League: Bracco Cup - Woman's Football

Sarnico vs Sedriano

Dopo un’infinita serie di 12 rigori calciati a testa, è l’Uesse Sarnico la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale della 10a Woman’s Bracco Cup. 1-1 il punteggio dopo i due tempi regolamentari da 25 minuti sotto la pioggia battente all’esordio del tabellone femminile, poi una vera e propria maratona dal dischetto che ha visto le bergamasche imporsi su un solido e determinato Sedriano.

LA PARTITA

Milanesi che confermano le doti messe in mostra nel fortunato playoff che le ha viste qualificarsi alla fase interregionale contro Rhodense e Como. Squadra quadrata e concentrata, sempre pronta a ripartire e a rendersi pericolosa anche sulle palle inattive, come testimoniano un paio di chances collezionate su situazione d’angolo. Dall’altra parte la grande tecnica del Sarnico porta a un tiro pericolo che finisce alto, ma il primo tempo della partita (molto equilibrato) termina senza gol sul sintetico di via Cazzaniga.

Il match si sblocca allora nella ripresa, ed è l’Uesse Sarnico a portarsi in vantaggio. Merli avvia l’azione dall’esterno, e dopo una bella triangolazione tra Valesio e Varinelli è sempre lei a ricevere palla e a trasformare. Lo svantaggio carica tuttavia il Sedriano, che da lì in poi prende maggiormente le redini del gioco, andando ripetutamente vicino al gol e trovandolo con un tiro da fuori di Alice Sano (la giocatrice del momento in casa gialloblù, già decisiva contro il Como in campionato). Sedriano che continua ad attaccare provando a cercare il gol della vittoria: importantissima, in particolare, l’occasione capitata a Spallanzani, che da posizione molto ravvicinata non riesce a ribadire in rete. Il Sarnico però riesce a tenere fino alla fine e, come spesso accade, una volta arrivati ai calci di rigore la squadra che aveva chiuso più in difficoltà è quella che poi alla fine riesce a spuntarla. Le bergamasche superano quindi il turno al termine di un’entusiasmante battaglia e ora si preparano ad affrontare il Como Women nella serata di martedì 25 febbraio.

 

 

 

DISTINTA DI GIOCO

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Pro Sesto vs Como

Nella serata d’esordio di martedì 11 febbraio, anche le Pro Sesto stacca il pass per i quarti di finale dopo una partita ben condotta al cospetto delle forti rivali del Como. 3-0 il punteggio a favore della squadra di Maurizio Rolla, che dà seguito all’ottimo cammino delle biancocelesti stesesi nei playoff regionali contro Monza, Cesena e Spal. Sponda Como, invece, non la miglior prestazione per un gruppo che in stagione ha mostrato a tratti un potenziale elevatissimo.

LA PARTITA

Dopo i primi dieci minuti di studio la Pro Sesto inizia ad alzare il ritmo dispiegando il proprio tipico gioco avvolgente. Le punte aprono gli spazi, le centrocampiste si buttano dentro e provano a far male. Ed è così che verso la fine del primo tempo il risultato si sblocca a favore della Pro. Il gol nasce da un inserimento di Nave, la palla arriva a Talia sul cui calcio in diagonale arriva l’intervento decisivo di Bertoletti. Il Como prova a rispondere subito e si fa molto pericoloso con una mischia sugli sviluppi di un corner, ma il punteggio al termine di una prima frazione comunque equilibrata resta a favore delle sestesi.

Pro che accelera, e fa meritatamente sua la contesa nel secondo tempo, partendo forte fin dall’inizio. È una delle giocatrici più rappresentative – Elena Nave – a lasciare il segno con il gol del 2-0 nato da una sua azione personale. Da lì in poi inizia una gara di maggiore gestione, le ragazze di Gennarelli ci provano collezionando una chance importante, ma le opportunità di Scotti riportano l’asticella della gara dalla parte della Pro Sesto. Successo legittimato, e pienamente certificato, dal 3-0 segnato da Rubini prima del 20′, grazie ad un altro inserimento centrale con tocco ad anticipare il portiere in uscita. Sensazioni molto positive quindi per Rolla, che nel prossimo turno vedrà le sue giocatrici confrontarsi contro un’avversaria di spessore e grande veterana della Bracco Cup Annovazzi. Martedì 25 febbraio, infatti, la Pro Sesto se la vedrà contro l’Atalanta di Gennaro De Maria.

DISTINTA DI GIOCO

 

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Pro Sesto – Inter

Nel secondo incontro della serata esordisce anche l’Inter di Fabio Cappelletti, fresca di vittoria proprio nel derby della scorsa domenica. Di fronte, una Pro Sesto che per buona parte dell’incontro tiene botta all’avversario senza troppi timori reverenziali, ma che, come spesso capita in questi casi, paga a carissimo prezzo quei minimi errori che a questo genere di rivali non puoi concedere. Il duo difensivo biancoceleste composto da Karabeliova e Ghioni gioca un gran primo tempo: la nerazzurra Vigetti è dinamica e regala un paio di giocate sopraffine, ma i pericoli più grossi per la porta di Patrizio arrivano da Occhipinti (un prospetto estremamente interessante). Il difensore 2010 prima calcia dalla distanza costringendo il portiere a una deviazione impegnativa, poi, sul corner seguente, colpisce di poco a lato di testa. La Pro Sesto c’è anche nel secondo tempo, e la bella conclusione a giro di Dalla Mora lo testimonia, ma nel momento forse migliore per le ragazze di Terranova, l’Inter la castiga da grande squadra. I fattori determinanti nella ripresa sono principalmente due. Il primo è l’ingresso in campo di Elisa Ciurleo: la nerazzurra, pur senza fare cose mirabolanti, dimostra tutto il suo spessore andando, soltanto con la sua presenza, a modificare la chimica della partita. Con Ciurleo a vertice alto del blocco di centrocampo la soglia di tolleranza all’errore difensivo scende in prossimità dello zero. E se a questo si aggiunge la sete di gol di Bersani, da oggi “The Viper”, ecco che la sfida prende rapidamente una piega netta, e forse troppo severa per una Pro Sesto che si mette ancora in luce con un bel tiro a spiovere di Nave. Ma tornando a Bersani, la sua tripletta è un trattato scientifico sui serpenti velenosi, con la 11 assolutamente letale nello sfruttare ogni minima respinta errata. E nel quattro a zero finale, c’è spazio anche per il premio a Girolimetti, generosa esterna a tutta fascia, festeggiatissima dalla compagne dopo il suo gol.

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Rhodense – Milan

Scende in campo il Milan alla Bracco Cup Annovazzi (un primo e un secondo posto nelle ultime due edizioni per le rossonere), superando con il punteggio di 2-0 la Rhodense e raggiungendo nella semifinale del 14 marzo il Monza. Un successo senza dubbio meritato quello delle ragazze di Zatelli, che pur senza diversi elementi importanti – su tutte il capitano Giorgia Galluzzi – controllano un avversario ottimamente organizzato, ma che ha pagato forse un po’ troppo l’emozione del confronto con una rivale così importante. La Rhodense tiene infatti molto bene il campo (di spessore la prova in mezzo al campo di Renner, piace Benedetti in difesa), ma non riesce a incidere abbastanza in fase offensiva, fatta eccezione per il tiro fuori di poco di Santambrogio dopo un contrasto vinto da Cova. Milan che dal canto suo ci mette un po’ a calibrare la mira, ma che col passare dei minuti prende in mano la partita, per non lasciarla più. Ottima l’iniziativa di Fiore, che sguscia via all’avversaria ma a tu per tu col portiere trova l’ottimo intervento di Albera. Poi c’è la traversa scheggiata da Elshamy (seconda punta con libertà di movimento quasi a tutto campo), sull’ottimo invito di Toschi. Proprio la pimpante numero dieci rossonera si rivelerà la “girl of the match”. Suo, infatti, il gol che arriva proprio in chiusura di primo tempo: azione in profondità col pallone che probabilmente oltrepassa la linea di fondo, ma che viene rimesso al centro finendo quasi magneticamente sui piede di Toschi, che non ci pensa due volte e lo scaraventa in rete. Se già prima il pallone scottava un po’ tra i piedi della Rhodense, sotto di un gol la missione si fa ancora più ardua. Sulle offensive rossonere si mette allora in mostra Rota che chiude alla grande su Bertoni lanciata a rete, andando poi a rispondere presente anche sulla conclusione di Elshamy. Il gol del 2-0, però, è tutto del “cervellino” rossonero Toschi, che nell’occasione si dimostra anche capace di rubare palla in contrasto prima di involare e sigillare partita e qualificazione.

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Sarnico – Monza

Nel secondo incontro della serata va in scena il remake di una sfida già vista recentemente nei playoff di categoria, con il Monza di Luca Corbetta voglioso di scacciare i ricordi di una dolorosa eliminazione facendo bella figura nel torneo più importante della Lombardia. Battere l’Uesse Sarnico di Predari d’altronde non è mai facile, e infatti la gara si stabilizza ben presto su un binario di equilibrio dal quale Trapletti prova a deviare con un paio di tentativi a rete. Il Monza, dal canto suo, va in gol alla prima occasione utile con una perfetta stilettata della sua stella Campanile, ottima sia nella preparazione che nella stoccata. Vantaggio biancorosso che tuttavia dura poco, perché un pallone respinto in maniera morbida finisce sui piedi di Marini: la fortissima conclusione della punta è deviata dal portiere sulla traversa, ma sul rimbalzo successivo il tiro finisce in gol per il pareggio del Sarnico. Il Monza però vuole fortemente questa vittoria, e palesa le sue intenzioni splendidamente quando Strazzera, in proiezione offensiva, toglie le ragnatele dal sette sugli sviluppi di un corner. Il match è combattuto anche in un secondo aperto dalla bella triangolazione monzese che porta al tentativo Parisi, ma che si illumina con il gioiello di Marini. Dopo aver già segnato un gol di grande balistica nel match dei playoff, proprio al Monza, l’attaccante si ripete con una magia all’incrocio per cui si può solo allargare le braccia, e poi applaudire. L’Uesse Sarnico prova a sfruttare il “momentum” con Turotti, il Monza ci prova con Magistrelli, poi si cominciano a intravedere segnali di una grande Viscardi quando la 12 si oppone a Ferrari. Sarà però nei tiri dal dischetto che il portiere del Monza farà davvero la differenza, parando ben tre tiri su cinque da parte delle bergamasche (uno addirittura bloccando il pallone tra le braccia), e regalando a tecnico e compagne una bellissima semifinale.

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