League: Bracco Cup - Woman's Football

Inter – Milan

È l’Inter di Matteo Zago ad alzare al cielo di Milano l’ottava edizione della Woman’s Bracco Cup, successo che permette alla società nerazzurra di eguagliare a quota tre vittoria il Real Meda nell’albo d’oro, e di ristabilire un egemonia interrotta nella scorsa stagione dal Milan. Le rossonere, finaliste anche quest’anno, accarezzano il sogno di riconfermarsi con un primo tempo sbloccato subito e vissuto in maggior controllo, ma nella ripresa si devono arrendere alla grande reazione delle avversarie, che vale loro una meritata rimonta

PRIMO TEMPO. La partita inizia benissimo per il Milan che dopo un paio di minuti è già avanti nel punteggio. Ashley Hu ruba palla in pressione all’ultimo difensore, e una volta davanti a Robbioni non perdona. Le rossonere si fanno preferire nel complesso offrendo un gioco disteso da una parte all’altra del campo grazie al lavoro degli esterni Di Falco e Spagliardi, ma nonostante i tentativi di Franco, Tomaselli, ancora Hu e proprio di Falco, non riescono a raddoppiare. Dal canto suo l’Inter si fa vedere con una bella combinazione Brevi-Bescapè-Brevi (gran tiro di quest’ultima fuori di poco), ma in generale la manovra nerazzurra pare troppo arida negli ultimi 20 metri.

SECONDO TEMPO. Zago cambia tutte e nove le interpreti dopo l’Intervallo, e la partita prende sito una piega interista. Petrillo scappa via a sinistra dopo il bel lavoro di Sasso e riporta il punteggio in parità. Sorti ribaltate rispetto al primo tempo, ora sono le nerazzurre ad attaccare con maggior pericolosità, e a condurre maggiormente la operazioni. Su questo trend arrivano anche il primo gol di Lucrezia Sasso (colpo di testa su assist dalla destra di Maio, e anche il secondo della numero nove, trovata sul secondo palo dopo una micidiale percussione di Petrillo. Il Milan prova ad imbastire una risposta ed è apprezzabile in almeno due occasioni il sinistro di Palopoli, ma tra le migliori del match c’è anche il portiere Santambrogio, che compie due parata d’autore proteggendo il risultato fino alla fine,

                          INTER                         MILAN
NEROAZZURRA Colore Maglia ROSSONERI
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
SANTAMBROGIO MATILDE 2008 1 2008 RAI GIULIA
CASIRAGHI EMMA (C) 2008 2 2009 PAROLO ELISA
VERRINI SOFIA 2008 3 2008 ATAMO MIRIAM
BASELLINI VIOLA 2008 4 2008 RAI REBECCA
GAMBIRASIO GIULIA 2008 5 2008 HU ASHLEY
MAIO ALESSANDRA 2008 6 2008 RABBOLINI GINEVRA (V)
PETRILLO VIOLA (V) 2008 7 2008 PALOPOLI FRANCESCA
FARRONI CHIARA 2008 8 2009 GALLUZZI GIORGIA
SASSO LUCREZIA 2008 9 2008 FRANCO ANGELICA
CRIPPA ALESSIA 2008 10 2008 TOMASELLI GAIA (C)
DELL’ORTO ARIANNA 2008 11 2008 STRECAPEDE CELESTE
ROBBIONI MATILDE 2008 12 2008 LOPEZ ALLEGRA
CONSONNI MATILDE 2008 13 2009 SPAGLIARDI SARA
AVILIA GRETA 2008 14 2008 DI FALCO IRIS
BREVI PENELOPE 2008 15    
BESCAPE’ MARTA 2008 16    
CORTI LUCREZIA 2008 17    
PALMERI FRANCESCA 2008 18    
         
         
Tecnico ZAGO MATTEO   Tecnico PRATI ILENIA

Milan – Atalanta

Quelle contro l’Atalanta sono sempre gare estremamente complicate da sbrogliare per il Milan. Anche il remake della finalissima 2022 non fa eccezione dopo che la Dea aveva già fermato le rossonere in campionato, ma alla fine saranno le ragazze di Ilenia Prati a esultare per un 2-1 che vale di nuovo l’accesso all’atto conclusivo del torneo, questa volta da giocarsi contro l’Inter in un derby memorabile.

PRIMO TEMPO. Il primo guizzo della partita nasce da un’idea di Tomaselli che arriva a Galluzzi, con la mobilissima numero otto a provarci senza fortuna. Il Milan non dovrà tuttavia attendere molto, perché al minuto 9 passa in vantaggio con un gol bellissimo: scarico sulla fascia di sinistra a cercare Iris Di Falco, la 14 aggancia e trova un sinistro micidiale e vincente. Ci prova di nuovo Di Falco, questa volta col destro, segue il tentativo di piatto di capitan Tomaselli, ma dalla metà del primo tempo in avanti il Milan abbassa il ritmo in maniera troppo drastica per lasciare tranquilla Ilenia Prati in panchina. Sponda Atalanta il pericolo arriva da una sortita di Farina ben neutralizzata da Giulia Rai, nell’intervallo però c’è tra le bergamasche la sensazione di poter rientrare ancora pienamente in gioco per la qualificazione.

SECONDO TEMPO. Anche la ripresa, tuttavia, vede un Milan in maggior controllo delle operazioni e una Dea più impegnata a doversi difendere che non a proporre gioco. L’occasione più grossa è costruita da una scattante Spagliardi, che sferza la fascia e mette al centro per Paolopoli, il cui tiro però è preda del portiere. Le rossonere sono in gestione ma al 15′ si materializza all’improvviso il pareggio delle bergamasche. Su un calcio d’angolo da destra Riffaldi stacca più in alto di tutti e va a godersi l’abbraccio del tifo nerazzurro in un grido di gioia liberatorio. E’ il momento topico della partita: tutto si è riaperto, ma la gestione del Milan è da grande squadra. Le rossonere riprendono ad attaccare un avversario ottimamente riorganizzato e col morale a mille, passando nuovamente avanti alla prima occasione. Azione imbastita caparbiamente da Hu, sulla respinta la sfera capita a Galluzzi che di prima trova l’angolino basso alla destra del portiere. L’ultimo brivido è un piatto fuori di Bacchio su splendido invito di Crotti, ma il risultato non cambia più e il Milan scrive il suo nome accanto a quello delle nerazzurre per la finalissima del 30 marzo.

                          MILAN                     ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RAI GIULIA 2008 1 2008 MERIZIO ILARY
PAROLO ELISA 2009 2 2009 GIACOMELLO DALILA
ATAMO MIRIAM 2008 3 2008 LA VOLLA MARTINA (C)
RAI REBECCA 2008 4 2008 GHISLOTTI GIADA
HU ASHLEY 2008 5 2009 NORSCIA REBECCA (V)
RABBOLINI GINEVRA (V) 2008 6 2008 BORLINI SOFIA
L’ABBRUZZI ZOE 2009 7 2009 FARINA GIULIA
GALLUZZI GIORGIA 2009 8 2009 KRAFIA MALAK
FRANCO ANGELICA 2008 9 2008 EVANGELISTA CLAUDIA
TOMASELLI GAIA 2008 10 2008 CROTTI NICOLE
STRECAPEDE CELESTE 2008 11 2009 BOLDRINI ELISA
LOPEZ ALLEGRA 2008 12 2008 GERVASONI SABRINA
SPAGLIARDI SARA 2009 13    
DI FALCO IRIS 2008 14    
PALOPOLI FRANCESCA 2008 15 2008 RIFFALDI AURORA
    16 2009 BACCHIO MARTINA
    17    
    18 2009 MARANO ROSANGELA
         
         
Tecnico PRATI ILENIA   Tecnico SIGNORELLI ALBERTO

Sarnico – Inter

L’Inter di Matteo Zago si lascia alle spalle le fatiche del quarto con la Cremonese e la sconfitta di Torino in campionato, regalandosi la finalissima della Bracco Cup Annovazzi grazie a una prestazione altamente convincente. 4-1 il risultato per le nerazzurre contro un Sarnico orgoglioso, ma che rientra troppo tardi in partita dopo un primo tempo in cui l’Inter aveva già preso il largo.

PRIMO TEMPO. Pur senza una giocatrice fondamentale come Emma Battistini le bergamasche approcciano bene il match; l’Inter però in questa partita è incredibilmente cinica, e capitalizza al massimo fin dalle prime occasioni. Dopo un tentativo sotto porta di Bescapè, infatti, le nerazzurre passano al minuto sei con il tiro dalla media distanza di Farroni, sporcato in maniera decisiva da una deviazione che mette fuori causa Rizzi. Tempo tre giri d’orologio e l’Inter è già sul 2-0. Da capitan Petrillo l’azione si sviluppa sui piedi di Bescapè, con la 16 che scocca un tiro dalla traiettoria beffarda sulla quale il portiere non riesce a intervenire. Il Sarnico tenta di reagire con una conclusione della solita Monceri, ma l’uno-due subito in pochi istanti lascia il segno sulle bergamasche, che accusano il colpo e si ritrovano in balia delle avversarie almeno fino al 3-0 firmato ancora da Bescapè, dopo l’affondo con assist di Palmeri.

SECONDO TEMPO. L’Inter prova a gestire la ripresa in modalità risparmio energetico, ma deve fare i conti con 3-1 di Noris che ridà linfa alle bergamasche. La numero 6 di Predari controlla il pallone appena fuori dall’area, poi alza la testa per un attimo e scocca un destro fantastico che si insacca sul secondo palo. Nei successivi dieci minuti il Sarnico accarezza così il sogno di una possibile rimonta, almeno fino a che le nerazzurre non decidono che è ora di chiudere i conti una volta per tutte. Prima è Brevi a scagliare un tiro violentissimo, poi ci pensa Alessandra Maio a innescare un’azione pregevole che condurrà al gol del 4-1. La numero sei salta in maniera sontuosa la prima avversaria e alimenta sulla destra per Basellini, che guadagna il fondo e mette al centro per l’incrocio vincente di Arianna Dell’Orto. Due legni negli scampoli finali (Belotti e Basellini) che non cambiano la sostanza di un’Inter che si è presa la finale di forza.

                        SARNICO                                      INTER
AZZURRA Colore Maglia BIANCA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RIZZI MARTINA 2008 1 2008 SANTAMBROGIO MATILDE
CHIARI GIORGIA (C) 2008 2 2008 CASIRAGHI EMMA (V)
BELOTTI ALICE 2009 3 2008 VERRINI SOFIA
ROTA GRAZIOSI ALESSANDRA 2009 4 2008 BASELLINI VIOLA
GHERDEVIC GIORGIA 2008 5 2008 GAMBIRASIO GIULIA
NORIS ALESSIA (V) 2008 6 2008 MAIO ALESSANDRA
MONCERI MICHELA 2008 7 2008 PETRILLO VIOLA (C)
BELLUSCHI CLAUDIA 2008 8 2008 FARRONI CHIARA
PECIS MARTA 2009 9 2008 SASSO LUCREZIA
FRASSINE STEFANIA 2009 10 2008 CRIPPA ALESSIA
RINALDI SERENA 2008 11 2008 DELL’ORTO ARIANNA
MICHELETTI ELISA 2009 12 2008 ROBBIONI MATILDE
AVIGO AURORA 2008 13 2008 CONSONNI CAMILLA
BRESCIANI MARIA 2009 14 2008 AVILIA GRETA
    15 2008 BREVI PENELOPE
    16 2008 BESCAPE’ MARTA
    17 2008 CORTI LUCREZIA
    18 2008 PALMERI FRANCESCA
         
         
Tecnico PREDARI MAURO   Tecnico ZAGO MATTEO

Cremonese – Inter

Una Cremonese eroica sfiora l’impresa di eliminare l’Inter nel secondo quarto di finale in programma giovedì 16 marzo al Torneo Annovazzi. Avanti 2-0 e autrici di una prestazione dall’intensità elevatissima (tanto da tenere a lungo testa alle ragazze di Zago), le grigiorosse vengono raggiunte in un secondo giocato all’arrembaggio dalle nerazzurre, che infine conquistano perentoriamente la qualificazione ai calci di rigore.

PRIMO TEMPO. Passano solamente 28 secondi di gioco e la Cremonese è già in vantaggio. Giorgia Morelli è brava a leggere in anticipo il disimpegno di Santambrogio, rubandole palla e mettendo dentro l’1-0. Le gemelle terribili sono ancora protagoniste poco più tardi quando è Claudia a colpire per la seconda volta un’Inter ancora tramortita dal gol a freddo e dalla botta di Dancelli, un attimo dopo. Il primo tempo da incubo per le milanesi continua con l’infortunio occorso al ginocchio occorso a Nora Spatuzzi, sostituita da Lucrezia Sasso (reduce dal poker in campionato al Monza); si va così al riposo con una Cremonese meritatamente in vantaggio in via Cazzaniga.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa l’Inter si gioca comprensibilmente il tutto per tutto, ma è ancora la Cremonese a scaldare i tifosi con una maestosa punizione di Cividati praticamente da centrocampo: Robbioni respinge e sulla ribattuta Dancelli non riesce a ribadire nel modo migliore. Sarà però l’ultimo squillo grigiorosso in un secondo tempo in cui le nerazzurre schiacciano il pedale a tavoletta, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Protagonista della rimonta è Lucrezia Corti, schierata da attaccante pura accanto a Sasso. Il gol del pareggio arriva al 13′ con la 17 pescata in profondità (molto dubbia e parecchio contestata la posizione dell’ex Lecco al momento del passaggio) e autrice di un destro molto potente a incrociare. Ancora di Corti il raddoppio a coronamento di un’azione fulminante in velocità, con un’esultanza liberatoria di tutta la squadra che la dice lunga su quanto stavolta l’Inter abbia trovato pane per i suoi denti.

I RIGORI. Le nerazzurre arrivano sul dischetto col morale a mille, mentre quello delle grigiorosse è sotto i tacchetti per aver visto sfumare una vittoria per buona parte dell’incontro meritata. Trasformano per Zago Farroni, Casiraghi, di nuovo Corti e Sasso. Per la Cremonese va a segno Dancelli ma dopo i rigori fuori dallo specchio di Cividati e Claudia Morelli.

Como – Atalanta

L’Atalanta raggiunge il Milan nelle semifinali della Bracco Cup offrendo una prova estremamente solida e concreta, tanto da nascondere sotto l’abbondanza del 5-1 finale la combattiva prestazione del Como. Punteggio sicuramente severo per le lariane (sul pezzo anche quando il risultato è lievitato a favore delle nerazzurre) che hanno pagato anche un pizzico di sfortuna sull’errore difensivo che ha aperto la strada al gol del 2-0, quello che di fatto ha spianato la strada alla Dea.

PRIMO TEMPO. La partita viaggia inizialmente sui binari dell’equilibrio, ma l’Atalanta tesse col passare dei minuti manovre sempre più avvolgenti; il Como, dal canto suo, ribatte colpo su colpo ma dà l’idea di essere costretto a esaurirsi principalmente nella manovra di annullamento dell’avversario, trovandosi con poche energie e idee al momento di provare a imbastire azioni offensive. Dopo una percussione centrale di Caroli ben sventata da Barbetta in uscita, e una conclusione alta di Sala (senza troppe pretese ma buona per far maturare ancora un po’ il gol), l’Atalanta passa in vantaggio al 15′ con Martina Fadigati, brava a risolvere un’azione confusa con una rasoiata che prende il tempo al portiere. Una volta sbloccata le bergamasche acquisiscono ancora maggior sicurezza, il Como però è vivo, nonostante fatichi a comparire in zona pericolosa.

SECONDO TEMPO. La punizione velenosa di Sessa, in avvio di ripresa, fa intuire la voglia di dare il tutto per tutto delle ragazze di Giada Oliviero, con la speranza tuttavia frenata dall’immediato raddoppio atalantino griffato Boldrini. La neoentrata numero 11 approfitta di un’indecisione della centrale comasca, rubandole la sfera e andando a insaccare comodamente il gol della tranquillità. Da qui in poi l’Atalanta va sul velluto regalando altri tre gol di pregevole fattura. Prima è Norscia a stoppare appena fuori area prima di ritagliarsi lo spazio giusto per concludere a rete di destro; poi è Crotti a segnare il gol probabilmente più bello del torneo fino a questo momento: un destro defilato dai 25 metri che trova il sette sul secondo palo. La numero 8 è poi ancora protagonista, battendo alla perfezione il corner che Ghislotti capitalizza prima del gol della bandiera di Rebecca Ricci.

                          COMO                       ATALANTA
BIANCA Colore Maglia NEROAZZURRA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
BARBETTA STELLA 2008 1 2008 MERIZIO ILARY
FRASCARELLI SARA 2008 2 2008 SALA MARGHERITA
SAILIS LISA 2009 3 2008 GHISLOTTI GIADA
IANNELLA MATILDA (C) 2008 4 2009 BACCHIO MARTINA
CASARTELLI ARIANA 2009 5 2009 NORSCIA REBECCA (V)
RICCI REBECCA (V) 2008 6 2009 GIACOMELLO DALILA
SESSA ASIA 2008 7 2009 FARINA GIULIA
CAPRANI SOFIA 2008 8 2008 CROTTI NICOLE
GIOVIO TEA 2008 9 2009 KRAFIA MALAK
FETTOLINI MATILDE 2009 10 2009 MARANO LOSANGELA
CORTI ARIANNA 2009 11 2009 BOLDRINI ELISA
ARRIGHI VITTORIA 2009 12 2008 GERVASONI SABRINA
    13 2008 LA VOLLA MARTINA (C)
    14 2009 ASONI ELISA
    15 2008 SCANDELLA ALICE
    16 2008 CAROLI GAIA
    17 2009 BAZZONI GIULIA
    18 2008 FADIGATI MARTINA
         
         
Tecnico OLIVIERO GIADA   Tecnico SIGNORELLI ALBERTO

Acc. Calcio Azalee – Milan

Il Milan, campione in carica della Bracco Cup – Woman’s Football, scende in campo nei quarti contro l’Accademia Calcio Azalee dimostrando immediatamente di essere una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale. Il 4-0 finale è frutto di una partita giocata quasi a senso unico, ma la prestazione delle gallaratesi (Katia Valente su tutte, ancora protagonista dopo il match col Real Meda), è stata sicuramente orgogliosa e tutt’altro che arrendevole, al cospetto di una formazione evidentemente superiore come quella rossonera.

PRIMO TEMPO. Il Milan ci mette soltanto quattro minuti a sbloccare la partita. A farlo è Ashley Hu (dominante in mezzo al campo assieme alla compagna di reparto Nicosia), che si produce in una poderosa percussione centrale conclusa in bello stile. Le rossonere attaccano in velocità cercando spesso la spinta sulle fasce. Al 13′ è Spagliardi (una scheggia) a scappare via sulla destra concludendo in maniera violenta e impegnando severamente Valente. Il 2-0 è maturo e arriva per mano di Angelica Franco. Il “raptor” rossonero prima si vede annullare una rete dal direttore di gara, ma si ripete pochi istanti dopo ribadendo in gol una prima conclusione di Nicosia, sugli sviluppi di corner. Quest’ultima è protagonista anche nell’azione del 3-0, trovando a occhi chiusi il taglio da sinistra di Atamo, con la 3 bravissima trasformare.

SECONDO TEMPO. Ancora straordinari per la difesa delle Azalee composta dalla linea Isemi-Montin-Povolo, che pur soffrendo riescono a portare a casa diversi duelli. Il Milan dal canto suo fa girare il pallone senza fretta provando a impostare spesso dalle retrovie alla ricerca del pertugio giusto. Da segnalare un paio di conclusioni notevoli di Iris Di Falco che avrebbero meritato maggior fortuna, e un’azione travolgente di L’Abbruzzi che una volta sul fondo non riesce a servire proprio Di Falco, liberissima sul secondo palo. Poco male per Ilenia Prati, che al minuto 13 osserva il capitano Gaia Tomaselli sigillare la partita con una giocata tanto raffinata quanto concreta: doppio dribbling nello stretto e palla piazzata nell’angolino. Il miglior biglietto da visita per la giocatrice MVP della passata edizione.

                ACC CALCIO AZALEE                             MILAN
AZZURRA Colore Maglia ROSSONERA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
VALENTE KATIA 2009 1 2008 RAI GIULIA
MONTIN VITTORIA 2009 2 2008 NICOSIA GIORGIA
BRAMBILLA SARA 2008 3 2008 ATAMO MIRIAM
POVOLO MATILDE 2008 4 2008 RAI REBECCA (V)
GIAMBELLI CAMILLA 2008 5 2008 HU ASHLEY
ISEMI NOEMI 2009 6 2008 RABBOLINI GINEVRA
MANZETTI GRECA 2008 7 2009 L’ABBRUZZI ZOE
GAUDINA ALICE (C) 2008 8 2009 GALLUZZI GIORGIA
    9 2008 FRANCO ANGELICA
    10 2008 TOMASELLI GAIA (C)
NUCARO FRANCESCO 2008 11 2008 STRECAPEDE CELESTE
    12 2008 LOPEZ ALLEGRA
CATANO GIULIA (V) 2009 13 2009 SPAGLIARDI GIADA
MONOLO TEKLA 2008 14 2008 DI FALCO IRIS
    15 2009 CABALLERO MARGARITA
    16 2009 PAROLO ELISA
MICHELIN VITTORIA 2008 17 2009 AIO GRETA
    18 2009 DI LERNIA SABRINA
         
         
Tecnico VIZZA ENZO   Tecnico PRATI ILENIA

Sarnico – Monza

Dopo il successo nella gara d’esordio contro il Brescia, l’Uesse Sarnico è la prima squadra a qualificarsi per le semifinali della Bracco Cup. 3-1 il punteggio a favore delle bergamasche di Mauro Predari, capaci di imporsi con pieno merito al cospetto di una formazione assolutamente temibile come il Monza.

PRIMO TEMPO. Dopo pochissimi minuti è proprio il Sarnico a spezzare l’equilibrio con la giocata di una delle ragazze finora più in evidenza in questo torneo: Michela Monceri. La 7 sguscia letteralmente alle avversarie in prossimità della linea di fondo, puntando la porta e battendo Albera con un angolo di tiro estremamente ristretto. Il Monza è colpito quasi a freddo ma gradualmente entra in partita regalando nel primo tempo sprazzi di ottimo fraseggio. Le occasioni capitano a Bevilacqua, che prima non riesce a impattare un golosissimo pallone spiovente in prossimità della porta, e poi colpisce la traversa da lontano con un destro fantastico che infiamma la tifoseria. Gli sforzi biancorossi non producono tuttavia il gol, e in chiusura di tempo arriva il 2-0 che ipoteca la partita: l’ottima Noris scarica al centro per Avigo, che è brava a vincere il contrasto di fisico con Ferrario prima di scaricare in rete un gol di grande caparbietà.

SECONDO TEMPO. Serve un’impresa al Monza al rientro in campo, ma la reazione delle biancorosse non è sufficiente a impensierire le rocciose avversarie, che anzi vanno addirittura sul 3-0. Dopo aver in precedenza colpito un legno e impegnato il portiere con gran destro a fil di palo, è Balde ad approfittare di un’incomprensione difensiva tra Alvarez e D’Ambrosio, accompagnando il pallone in rete a porta vuota. Sembra il colpo del definitivo ko per il Monza, ma dopo il pregevole sinistro di Pecis che fa correre un altro brivido alle biancorosse, ci pensa capitan Matilde Pozzi a rendere meno amara la serata delle ragazze di Pichi con una bellissima palombella a scavalcare il portiere. Sarnico che se la vedrà ora il prossimo 23 marzo con la vincente del Quarto fra Cremonese e Inter.

                             SARNICO                            MONZA
BLU Colore Maglia ROSSA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RIZZI MARTINA 2008 1 2009 ALBERA ALMA
CHIARI GIORGIA (C) 2008 2 2008 APPIANI EMMA
RINALDI SERENA 2008 3 2008 BEVILACQUA REBECCA
BATTISTINI EMMA 2008 4 2008 POZZI MATILDE (C)
GHERDEVIC GIORGIA 2008 5 2009 FERRARIO ELEONORA (V)
NORIS ALESSIA (V) 2008 6 2009 DI FRANCO BEATRICE
MONCERI MICHELA 2008 7 2008 DI QUAL SARA
BELLUSCHI CLAUDIA 2008 8 2008 STRUGA NADIA
PECIS MARTA 2009 9 2008 FUMAGALLI LUDOVICA
MICHELETTI ELISA 2009 10 2008 ALVAREZ ERIKA
BELOTTI ALICE 2009 11 2008 PASQUINI MARTINA
BALDE RAMATOULAYE 2008 12 2009 D’AMBROSIO DIANA
AVIGO AURORA 2008 13 2009 CAMPANILECHIARA
    14 2008 ERBA LISA
    15    
    16    
    17    
    18    
         
         
Tecnico PREDARI MAURO   Tecnico PICHI PAOLO

Cremonese — Valentino Mazzola

La Cremonese supera con una buona prova corale un mai domo Valentino Mazzola e accede al quarto di finale extralusso contro l’Inter giovedì 16 marzo alle ore 21.15. Le reti del successo delle ragazze di Gigli arrivano nel primo tempo, a firma Dancelli e Giorgia Morelli.

PRIMO TEMPO. I valori in campo sono abbastanza definiti, con le grigiorosse a prendere in mano il comando delle operazioni. Lo Sporting cerca di non farsi schiacciare troppo verso la propria area e mostra grande mordente, respingendo i primi assalti delle ragazze in maglia bianca. In casa amaranto è l’asse Di Meo a tenere in linea di galleggiamento la squadra: in panchina papà Salvatore dà istruzioni dal primo al cinquantesimo, in campo il portiere e capitano Lucrezia è un fiume in piena mentre le sue grida preannunciano un pericolo imminente. Il castello delle cassanesi cade però presto, quando il destro dalla distanza di Dancelli trova un tentativo di intercetto di Quarti che disorienta Di Meo, trafitta dal rimbalzo. Nonostante il gap tecnico, il Valentino Mazzola riesce a crearsi un paio di situazioni valide con Vincenti. La punta è però sola, e in un bellissimo stop a seguire sceglierà più avanti l’altruismo anziché tentare la conclusione a rete. Questo non prima del raddoppio della Cremonese, con Giorgia Morelli che ribadisce in tap-in un sinistro violento di Cividati. Da qui la difesa dello Sporting comincia a imbarcare acqua su entrambe le fasce, andando spesso in difficoltà nei duelli individuali.

SECONDO TEMPO. La gara sembra aver già espresso il suo verdetto, ma le ragazze di Di Meo aprono con due azioni molto propositive la ripresa. Per il resto, si assiste a un duello infinito tra Di Meo e Dancelli, che sarà vinto dal portiere granata. Almeno quattro conclusioni dirette verso lo specchio avversario, di cui una che farà rimbombare la traversa nel silenzio del Lambro. All’appello manca in realtà Claudia Morelli, altro tenore offensivo dilagante nel secondo tempo, sfortunata quando il più sembrava compiuto. Il tabellino non registrerà più altro inchiostro, anche per merito della solita Di Meo, ma è un rammarico che svanisce durante i festeggiamenti di rito post vittoria.

                             CREMONESE           VALENTINO MAZZOLA
BIANCA Colore Maglia BORDEAUX
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
CARRONE ALEKSANDRA 2008 1 2008 DI MEO LUCREZIA (C)
MORELLI ELISA 2008 2 2008 MARESCOTTI ALLISON
SOLDI CAMILLA 2008 3 2008 RAPIZZA ARIANNA
CUTRONA CHIARA 2008 4 2008 ZANETTI NICOLE
MORANDI MATILDA 2008 5 2008 ACETI AURORA (V)
FEDERICI ANITA 2008 6 2008 MANZOTTI SERENA
MORELLI CLAUDIA 2008 7 2008 VINCENTI GAIA
CIVIDATI LUDOVICA 2008 8 2008 ORNAGHI FRANCESCA
DANCELLI ALICE (C) 2008 9 2008 MAIOCCHI SOFIA
MORELLI GIORGIA (V) 2008 10 2008 CALDAROLA BENEDETTA
FERRANTI ANGELICA 2010 11 2008 FEO ANOITA
RIGOLLI SOFIA 2009 12 2008 BARETTI GAIA
FUGAZZA MATILDE 2009 13 2008 QUARTI SARA
         
         
         
         
         
         
         
Tecnico GIGLI GILBERTO   Tecnico DI MEO SALVATORE

Pro Sesto — Como

E’ un ottovolante l’ottavo di finale tra Pro Sesto e Como, rivincita dell’edizione precedente della Bracco Cup Woman. Ancora una volta il triplice fischio premia le ragazze di Oliviero, che sfruttano una sessione brillante dal dischetto per regalarsi il quarto di finale contro l’Atalanta il 16 marzo alle ore 20. Pur prive della punta di diamante Ginevra D’Agostino, ai box ma sulla via del rientro, le comasche approcciano meglio la gara sfiorando il vantaggio con Corti di testa da calcio d’angolo. Poi una saga di tre legni, il primo inaugurato dal destro di Caprani su cui Monguzzi devia quanto basta. La Pro Sesto regge l’urto e trova un paio di scambi nello stretto che producono ghiotte occasioni dalle parti di Barbetta. La prima con Ferretti, slalom speciale e destro che sembra vincente ma si stampa contro il palo. Il gol del vantaggio delle ragazze di Terranova è un capolavoro per gli occhi: triangolo Parisi-Bargigia-Parisi, la punta in maglia blu scarica un diagonale che bacia la parte interna del palo. Le milanesi acquisiscono un grosso carico di fiducia e provano a cavalcare l’inerzia, trascinate da Parisi che è letteralmente ovunque. Bargigia ha sui piedi il 2-0 dopo una brutta palla persa del Como da rimessa laterale, ma la strada viene sbarrata da “Benji” Barbetta, la quale si deve però inchinare poco dopo: altro grosso buco difensivo a destra delle comasche, il cross di Niyomchai pesca l’ala tutta sola per un gol facile facile. Ruggito finale delle ragazze in maglia bianca con Corti, anche qui è una lettura difensiva poco attenta della Pro Sesto a spalancare l’autostrada, conclusa da un sinistro chirurgico dell’esterno di Oliviero.

SECONDO TEMPO. Il secondo tempo si apre con la rimonta del Como a firma Arrighi: appena entrata sul terreno di gioco, l’esterno mancino indovina una parabola a effetto di destro con Frattaroli che può solo osservare la sfera insaccarsi. La ruota sembra dunque girare nuovamente a favore delle lariane, decise a completare l’opera, con Terranova che inizia ad alzare i decibel dalla panchina sestese. Fase centrale che diventa il preludio al forcing finale delle ragazze di Oliviero, che risulterà infruttuoso: due ottimi interventi di Frattaroli, su Sessa e su Casartelli, sono divisi dal quasi autogol di Abousaida, decisiva nel togliere un pallone dai piedi di Ricci. L’ultimo acuto è però della Pro, con la serpentina della solita Parisi che si infrange sui guantoni di Barbetta

RIGORI. Il Como sfrutta la partenza ad handicap della Pro Sesto, che sbaglia i primi due rigori, trovando molte conclusioni vincenti alla sinistra di Frattaroli.

                          PRO SESTO                      COMO 1907
BLU Colore Maglia BIANCA
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
MONGUZZI EMILY 2009 1 2008 BARBETTA STELLA
OTTOLINI GIORGIA (V) 2009 2 2008 FRASCARELLI SARA
    3 2009 SAILIS LISA
SPADARO SOFIA (C) 2008 4 2008 IANNELLA MATILDA (C)
MORABITO MARTINA 2008 5 2009 CORTI ARIANNA
CUSCHERA ANITA 2008 6 2008 RICCI REBECCA (V)
BARGIGIA ALICE 2009 7 2008 SESSA ASIA
DALLERA MARTINA 2009 8 2008 CAPRANI SOFIA
PARISI AURORA 2009 9 2009 GIOVIO TEA
NIYOMCHAI CHIDAPHA 2008 10 2009 FETTOLINI MATILDE
FERRETTI AZZURRA 2009 11 2009 ARRIGHI VITTORIA
FRATTAROLI GIADA 2008 12    
    13    
NAVE ELENA 2010 14    
    15    
    16    
    17    
ABOUSAIDA EL AMIRA GIADA 2008 18    
         
         
Tecnico MASSERA ALICE   Tecnico OLIVIERO GIADA

Real meda — Acc. Calcio Azalee

L’Accademia Calcio Azalee piazza il colpo nella giornata inaugurale dell’ottava della Bracco Cup Woman’s Football battendo 4-2 ai calci di rigore il Real Meda, la squadra più titolata della manifestazione. Per le varesotte si tratta del secondo successo in una settimana contro le rivali, avversarie anche nel girone primaverile di categoria. La formazione brianzola, al contempo, non riesce a capitalizzare un predominio maggiore sull’arco dei cinquanta minuti. Per le Azalee ai quarti ci sarà la prestigiosa sfida con il Milan campione in carica il prossimo 9 marzo alle ore 21:15.

PRIMO TEMPO. Le squadre si schierano a specchio, tuttavia le ragazze di De Candia approcciano in maniera migliore. Il baricentro è tenuto alto dalle due mediane Orsatti-Mandrà, ma la vera spina nel fianco per la difesa biancoblù è Tarasco, ala destra in grado di fuggire spesso alla marcatura. Si creano una serie di duelli uno contro uno quasi sempre vinti dalle brianzole, ma il primo pericolo arriva su un’azione collettiva: cross di Tarasco, Vismara appoggia per Origoni che calcia largo. La stessa Vismara è lucida poco dopo nel far scorrere il pallone e poi incrociare con il mancino sul secondo palo, ma trova la prima di una serie interminabile di parate da parte del portiere Valente. In mezzo a qualche errore in controllo e impostazione, il Real Meda non riesce a finalizzare, pur producendo un volume di gioco decisamente superiore alle avversarie.

SECONDO TEMPO. La formazione brianzola può contare inoltre su una panchina più lunga, un fattore importante data la concentrazione di energie. Il nuovo riferimento offensivo è Coggi, la quale ingaggerà un duello bellissimo con Valente, fino ai calci di rigore: almeno quattro gli interventi decisivi, sia dalla distanza che sull’uscita finale ad anticipare un gol già scritto. Le Azalee fanno fatica, con Tarasco che crea un tandem ficcante con Bettarelli, trovando sempre campo libero. Montin atterra al limite dell’area Coggi, minimizzando con l’ammonizione un rischio enorme per la porta biancoblù, ma il Real Meda alla fine colpisce. Errore di gestione della difesa Azalee, il pallone viene perso e rimpalla su Manco che riesce a far passare la sfera tra le gambe delle giocatrici avversarie. L’esito sembra segnato, ma mai come questa volta l’apparenza inganna: Catano trova infatti un gol d’autore con una punizione millimetrica che bacia il palo e costringe le brianzole a ricominciare da capo. Assalto finale senza effetti, anche perché Valente veste i guanti di Spider-Man.

CALCI DI RIGORE. Le Azalee iniziano la sequenza con il gol di Monolo, mentre il Real Meda fallisce l’esordio dal dischetto con Bettarelli, che calcia alto di mancino. Le biancorosse pareggiano al giro successivo con Mandrà e possono persino sorpassare le rivali con Manco, destro debole e centrale. Montin chirurgica, Coggi allarga troppo il piattone: capitan Michelin va sul sicuro e calcia centrale, regalando alle compagne una vittoria conquistata con fatica e sudore.

                            REAL MEDA            ACC CALCIO AZALEE
ROSSA Colore Maglia ARANCIONE
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
DONGILLI AURORA 2009 1 2009 VALENTE KATIA
BETTARELLI GAIA 2008 2 2009 MONTIN VITTORIA
VISMARA VANESSA (C) 2008 3 2008 BRAMBILLA SARA
SOLOHUD VALENTINA 2008 4 2008 POVOLO MATILDE
FINAZZO NICOLE 2009 5    
D’ANGIOLILLO M. ANGELIQUE 2009 6 2009 ISENI NOEMI
TARASCO GIULIA (V) 2008 7    
ORIGONI MADDALENA 2008 8 2008 GAUDINA ALICE
COGGI MARTINA 2009 9    
ORSATTI GIULIA 2009 10 2009 REGALIA ANNA
MANDRA’ AURORA 2008 11 2008 NUCARO FRANCESCA
ANNONI GIULIA 2009 12    
DI MATTEO GIULIA 2009 13 2009 CATANO GIULIA (V)
    14 2008 MONOLO TECLA
    15    
    16    
MANCO ANNA 2009 17 2008 MICHELIN VIOLA (C)
    18    
         
         
Tecnico DE CANDIA GIUSEPPE   Tecnico PERIPOLLI MARA