Stagione: 2025

Pro Sesto vs Atalanta

La seconda semifinale ha offerto invece la sfida tra l’Atalanta di Alberto Signorelli e la Pro Sesto di Maurizio Rolla. Gara approcciata con grande intensità da parte delle biancocelesti, che impiegano pochissimi minuti a rendersi pericolose. Nave fa capire subito che questa sarà la sua serata, giocando un pallone in profondità che – sporcato da una carambola – diventa un invitante assist per Manca: l’esterna d’attacco non riesce però a raggiungere in tempo la sfera. Passano tuttavia soltanto due minuti e la Pro Sesto passa in vantaggio. Tacco geniale di Francesca Sala (molto bene da prima punta in appoggio alla manovra) per l’inserimento a memoria di Nave, la Dea non è posizionata perfettamente, Elena è in gioco e non lascia scampo.

NAVE SCATENATA, TRIPLETTA CHE VALE LA SEMIFINALE

Incassato il gol anche l’Atalanta alza la testa ed entra a tutti gli effetti in partita. Pallone dalla destra, gran tiro di prima intenzione e clamorosa traversa colpita da Valsecchi. E un attimo dopo ci prova anche la compagna di mediana Muttoni con una bella conclusione. La Pro Sesto assorbe i colpi, e colpisce di nuovo con una ripartenza fulminea. Nave è pescata in una frazione di secondo, scappa verso la porta, resiste al ritorno dei difensori e davanti allo specchio mantiene una freddezza da numero uno. Brutto colpo per le nerazzurre, che stavano facendo le prove per il pari, e che invece si ritrovano sotto di due gol. Occasionissima per la dea che fa sobbalzare il pubblico, un attimo più tardi, ma dopo il pericoloso colpo di testa di Sala su azione di corner si va al riposo con la Pro Saldamente in vantaggio.

Gara che si chiude, più che virtualmente, già dopo cinque minuti della ripresa. Calcio d’angolo dalla destra di Miranda Manca, inserimento vincente di testa ancora di Nave: giocatrice forgiata dall’esperienza dello scorso anno, e oggi in una condizione straordinaria. Nonostante il passivo l’Atalanta continua a giocare: l’occasione più importante è per la frizzante Diletta Pesenti, che si trova un pallone invitante al centro dell’area ma conclude troppo debolmente, facilitando il compito del portiere. Da segnalare anche il bel tiro di Colleoni, quando siamo intorno al 12′, ma soprattutto il gol in spaccata da parte di Botturi, che non basta per scongiurare l’eliminazione ma inorgoglisce senz’altro la prova della giovane dea. Per la Pro Sesto, invece, testa alla semifinale che la di fronte a uno tra Real Meda e Milan.

DISTINTA DI GIOCO

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Club Milano vs Milan

Quando il Club Milano intravede la possibilità di un’impresa, scatta qualcosa. È un istinto feroce, simile a quello degli squali quando percepiscono l’odore del sangue nell’acqua. Un’immagine potente, forse, ma calzante: qui si parla davvero di pesci predatori. Con grinta nello sguardo e esplosività nelle gambe, la squadra affronta senza timori la balenottera azzurra, un autentico gigante che si staglia di fronte a loro. La tenacia di Laratta, il pressing incessante di Mannino, le parate decisive di Pirastru e le incursioni di capitan Ripamonti. Poi, il verdetto finale: 3-0 per il Milan, senza appello. Un risultato prevedibile? In parte sì: di fronte c’era una delle grandi della Serie A. Ma limitarsi al tabellino sarebbe ingiusto, perché la partita ha raccontato molto di più. Sono stati 30 minuti iniziali di altissimo livello, tentativi coraggiosi, la volontà incrollabile di non arrendersi mai. Il Club Milano si è arreso, sì, ma l’ha fatto solo dopo aver lottato fino all’ultimo istante. Anche contro il Milan.

IL PRIMO TEMPO: RESISTENZA E FIAMMATE

Davanti alla difesa dell’onore, c’è un colosso pronto a tutto. La scintilla scatta al 19’, quando un tiro improvviso paralizza per qualche secondo il pubblico. È entrata? La risposta è sì, ed è un gol da antologia. Vigil Hidalgo calcia dai 25, forse 30 metri, con una precisione quasi irreale: il pallone si infila tra le mani protese di Pirastru e la traversa. Il Milan passa in vantaggio, mostrando tutta la sua forza. Ma il Club Milano non molla. Brocchieri illumina la manovra con passaggi eleganti, Mannino cerca di affondare, mentre il Milan non trova il raddoppio per questione di dettagli: il colpo di testa di Fiorenza sfiora il palo al 29’, Bernasconi manca l’appuntamento con il cross al 31’. L’odore dell’impresa è ancora nell’aria?

SECONDO TEMPO: IL MILAN CHIUDE I CONTI

Dopo un’occasione mancata da Mannino, il Milan decide di chiudere la pratica. Al 7’ della ripresa, Amagua scaglia un missile ravvicinato che non lascia scampo: 2-0. La squadra rossonera prende definitivamente il controllo, soffocando gli spazi con Fiorenza, Santopaolo e Cenedese. Frazzetto e Giordano provano a ribaltare l’inerzia, ma la difesa rossonera tiene duro. Pirastru si supera con un intervento felino su Tebaldi, ma al 22’ Fiorenza si prende la sua rivincita: su calcio d’angolo, stacca più in alto di tutti e sigla il tris. Il Club Milano prova l’ultimo assalto, Ferrari salva sulla linea un tiro incredibile di Pane, mentre Ba colpisce la traversa nel recupero. Ma è finita: il Milan vola in semifinale contro l’Atalanta. Lo squalo di Pero ha venduto cara la pelle, ma il Diavolo si prende tutto.

DISTINTA DI GIOCO

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Sarnico vs Como Women

La Woman’s Bracco Cup entra nel vivo con i quarti di finale che hanno preso il via nella serata di martedì 25 febbraio in via Cazzaniga. Due le sfide giocate sul sintetico di casa Enotria, che hanno promosso altrettante formazioni Under 15 alle semifinali del 13 marzo.

La prima sfida in programma ha visto di fronte le bergamasche dell’Uesse Sarnico alle Under 15 del Como Women. Dieci minuti di equilibrio in cui il Sarnico prova a farsi vivo con un tiro dalla distanza di Balini, reso più insidioso per Rigamonti dal rimbalzo sull’erba bagnata, poi le lariane prendono gradualmente il sopravvento. Si fa vedere Sofia Speroni, centravanti e capitano della formazione di Andrea Li Veli, che al quarto d’ora riesce a superare in progressione l’avversaria diretta, impegnando l’ottimo portiere Moretti alla grande parata. Il gol, tuttavia, arriva sul successivo corner. E arriva direttamente da corner. Sulla bandierina si presenta Anna Achini, specialista dei piazzati, micidiale nel disegnare una traiettoria velenosa che colpisce il palo lontano e si infila in rete. Il gol gasa le ragazze del Como Women, che ci riprovano con una botta di Ortegu, e passano ancora pochi minuti dopo. Autrice del gol è stavolta proprio Speroni, che calamita un pallone gestito con qualche affanno dalla difesa bergamasca, e sola davanti al portiere non sbaglia. Sotto 2-0, il Sarnico rischia su un altro tiro di Roncari, ma prima dell’intervallo colpisce con Tenchini un clamoroso palo che poteva riaprire tutto quanto.

SIGILLO DI VITTORIA

Missione molto complicata, per il Sarnico, quella di provare una rimonta nella ripresa. Le ragazze di Piergiorgio Morzenti ci provano, ma il Como Women dà prova di solidità e organizzazione anche con una squadra rivisitata dai cambi. Fiammarelli offre un bel pallone in profondità, Rota ci prova su calcio di punizione, poi ancora Fiammarelli ha la chance sul piatto, ma il tiro è facilmente controllato dal portiere. La gara scivola così verso un verdetto ipotecato dal Como Women nella prima frazione, c’è però ancora spazio per il gol del 3-0 che porta la firma di Vittoria Roncari: mancano pochi minuti quando la centrocampista calcia in porta da lontanissimo, col pallone che viene sporcato in una parabola che lo rende imprendibile per Bassi. Como Women che avanza dunque con merito nel tabellone della Bracco Cup femminile, e che tra due giovedì si giocherà l’accesso alla finalissima contro la vincente del quarto tra Monza e Inter.

DISTINTA DI GIOCO

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Lecco vs Atalanta

Il Trofeo Annovazzi propone un piatto forte per il martedì, con un duello d’alta classe tra Lecco e Atalanta. Da un lato, i ragazzi di Navarra, reduci dall’impresa contro l’Aldini, dall’altro, i nerazzurri di Previtali e Girasole, una squadra che non ha certo bisogno di presentazioni. Lo spettacolo in campo promette scintille: giocate di qualità, tensione alle stelle ed emozioni garantite. Il primo squillo porta la firma di Moustatraf, a cui risponde prontamente Leoni, riequilibrando la gara. Ma il momento chiave arriva ai rigori, con Magoni che si supera e firma il passaggio del turno per l’Atalanta.

COLPO DA CAMPIONE

L’Atalanta impone subito il proprio ritmo, gestendo il possesso e sfruttando le corsie laterali per costruire azioni insidiose. La prima grande occasione è un diagonale velenoso di Raimondi, ben neutralizzato da Invernizzi. Poco dopo, Prendi prova la botta dalla distanza, trovando però la traversa a dirgli di no. Il Lecco risponde al 10’ con un’ottima imbucata per Leone, che si libera del marcatore e incrocia col mancino, ma Rodolfi blocca senza problemi. I nerazzurri tornano all’assalto con Cattaneo all’11’, il cui destro rasoterra finisce fuori di poco. L’episodio più clamoroso arriva al 14’, quando Leone brucia Zanotti in velocità e si presenta davanti a Rodolfi, che con un intervento straordinario devia in angolo. Il match sembra rallentare fino al 24’, quando Moustatraf si lancia in una progressione impressionante, superando tre difensori prima di calciare alto sopra la traversa. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato: al 27’ lo stesso Moustatraf, servito con perfetto tempismo dalla sinistra, scarica un destro imprendibile che porta in vantaggio l’Atalanta. Nel finale, i nerazzurri continuano a spingere, con Raimondi e Prendi sempre pericolosi.

PAREGGIO E SUSPENSE

La ripresa riparte con lo stesso livello di intensità. Al 2’, Grancini ci prova da fuori area, ma la conclusione sfiora il palo. Il Lecco cerca di reagire con Leone, che al 5’ mette un cross teso in area, senza trovare la deviazione giusta. Il ritmo cala leggermente a causa dei numerosi cambi, ma l’equilibrio resta incerto. Il Lecco tenta di sfondare la solida retroguardia atalantina, mentre i nerazzurri gestiscono il possesso con intelligenza, provando a colpire con le giocate individuali. Al 18’, Moustatraf sfonda sulla destra e serve un pallone perfetto a Cattaneo, il cui tiro di prima è fermato da un grande riflesso di Invernizzi. Negli ultimi minuti, il Lecco si butta in avanti con tutte le forze. Al 26’, Moustatraf sfiora il capolavoro con un colpo di tacco in area, ma la difesa riesce a respingere. Poi, al 29’, Leoni accende la luce: salta due avversari, supera il portiere con un tocco morbido e viene atterrato in area. Dal dischetto, il numero 7 è glaciale e porta la sfida ai rigori.

Si arriva alla lotteria dagli undici metri, dove l’equilibrio regna sovrano. Sul 3-3, Bonfante sbaglia il tiro, concedendo all’Atalanta l’opportunità di allungare. Sul penalty decisivo, Magoni si esalta con una parata strepitosa, regalando ai suoi la qualificazione. I nerazzurri proseguono la corsa nel torneo!

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Club Milano vs Ponte S. Pietro

L’atmosfera è calda e vibrante, con due delle squadre più in forma della Lombardia pronte a scendere in campo per continuare il proprio cammino nel Trofeo Annovazzi. Da una parte, il Club Milano di Raccis, dall’altra il Ponte San Pietro di Beretta, che danno vita a una sfida intensa e spettacolare, conclusasi con una vittoria in rimonta per i biancorossi, 2-1. Le due formazioni, entrambe composte da talentuosi classe 2011, regalano un’emozionante partita di calcio, dimostrando tecnica e grinta senza pari.

PRIMO TEMPO

Il fischio d’inizio segna l’avvio di un primo tempo in cui il Ponte San Pietro impone subito il proprio gioco. La squadra bergamasca domina per i primi 20 minuti, con Preda che attacca continuamente e mette in difficoltà la difesa avversaria. Bhardwaj e compagni faticano a fermare gli attacchi, mentre il portiere Pirastru, con tempismo e coraggio, esce dall’area in un intervento decisivo. Nonostante gli sforzi del Club Milano, con Sicuri che tenta di penetrare la difesa avversaria senza successo, il Ponte San Pietro continua a creare occasioni. Bonanomi, Gardinetti e Rota mettono sotto pressione la retroguardia milanese, ma la difesa del Club resiste bene, anche quando Formisano cerca la conclusione da fuori. Alla fine, al 25′, la costanza del Ponte San Pietro viene premiata: Formisano riceve un cross dalla destra e, con un preciso tiro di destro, supera Pirastru, siglando il gol del vantaggio.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa, il Club Milano entra in campo con determinazione. Dopo una prima occasione di Laratta, il Ponte San Pietro cerca il raddoppio con Preda, ma Brocchieri si oppone con un intervento decisivo. Il Club Milano, ora più reattivo, guadagna campo e al 23’ crea una grande opportunità con Giordano, che guadagna un angolo. Dalla battuta di Laratta, la palla arriva al secondo palo, dove Frazzetto, sempre in agguato, insacca il pareggio. Non passano nemmeno tre minuti, e Frazzetto, con un’azione incredibile, serve Giordano sulla fascia. Quest’ultimo, con un dribbling preciso, mette il pallone sui piedi di Laratta, che non sbaglia e sigla il gol del sorpasso.

Negli ultimi minuti, il Ponte San Pietro cerca disperatamente di recuperare il risultato, ma la difesa del Club Milano resiste e il triplice fischio sancisce la vittoria dei biancorossi. Il Club Milano passa così il turno, dimostrando grande carattere e determinazione.

DISTINTA DI GIOCO

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Sarnico vs Renate

La sfida tra Sarnico e Renate si rivela una delle più appassionanti del Trofeo Annovazzi, con due filosofie di gioco diametralmente opposte, ma ugualmente efficaci. Entrambe le squadre sono ben allenate, con un livello tecnico e tattico elevato, e si presentano in un ottimo momento della stagione, pronte a darsi battaglia e regalare emozioni. La partita parte su ritmi altissimi, con il Renate che trova il vantaggio nella ripresa grazie a Iannace. Fadini pareggia per il Sarnico, ma le reti di Piacenti e Buzzoni decidono la gara, regalando la vittoria al Renate per 3-1.

PRIMO TEMPO

Il match inizia con grande intensità, entrambe le formazioni si schierano in modo impeccabile, creando subito occasioni pericolose. Piazza si mostra abile in mezzo al campo, dirigendo le offensive dei suoi. Al 7’, il Sarnico ha una grandissima occasione, con Agostini che sfiora il gol con un tiro a incrociare. Le squadre si alternano nel palleggio, con il Sarnico che cerca di verticalizzare e il Renate che costruisce gioco con passaggi rapidi e precisi. A metà del primo tempo, il Sarnico va vicino al gol, ma Salvati compie un’uscita provvidenziale, evitando il vantaggio avversario. Il primo tempo si conclude senza reti, ma con molte occasioni da entrambe le parti, confermando il grande equilibrio tra le due squadre.

SECONDO TEMPO

Nella seconda frazione, il ritmo resta altissimo, e all’8′ arriva il vantaggio del Renate: un assist preciso di Bevilacqua trova Iannace, che in area si fa trovare pronto e segna con una conclusione potente e precisa. Il Renate cresce, sfruttando la velocità e la tecnica di Iannace e Arveda. Il Sarnico cerca di reagire, ma la difesa del Renate è ben piazzata. Al 20′ arriva il pareggio del Sarnico: un lancio perfetto per Buelli porta al cross per Fadini, che impatta al volo con il destro e segna il gol dell’1-1. Subito dopo, il Renate torna a farsi pericoloso con Verrusio, ma Obertas salva in angolo con una grande parata. Dal corner, Piacenti approfitta della situazione e, con un colpo da maestro, segna il gol del 2-1, ingannando il portiere avversario. Al 26′, un bellissimo passaggio in profondità permette a Buzzoni di battere il portiere del Sarnico e siglare il 3-1. La partita si conclude con il triplice fischio dell’arbitro, che sancisce la vittoria del Renate, 3-1.

DISTINTA DI GIOCO

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Aldini vs Lecco

La sfida del Trofeo Annovazzi tra Aldini e Lecco si rivela una vera emozione, come preannunciato. Da una parte la squadra dominatrice dei campionati regionali, l’Aldini di Taini, dall’altra un Lecco allenato da Navarra, pronto a mettere in campo il suo potenziale nazionale. Dopo un’ora di gioco spettacolare, è il Lecco a spuntarla, ribaltando l’1-0 dell’Aldini, grazie alle reti di Manzoni e Bonfante, che fanno esplodere l’entusiasmo in una spettacolare rimonta in cinque minuti.

PRIMO TEMPO

Il match si accende subito: il Lecco spinge forte con Raia sulla fascia destra, creando pericoli con il suo dinamismo. La prima grande occasione arriva proprio con Raia, il cui destro in girata esce di poco. Col passare dei minuti, l’Aldini si fa sotto, costruendo gioco dal basso. Manzoni sulla sinistra si fa vedere in progressione, ma la difesa del Lecco regge. Al 15′ arriva una grande occasione per l’Aldini, con Yacine che tenta il tiro da fuori area, ma Papa devia in corner. Ancora Lecco in avanti, questa volta con Leone, ma la sua conclusione a giro non inquadra la porta. Colasuonno prova a far salire il gioco, ma la difesa del Lecco è attenta. Un contrasto tra Raiola e Sartirana provoca un infortunio per il terzino del Lecco, costretto a uscire. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con il Lecco che pur creando occasioni non riesce a sbloccare il punteggio.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa il ritmo si fa più spezzettato, con i cambi che danno nuova energia al match. L’Aldini crea una buona occasione con Tirino, ma Guidi non riesce a concludere con precisione. Il Lecco non molla e ci prova con Brumana, ma il suo tiro da fuori non impensierisce il portiere. Al 20′, l’Aldini sblocca la partita: Sartirana, servito da Tirino, si gira alla perfezione e col mancino insacca per il vantaggio. Ma in due minuti il Lecco pareggia: Manzoni, velocissimo, ribatte in rete da dentro l’area piccola. Il punteggio è sull’1-1 e la partita è più intensa che mai. Al 25′ arriva il gol del sorpasso per il Lecco: Bonfante controlla un cross dalla sinistra e con il mancino sigla il 2-1. Immediatamente dopo, Leone si trova a tu per tu con il portiere dell’Aldini, ma viene fermato da un miracolo di Papa. Nel finale, Invernizzi sembra aver pareggiato con un bel tiro, ma un salvataggio sulla linea nega il gol. Nonostante gli ultimi tentativi dell’Aldini, l’arbitro fischia tre volte e decreta la vittoria per il Lecco, con il punteggio di 2-1.

DISTINTA DI GIOCO

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Como vs Varesina

Quando si affrontano professionisti e dilettanti, lo spettacolo è sempre assicurato, e la partita tra Como e Varesina non fa eccezione. Il match si conclude con una vittoria per 2-0 della formazione comasca, ma nonostante il risultato finale, la partita è stata estremamente combattuta, con entrambe le squadre che hanno dato il massimo per ottenere la vittoria.

PRIMO TEMPO

Fin dal fischio d’inizio, la Varesina entra in campo con grinta, attaccando la metà campo avversaria con Lionti che serve Antonini in area. Tuttavia, la sua conclusione si ferma in un angolo, con Gucciardo che batte il corner senza trovare la rete. I ragazzi di Simonato tentano di nuovo con Paolocci, ma il suo passaggio a Ligori non va a buon fine. Al 5′, il Como risponde: Giussani approfitta di una disattenzione difensiva per segnare l’1-0. I comaschi cercano di raddoppiare con Della Cristina che serve Giussani, ma quest’ultimo non riesce a concretizzare. La Varesina non molla, e al 23′ ha una grande occasione per pareggiare: D’Ambrosio, solo in area, colpisce la traversa con un potente tiro al volo. La difesa del Como si salva e i due team continuano a rispondere a vicenda con tentativi offensivi.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo, il gioco rimane vivace: Ligori sfiora il gol del pareggio, ma al 6′, è Albergati a segnare il 2-0 per il Como con un bel colpo di testa su corner. La Varesina cerca di reagire: Soumahoro si fa spazio in attacco, ma il portiere Gregori para senza problemi. Il Como risponde con Vrapi e Pezzoli, ma la conclusione di Saka finisce fuori. Nonostante gli sforzi della Varesina, con tentativi di Pagani e Motta, il Como rimane solido in difesa e non concede occasioni facili. Il match prosegue con alcune azioni pericolose, ma nessuna delle due squadre riesce a cambiare il risultato. Al triplice fischio, il Como passa il turno, vincendo per 2-0.

DISTINTA DI GIOCO

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Real meda vs Cremonese

Nella seconda partita in programma martedì 18 febbraio sul sintetico di via Cazzaniga, è un sorprendente Real Meda a staccare l’altro pass per i quarti di finale contro il Milan battendo una Cremonese mai doma. Davvero veemente l’approccio delle panterine di Franco De Boni, che prendono d’assalto la metà campo grigiorossa per tutto il primo tempo chiudendolo in vantaggio addirittura di tre gol. Nella ripresa, però, la Cremo tira fuori l’orgoglio, dando vita a una rimonta che non basta a recuperare il passivo, ma permette alle ragazze di Martelletti di uscire dal campo a testa alta

AZZANNANO LE PANTERE

Bastano dieci minuti al Real Meda per trovare il primo gol. Anna Mariani riceva palla in area di rigore, si gira in un fazzoletto con una splendida torsione e scarica il vantaggio in gol di sinistro. La rete non sazia capitan Spano e compagne, che costringono la Cremonese a una partita prettamente difensiva, trovando al minuto 15 il colpo del 2-0. Azione insistita perfezionata dall’assist centrale di Lo PiccoloArce è ben appostata sotto porta e piazza la zampata decisiva.

È la stessa Spano a provarci in un paio di occasioni (punizione fuori di poco e “puntata” da futsal che coglie il palo), ma è ancora bomber Arce a confezionare di caparbietà il gol del 3-0 dopo un disimpegno non perfetto della difesa Cremo. 3-0 all’intervallo dunque, partita finita? No, perché al rientro in campo le grigiorosse danno fondo all’orgoglio e alla loro qualità. La riapre subito Martina Corradi, scaltra e determinata nel portare a termine una tenace iniziativa. Poi è la neoentrata al centro dell’attacco, Laura Lerose, ad accorciare sul 3-2 con una vera sassata che finisce in rete. Il Real Meda abbozza e comincia a vede qualche spettro aggirarsi sul campo, davanti Mariani è sempre trascinante ma più d’una volta perde l’attimo per la giocata decisiva; la Cremonese ci crede e ci prova fino all’ultimo, il Real però tiene e negli ultimi concitati istanti è decisivo il sangue freddo mantenuto da Alice Marelli tra i pali.

DISTINTA DI GIOCO

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Monza vs Rhodense

Ad affrontare l’Inter nei quarti di finale della Woman’s Bracco Cup – il prossimo 6 marzo contro l’Inter – sarà il Monza di Valentina Palladini. Notevole la prova delle biancorosse contro una squadra pericolosa come la Rhodense, che dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio affondano nella ripresa due stoccate decisive, legittimando in pieno la qualificazione.

TAMBUREGGIANTE

L’aggettivo che affiora alla mente guardando in azione questo Monza. Due difensori che si compensano per caratteristiche, esterni a tutta fascia, e un pacchetto di centrocampo al alta intensità dove capitan Lo Re è il cuore pulsante. La Rhodense non è da meno con Nuzzi al centro accanto a Cova, e Adorno a lottare per creare spazi per gli inserimenti delle esterne. Una gran conclusione di Arpini al 15′ è degna di nota, dopo che poco prima il Monza si era già reso pericoloso una prima volta, sotto porta. In un primo tempo bilanciato, la risposta delle ragazze di Oliverio arriva con una conclusione da ottima posizione di Mammone, che costringe Gianola al grande intervento.

Le emozioni più forti, tuttavia, si vivono nella ripresa. E’ il 40 quando Alessia Nuzzi calcia divinamente una punizione che si stampa sulla traversa. Chance che poteva dare un’altra chiave di lettura alla gara, e che invece scuote il Monza, in gol poco più tardi. Un ruggito a centrocampo di Arpini spezza l’equilibrio in mezzo al campo, con Bianca che trova poi il corridoio centrale a favore di Mazzoni: la sette controlla, alza la testa e batte il portiere in uscita. E’ il momento chiave del match, perché soltanto pochi minuti più tardi le brianzole trovato anche il secondo. Stavolta la grande protagonista è Aurora Froio, subentrata nel secondo tempo, che raccoglie un pallone di nessuno fuori dall’area di rigore e segna il 2-0 con un colpo di sinistro memorabile. La Rhodense ne ha ancora, ma gli sforzi arancioneri non danno i frutti sperati; l’ultimo sussulto è un bel diagonale da fuori di Meli De Fazio, sigillo in ceralacca su una qualificazione che prende – meritatamente – la strada do Monzello.

DISTINTA GARA

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