Riepilogo

Un rosso, quattro gol, una partita giocata fino ai calci di rigore. Tra Schiaffino e Ponte San Pietro si fa sul serio, molto sul serio. Due gol per parte durante i tempi regolamentari, una roulette da tachicardia dagli undici metri. La spunta il Ponte San Pietro, con i miracoli tra i pali di Salvi (i calci di rigore finiscono 4-2 grazie a due parate assurde). Accademia Inter, sei pronta ai bergamaschi?

PRIMO TEMPO

Neanche cinque minuti, e lo Schiaffino di Buschi già si dimostra per quello che è: una superpotenza della Lombardia. Il gol di capitan Maniero, ispirato dall’assist perfetto di Fortin, arriva come una doccia fredda per il Ponte San Pietro, che deve subito aver a che fare con la scomoda posizione dello svantaggio. Scomoda dopo 5 minuti, ancora più scomoda dopo 8: è il momento in cui sali in cattedra anche Fortin, l’assist man, che si fa il campo da solo e imbuca la palla battendo Salvi. E ora si mette male per i bergamaschi… “Male” sì, ma si sa benissimo: a Bergamo le ossa sono forti e gli animi temprati. Insomma, il Ponte San Pietro non muore mai. Anche sotto di due gol nei primi 10 minuti, i ragazzi di Beretta non mollano di un centimetro. E alla fine riescono pure ad accorciare le distanze. Non spaventati dall’occasione di Borghi (26’), centrano il 2-1 al 27’, con l’inserimento di Falardi. Il primo tempo finisce sul 2-1. La partita è apertissima.

SECONDO TEMPO

Sta ancora tremando. No, non la dentatura per il freddo. Sta ancora tremando il palo sinistro della porta più vicina all’infaticabile bar dell’Enotria. È il palo colpito da capitan Maniero al 10’ del secondo tempo, è il palo che lancia un messaggio chiaro ai bergamaschi: lo Schiaffino c’è e questa partita la vuole tutta per sé. Ma davanti c’è un Ponte San Pietro pronto a distruggere ogni pronostico. Noncurante dello svantaggio iniziale, i blues non perdono l’iniziativa e si inventano un gol per il pareggio che passerà alla storia. D’altronde, trattasi di una rovesciata, la rovesciata di Falardi. Bellissima da vedere, efficacissima davanti alla porta. 2-2, ora tutto può succedere. Anche un rigore. Se lo procura Borella, lo calcia Falgari, lo para uno straordinario Favaloro, È la parata che salva la parita per Buschi, nel frattempo rimasto in 10 uomini a causa dell’espulsione di Seccia? Chissà. Sicuramente è tutto quello che serve per giocarsela ai rigori. Falgari gol (questa volta sì), Salvi la para, Formisano ancora gol… sembra che il Ponte abbia tutta l’intenzione di portarsi a casa il passaggio del turno. E infatti, così è: Salvi para ancora e chiude la pratica. Contro l’Accademia Inter ci vanno i ragazzi di Beretta.