserimento di Nave, la palla arriva a Talia sul cui calcio in diagonale arriva l’intervento decisivo di Bertoletti. Il Como prova a rispondere subito e si fa molto pericoloso con una mischia sugli sviluppi di un corner, ma il punteggio al termine di una prima frazione comunque equilibrata resta a favore delle sestesi.

Pro che accelera, e fa meritatamente sua la contesa nel secondo tempo, partendo forte fin dall’inizio. È una delle giocatrici più rappresentative – Elena Nave – a lasciare il segno con il gol del 2-0 nato da una sua azione personale. Da lì in poi inizia una gara di maggiore gestione, le ragazze di Gennarelli ci provano collezionando una chance importante, ma le opportunità di Scotti riportano l’asticella della gara dalla parte della Pro Sesto. Successo legittimato, e pienamente certificato, dal 3-0 segnato da Rubini prima del 20′, grazie ad un altro inserimento centrale con tocco ad anticipare il portiere in uscita. Sensazioni molto positive quindi per Rolla, che nel prossimo turno vedrà le sue giocatrici confrontarsi contro un’avversaria di spessore e grande veterana della Bracco Cup Annovazzi. Martedì 25 febbraio, infatti, la Pro Sesto se la vedrà contro l’Atalanta di Gennaro De Maria.

DISTINTA DI GIOCO

 

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