Giorno: 3 Marzo 2022

Monza – Como

La super sfida tra Monza e Como, con vista sui quarti di finale, regala grande spettacolo, soprattutto per merito dei biancorossi che con un perentorio 3-0 si aggiudicano la sfida: le marcature sono di Cassina, Raccosta e Premoli, ma il migliore in campo è Fogliaro, autore di due assist e in generale di una prestazione offensiva trascinante; a nulla servono gli sforzi di Iacovello e Piscitelli, i migliori tra i comaschi.

Primo tempo. La prima frazione si apre con il Monza fin da subito in controllo delle operazioni, grazie ad un giro palla ben organizzato; i lariani sono costretti sulla difensiva e non trovano modi efficaci per pungere in contropiede. Al 9′, in seguito a un batti e ribatti nato da un calcio d’angolo biancorosso, Falcone si cimenta in una spettacolare rovesciata che esce di pochissimo a lato del palo. I comaschi trovano la reazione al 14′ quando Piscitelli ruba palla a Vergani e si invola verso la porta, ma a chiudere trova l’ottimo Gabellone che con un’uscita dai tempi perfetti toglie la gioia del gol all’attaccante comasco. Il Como cerca nuovamente la via del gol al 23′, con Iacovello che da lontano trova una gran conclusione, che anche questa volta è ben controllata da Gabellone. Passa un solo minuto e sono i biancorossi ad andare in vantaggio: Ballabio lancia sulla corsa Fogliaro, che di prima crossa rasoterra e trova liberissimo in area Cassina che spinge in rete la palla, portando i suoi sull’uno a zero; si chiude senza ulteriori occasioni il primo tempo.

Secondo tempo. Nella seconda frazione sono sempre i brianzoli a partire forte e al 5′ è Cristiano su punizione a sfiorare il raddoppio, mandando la palla a pochi centimetri dal palo. Dopo una girandola di sostituzioni, a cui seguono dieci minuti di lotta a centrocampo ma poche emozioni, la partita si riaccende al 17′, quando il Monza trova il raddoppio: su un lancio lungo di Cristiano la difesa comasca sembra in controllo, ma lo sfortunato Bergamini scivola e lascia un’autostrada a Raccosta, il quale non appena entra in area scaglia un destro potentissimo sul secondo palo, imparabile per Manzi. Al 19′ arriva il definitivo colpo del ko, quando Fogliaro parte nuovamente sull’out di sinistra, disegna nuovamente un cross rasoterra perfetto e trova sul secondo palo il neo entrato Premoli, che accompagna la palla in rete e mette fine alla contesa. I minuti finali del match sono caratterizzati da una reazione d’orgoglio dei biancazzurri che però non si concretizza in occasioni da gol; vince il Monza, che giovedì 17 Marzo alle 21 sfiderà l’Inter nei quarti di finale del Torneo Annovazzi.

 

La titolare del Como

 

vs

Enotria – Accademia Internazionale

I padroni di casa dell’Enotria rimontano il gol a freddo di Giuliani e battono 5-1 l’Accademia Inter, regalandosi l’accesso ai quarti di finale dove sfideranno il Milan. Prova di grande spessore per i rossoblù di Baldissin, bravi prima a pareggiarla con Lusignani nel primo tempo, poi nel dilagare nella ripresa grazie ai gol del solito Nourice, Buzzerio, La Gioia e Novello. Finisce qui il percorso dell’Accademia Inter, costretta ad arrendersi dopo un primo tempo giocato alla pari dal quale sicuramente il tecnico Corti potrà ripartire.

Primo tempo. L’avvio è tutto a tinte nerazzurre: Volpi ci prova al 3′, Tommasi para una ventina di secondi dopo un tentativo di Nourice, Giuliani mette la freccia al 6′. Il nove nerazzurro è preciso nel battere Chierico direttamente da calcio di punizione, facendo passare il pallone sotto la barriera e regalando dunque il vantaggio ai suoi. La reazione dell’Enotria non tarda ad arrivare, visto che i frutti della riscossa rossoblù si vedono già al 12′: Lusignani se la sposta sul sinistro e lascia partire un mancino insidioso, deviato fortuitamente da Gibelli non lasciando scampo a Tommasi. Il primo tempo prosegue su ritmi decisamente forsennati, tanto che nella ripresa entrambi i tecnici sono costretti ad effettuare subito diverse sostituzioni.

Secondo tempo. Quelle che portano maggiormente i propri frutti sono di Baldissin, tanto che la sua Enotria si dimostra capace di segnare ben quattro gol in appena trenta minuti. Quello che porta avanti i padroni di casa arriva dal dischetto: Vian – subentrato da poco – atterra in area Nourice, che si incarica lui stesso di calciare il rigore e batte Tommasi con un destro imprendibile (6′). È il gol che cambia la partita, visto che l’Enotria prende sempre più fiducia mentre l’Accademia Inter sembra più spaventata ma comunque in partita. Tuttavia, quest’ultima finisce di fatto al 12′: dopo una conclusione alta di Mondini (10′) è Buzzerio a calare il tris, abile nell’infilare in rete di testa un assist al bacio di Favaro direttamente su calcio d’angolo. Prima del triplice fischio c’è poi spazio per il poker e per la cinquina: il primo è calato da La Gioia, che calcia da fuori area non lasciando scampo all’estremo difensore nerazzurro (28′); dopodiché è il turno del subentrato Novello, letale dopo appena un minuto nel punire l’Accademia Inter per la quinta volta (28′).

 

La titolare dell’Accademia Inter
vs

Vis Nova – Ponte S. Pietro

Chi di calci di rigore ferisce, di calci di rigore perisce. Dopo il doppio successo su Varesina e Lecco, il Ponte San Pietro si arrende dal dischetto a favore della Vis Nova, che dunque approda ai quarti di finale dove affronterà il Genoa il prossimo 17 marzo. Decisivi due miracoli di Annoni, i quali permettono a Suppa di far cantare i brianzoli nonostante il primo match point sprecato da Villadoro e un secondo tempo di grossa sofferenza, considerando la due chance nitide capitate ai bergamaschi nella seconda mezz’ora di gioco dopo una prima frazione giocata sostanzialmente alla pari.

Primo tempo. Entrambe reduci da due imprese contro squadre professionistiche, Vis Nova e Ponte San Pietro si affrontano per regalarsi la sfida di lusso contro il Genoa. La voglia di non fermarsi agli ottavi di finale è tanta, la qualità e la forza delle due squadre non è da meno: il 4-3-3 di De Luca è un mix di fisicità – da Boccadoro agli esterni alti Riva e Capizzi – e tecnica, visti i piedi più che educati di Damato; il 3-5-2 di Scotti si dimostra affidabile in entrambe le fasi, considerando il duplice lavoro dei quinti Mangili e Zanchi e all’abilità di Adobati di risultare decisivo in ogni zona del terreno di gioco. Ciò che manca nel primo tempo sono le occasioni da gol, visto che né Annoni né Carrozzo sono stati chiamati a particolari interventi, se non una parata a tempo praticamente scaduto del numero uno neroverde sulla conclusione dal limite di Zanchi.

Secondo tempo. Nella ripresa il leitmotiv del match cambia quasi completamente, visto che a prendere l’iniziativa è quasi sempre il Ponte San Pietro. Forte anche di qualche accorgimento capace di fare la differenza in avanti, i blues innalzano visivamente il proprio baricentro creando grande densità sulla trequarti offensiva tanto che già al 4’ si fanno vedere dalle parti di Annoni, ma la conclusione di Balestra finisce di poco a lato. Ben più pericolosa quella di Appiani poco dopo il 20’, con il centravanti bergamasco che conclude di poco alto dopo una bella azione di Capelli. Sponda Vis Nova, le oggettive difficoltà nel mettere in campo quanto visto nel primo tempo portano De Luca al cambio tattico dopo quindici minuti, con l’abbandono del 4-3-3 per passare a un 4-4-2 più fisico con Colombi in coppia con Boccadoro.

Rigori. Le mosse del tecnico neroverde portano i frutti sperati, visto che lo 0-0 resiste fino al triplice fischio del direttore di gara: si va dunque ai calci di rigore. Dopo i miracoli di Annoni su Tironi e Appiani a prendersi la scena è Suppa, che batte Carrozzo – bravo in precedenza nell’ipnotizzare Villadoro nel primo match point per i neroverdi – e fa partire la festa brianzola. Primo ko ai calci di rigore per il Ponte San Pietro, fuori a testa altissima dopo aver fatto piangere dal dischetto prima la Varesina poi il Lecco.

 

La titolare del Ponte San Pietro
vs

Piacenza – Albinoleffe

La sfida con in palio i quarti di finale tra Piacenza ed Albinoleffe si chiude sul pari nei tempi regolamentari, con reti su rigore prima di Lione per i celesti – il migliore in campo – e poi di Ditanto; la lotteria dei rigori premia i ragazzi dell’Albinoleffe, che ringraziano l’ottimo estremo difensore Madaschi, autore di due parate cruciali nella serie di penalty e si assicurano il quarto di finale di lusso contro l’Atalanta.

Primo tempo. Inizio partita di studio tra le due squadre, con il Piacenza maggiormente padrone del campo ma ben contenuti dai celesti; per vedere la prima occasione da gol bisogna attendere il 13′, quando è Pisano, a sfiorare il gol: punizione dai 25 metri, l’attaccante disegna una parabola mancina perfetta che si stampa sull’incrocio dei pali. I biancorossi non ci stanno e rispondono al 17′: cross preciso di Pizzi, sulla palla arriva Capurso che impatta bene di testa ma trova l’opposizione di Madaschi. L’ultima emozione del primo tempo la regala sempre Pisano e sempre su punizione: conclude di nuovo benissimo ma questa volta trova sulla sua strada Ticchi che devia in angolo.

Secondo tempo. La seconda frazione si apre con i celesti in spinta, difatti già al 6′ minuto riescono a portarsi in vantaggio: Di Sancarlo scappa sulla fascia sinistra, Muzio non riesce a contenerlo e lo abbatte, per l’arbitro è calcio di rigore; sul dischetto va Lione che con grande freddezza spiazza Ticchi e porta il punteggio sull’1-0. La reazione biancorossa è rabbiosa ma disordinata, difatti la difesa dell’Albinoleffe per dieci minuti riesce a controllare senza troppi patemi. La svolta arriva al 18′ quando Carrettoni viene steso in area e il direttore di gara assegna un altro penalty; sul dischetto va Ditanto che segna e porta sul pari i suoi. Negli ultimi minuti le due squadre provano a vincere la gara giocando a viso aperto, ad andarci più vicino proprio allo scadere è l’Albinoleffe, con Batti che impatta bene di testa da centro area ma spedisce la palla fuori di un soffio: si va ai calci di rigore.

Rigori. I celesti sono perfetti dal dischetto, con Facchetti, Ferrario, Lione e Careddu che trasformano con grande freddezza i propri penalty; Madaschi para ad Hohota e Ditanto i primi due rigori della serie permettendo ai suoi di passare il turno; ai quarti di finale i celesti sfideranno l’Atalanta, gara che si disputerà giovedì 10 Marzo alle 19:45.

 

La titolare del Piacenza
vs