Stagione: 2022

INTER – MILAN (Finale Bracco Cup – 41 Carletto Annovazzi)

L’Inter vince il Torneo Annovazzi grazie all’1-0 contro il Milan. I nerazzurri si impongono in campo nel primo tempo grazie alla coppia difensiva Bovio-Peletti e all’intesa tra Sorino e Grisoni lungo la fascia sinistra. I rossoneri partono bene nella ripresa, andando vicini al gol con Tartaglia e Pinessi, ma l’Inter non molla il colpo e si riporta in attacco con Sorino: al 19′ il terzino mette un pallone in mezzo per Curcio che riesce a deviare in rete, siglando il vantaggio che porta i nerazzurri a vincere la finale.

Primo tempo. I ritmi della gara sono subito alti e l’Inter prende presto il controllo della metà campo avversaria. Al 6′, Curcio ha palla in area spalle alla porta, si gira per calciare ma non riesce ad angolare il tiro. Pochi minuti dopo il Milan prova a rispondere con Valenta, che si libera lungo la fascia e mette un traversone in area che finisce sui piedi di Lupo, ma il numero 7 rossonero non riesce a controllare e regala il pallone a Mortarino. Nei minuti che seguono si gioca ad alta intensità a centrocampo, ma il Milan fatica a uscire in favore dei nerazzurri più precisi nel possesso e nella ricerca della profondità. Al 14′ Grisoni si libera dei marcatori e arriva a bordo area, facendo partire un tiro che però finisce dritto fra le mani di Catalano; stessa sorte per il tiro di La Torre cinque minuti dopo. Al 20′ ci prova anche Carrara, ma la conclusione è di poco alta, così come quella di La Torre tre minuti dopo su un calcio di punizione diretto in porta. Nei minuti finali, Sorino ha spazio per straripare lungo la fascia ed entrare in area, qui serve La Torre arretrato che calcia di prima ma il pallone, ancora una volta, sorvola la traversa.

Secondo tempo. Nella ripresa Merlo punta su Tartaglia e Pinessi per cercare nuove soluzioni in fase offensiva, e dopo qualche minuto di assestamento i rossoneri mostrano di essere ancora in partita. Al 5′ Lupo prova a deviare in porta una palla tesa messa in area da Valenta, che tuttavia non centra lo specchio; cinque minuti dopo ci prova Tartaglia da fuori su passaggio di Comotto: il tiro è promettente ma Mortarino in volo riesce a deviare in calcio d’angolo. Passa appena un minuto e il Milan va nuovamente vicino al gol: Valenta si alza il pallone e fa partire un traversone per la testa di Pinessi, ma la sua stoccata non trova la porta. Dopo i primi minuti a tinte rossonere, l’Inter riesce a far riemergere la propria rapidità in fase offensiva proprio quando ce n’è più bisogno: al 19′, Sorino si rende protagonista di un’ennesima discesa sulla fascia prima di far partire un cross che, davanti alla porta, trova la deviazione vincente di Curcio che sblocca il punteggio. Il Milan perde subito l’ispirazione mostrata all’inizio, a favore dell’Inter che non si sbilancia e chiude gli spazi alle ripartenze avversarie, mantenendo il vantaggio fino al triplice fischio.

 

La titolare del Milan

 

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MILAN – ATALANTA (Finale Bracco Cup – Woman’s Football)

Grazie alla vittoria in rimonta sull’Atalanta, in una bellissima finale, il Milan Under 15 di Ilenia Prati si aggiudica la Women’s Bracco Cup Carletto Annovazzi 2022. All’immediato vantaggio bergamasco le rossonere rispondono con ordine e qualità, ribaltando il risultato già nel primo tempo, e perfezionandolo in una ripresa giocata in controllo sulle avversarie di Gennaro De Maria, giunte all’ultimo atto dopo aver eliminato l’Inter.

La tattica. Sistema di gioco classico per il Milan con Pomati e Carulli davanti a Piombo; linea di centrocampo con Montaperto, Tomaselli, Peres e Bonanomi; tandem delle meraviglie in attacco Stendardi-Lupatini. La Dea prova a sopperire all’assenza del capitano Elena Vitale con la convocazione di Alice Bertola (stabilmente aggregata alle Allieve), e si schiera con un modulo speculare: Pellegrino in porta, Corbetta-Ghisleni difensori puri con Campana e proprio Bertola a svolgere un lavoro a tutta fascia; il cuore del campo è affidato a Chiappa e Osypchuk, Testa e Amura in attacco.

La cronaca. L’avvio dell’Atalanta è fulminante: ci prova per prima Penny Amura, poi al 4′ una punizione dalla distanza di Ghisleni non è trattenuta da Piombo, sulla sfera si avventa Testa che mette dentro il vantaggio nerazzurro. Il Milan incassa il primo gol del suo torneo, ma non si scompone, e un minuto più tardi centra una traversa con la punizione di Montaperto. Il gol del pareggio arriva poco più tardi: assistenza di Tomaselli a smarcare Stendardi e destro vincente della numero 9 che vale l’1-1. Rimonta completata al minuto 13, con il gol che arriva da un’esterna all’altra. Cross dalla sinistra di Montaperto e colpo di testa vincente di Elisa Bonanomi: Pellegrino tocca ma non riesce a sventare. Testa è costretta a lasciare il campo per infortunio nell’Atalanta, e si arriva così al secondo tempo in cui le due squadre danno spazio alle sostituzioni. La partita è in gestione al Milan, l’Atalanta tiene botta sul piano difensivo ma fatica a costruire pericoli in attacco. Il gol della sicurezza rossonera arriva al 13′: Stendardi dà a Palopoli, controllo eccezionale della numero 2, che aveva preso il posto di Lupatini, e scarico in rete per un 3-1 che non ammetterà più repliche. Nell’ultima parte di gara il Milan gioca un calcio stellare: azioni rapide, triangolazioni, fraseggio ubriacante. L’ultimo brivido, un attimo prima del triplice fischio di Matteo Bertoletti, è una punizione ancora di Palopoli che si stampa sull’incrocio dei pali.

Il commento. Dopo la festa e le premiazioni, il tecnico del Milan Ilenia Prati si esprime così: «Questo è un gruppo giovane, non abbiamo ancora quella mentalità e quella cattiveria per affrontare e gestire queste finali ma Le ragazze si meritano questa vittoria, frutto di un lavoro che stiamo portando avanti da agosto, e che è arrivata mettendo in campo i nostri principi di gioco, basati soprattutto sul non buttare mai via la palla. La tensione si è fatta sentire una volta andate in svantaggio, ma poi ci siamo sciolte, riuscendo a portare a casa una partita molto difficile».

 

L’Atalanta al gran completo
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Atalanta – Inter (Semifinale Woman’s Football)

Come nei quarti, l’Atalanta di De Maria si qualifica ai calci di rigore con il tiro decisivo del suo capitano, Elena Vitale. Ma se contro il Monza la «Dea» era arrivata ai tiri dal dischetto dopo una partita giocata all’attacco, questa volta le nerazzurre coronano una prova rocciosa, titanica, resistendo fino all’ultimo alla grande forza delle nerazzurre, che pagano un’eliminazione davvero dolorosa.

Primo tempo. Zago manda in campo Martinelli tra i pali, difesa composta da Consolini, Beduschi e Giada Cavallaro; chiavi del centrocampo a Verrini e Caltanisetta, attacco che vede, da destra a sinistra, Agosta, Vallarin e capitan Santoro. L’Atalanta risponde con Pellegrino tra i pali, Parimbelli-Corbetta in difesa col supporto di Ghisleni sulla destra e Vitale a sinistra, entrambe chiamate a un lavoro a tutta fascia: mediana schierata con Chiappa e Osypchuk, mentre davanti Amura agisce subito dietro a Testa. I primi dieci minuti sono di assestamento, ma un centimetro alla volta l’Inter alza lentamente il suo baricentro. Il primo squillo è un gran tiro di Verrini, al 10′, ma la risposta di Pellegrino è altrettanto notevole. Ripartenza velocissima di Santoro (minuto 17), tiro violento ancora ben parato, poi conclusione alta di Aurora Caltanisetta. La risposta atalantina, al 20′, è un destro di Testa che sfila non lontano dal palo.

Secondo tempo. Nel secondo tempo l’Atalanta si dispone con un sistema di gioco più accorto: quattro difensori schierati, due centrocampisti e Vitale seconda punta vicino a Brugali, ma con margine di manovra a tutto campo. Sarà la scelta giusta, perché per quanto l’Inter presidi con intensità la metà campo avversaria, i pericoli grossi per Belloli, in porta nella ripresa, sono quasi sempre disinnescati al momento giusto. Santoro prova a trascinare le compagne ma la prova difensiva dell’Atalanta è superlativa, con lo 0-0 che perdura così fino al fischio finale dei tempi regolamentari. La squadra di De Maria arriva quindi ai rigori con il morale più alto delle avversarie, e con il piccolo vantaggio di aver già vissuto la tensione dell’esperienza la settimana prima contro il Monza. Dagli undici metri segnano subito Santoro e Parimbelli, col primo errore di Giada Cavallaro che si vede parare il tiro da Belloli. Non sbaglia Brugali, alto invece è il rigore di Brenda Cotugno. Segnano poi Ghisleni e Giudici, ma come contro la biancorosse il pallone più pesante è sui piedi del capitano Elena Vitale. Rincorsa, tiro e gol che vale la qualificazione alla finalissima contro il Milan.

 

L’Inter al gran completo

 

                         ATALANTA FEM                      

                      INTER FEM

Bianca Colore Maglia Nerazzurra
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
PELLEGRINO SUSANNA 2007 1 2007 MARTINELLI MATILDE
CORBETTA AURORA 2007 2 2007 CONSOLINI LIDIA
PARIMBELLI SARA 2007 3 2007 CAVALLARO GIADA
GHISLENI ANGELICA 2007 4 2008 VERRINI SOFIA
CHIAPPA GRETA 2007 5 2007 SANTORO BENEDETTA (C)
OSYPCHUK ALESSIA (VC) 2007 6 2007 BEDUSCHI GIORGIA
AMURA PENELOPE 2007 7 2007 AGOSTA GRETA
VITALE ELENA (C) 2007 8 2007 CALTANISETTA AURORA
TESTA SARA 2007 9 2007 VALLARIN MIREA
BRUGALI MARA 2007 10 2008 GIUDICI RACHELE
CAPIRANA GIADA 2007 11 2007 IRACI BEATRICE (VC)
BELLOLI SOFIA 2007 12 2007 BRAMBILLA CHIARA
CORTINOVIS LAURA 2008 13 2007 COTUGNO BRENDA
14 2007 CAVALLARO ANNA
Tecnico DE MARIA GENNARO Tecnico ZAGO MATTEO
vs

Milan – Atalanta (Semifinale – 41 Annovazzi)

Semifinale rocambolesca e giocata tutta d’un fiato quella tra Milan e Atalanta. Il punteggio rispecchia quanto visto in campo: i rossoneri, meglio nella prima parte di gara, arrivano a condurre con le reti di Valenta e Pinessi; nel finale la Dea si accende e rimonta con una doppietta di Inacio. A deciderla sono i calci di rigore, nei quali il Milan ha la meglio e si qualifica per la finale di giovedì prossimo (31 marzo) dove affronterà i cugini dell’Inter.

Primo tempo. La partita si accende subito e le due squadre partono alla ricerca del vantaggio. Al 4′ Arnaboldi prova di testa su calcio d’angolo ma non centra lo specchio, pochi minuti dopo i tiri da fuori di Inacio hanno la stessa sorte. La gara si inizia a giocare a centrocampo, con ritmi alti ma poche occasioni da gol. Al 12′ una punizione di Comotto trova Valenta sul secondo palo, con il suo tiro al volo termina alto. Ma il gol per il numero 7 rossonero arriva tre minuti dopo, quando in area riesce a beffarsi del difensore e spostarsi il pallone sul sinistro, col quale fa partire un tiro a giro che si insacca sul secondo palo. Poco dopo Comotto, servito da Arnaboldi, prova una giocata uguale, ma il suo tiro è meno angolato e Lazzaroni riesce a fare suo il pallone. Al 22′, dopo una mischia a bordo area, il pallone arriva ad Arnaboldi che ci prova da fuori, il tiro è potente ma non centra la porta. Nel finale ci prova anche l’Atalanta con Regonesi e Steffanoni, ma le loro conclusioni terminano alte.

Secondo tempo. Nella ripresa si assiste subito agli stessi ritmi del primo tempo, e al 17′ il Milan riesce a raddoppiare: Valenta si libera dei difensori sulla fascia e serve Pinessi in area, che scaraventa di prima il pallone in rete. I nerazzurri iniziano però a rendersi più imprevedibili e pericolosi in fase offensiva, e al 21′ accorciano le distanze: Damiano si libera con un numero della difesa e calcia, il suo tiro viene deviato da Leto e Vecchio non riesce ad avventarsi sulla ribattuta, ottenendo solo un calcio d’angolo. Battuto il calcio piazzato, dopo un malinteso della difesa milanista, il pallone arriva a Inacio che calcia in diagonale e trova il gol. Il Milan è ora in affanno e fatica a uscire dalla propria metà campo, in favore di un’Atalanta che ha preso sempre più confidenza. I bergamaschi riescono ad agguantare il pareggio nel finale, con Inacio che con un numero si libera della difesa a bordo area e prova da fuori, trovando il gol che fa proseguire la gara ai calci di rigore. Per la Dea, i primi due tiri dal dischetto non vanno a segno, in favore del Milan che non ne sbaglia nessuno e vince col rigore decisivo di Pinessi. I rossoneri si preparano ora alla finale, dove è previsto il derby con l’Inter dopo il bis dei nerazzurri ai danni del Genoa.

 

La titolare dell’Atalanta

 

                     MILAN                  ATALANTA
Rossonera Colore Maglia Neroazzurra
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
CATALANO ALESSIO 2008 1 2008 LAZZARONI ANDREA
FERRARA FRANCESCO 2008 2 2008 PERCASSI GIOVANNI
NOLLI LUCA 2008 3 2008 BOLIS TOMMASO
LO MONACO KEVIN 2008 4 2008 RINALDI ALESSANDRO (C)
LA MANTIA SIMON (VC) 2008 5 2008 COJOCARIU RAUL (VC)
CULLOTTA ANDREA 2008 6 2008 REGONESI NICOLO’
VALENTE TOMMASO 2008 7 2008 COLOMBO MATTEO
ARNABOLDI PIETRO (C) 2008 8 2008 STEFFANONI FEDERICO
ANGHILERI GIULIO 2008 9 2008 MEZZOTERO LORENZO
COMORRO CHRISTIAN 2008 10 2008 INACIO SAMUELE
VRENNA MICHELE 2008 11 2008 RINALDIMICHELE
LONGONI ALESSANDRO 2008 12 2008 LETO MANUEL
BIFFI LEONARDO 2008 13 2008 NOVA RICCARDO
BASSO RICCI MATTIA 2008 14 2008 BRAIDA ANDREA
MINGIRULLI GIOVANNI 2008 15 2008 ISOA ISAAC
TARTAGLIA EDOARDO 2008 16 2008 PEREGO RICCARDO
PIAZZOTTA FILIPPO 2008 17 2008 NICOLI ANDREA
BORSANI EMANUELE 2008 18 2008 VECCHIO GIACOMO
PINESSI RICCARDO 2008 19 2008 MAPELLI DIEGO
LUPO SIMONE 2008 20 2008 DAMIANO VINCENZO
Tecnico MERLO MARCO   Tecnico PREVITALI ROBERTO
vs

Milan – Cremonese (Semifinale Woman’s Football)

È il Milan di Ilenia Prati la prima squadra a qualificarsi per la finalissima della Women’s Bracco Cup Annovazzi, in programma il prossimo giovedì 31 marzo alle 19:00. Le rossonere, autrici di una prestazione assolutamente tambureggiante, hanno la meglio su una Cremonese che non si è mai arresa, ma che non è riuscita a far breccia nella dorata armatura milanista nemmeno con il talento cristallino delle sue interpreti migliori.

Primo tempo. Milan in campo al fischio d’inizio con Piombo in porta, difesa a due composta da Pomati e Carulli; a centrocampo Abbatangelo e Montaperto sugli esterni, Tomaselli e Peres nel mezzo dietro alla coppia d’attacco Lupatini-Stendardi. Buttarelli risponde con Carrone tra i pali, linea arretrata con Fornaroli, Federici ed Elisa Morelli. A Ghio e Manenti le chiavi del centrocampo, sugli esterni Claudia e Giorgia Morelli a supporto della punta e capitano Alice Dancelli. Il Milan non lascia scampo da subito e passa in vantaggio dopo un minuto: cross sul secondo palo di Montaperto e colpo di testa vincente di Beatrice Lupatini, che incrocia alla perfezione. La pressione rossonera è asfissiante, ma intorno al decimo minuto la Cremonese ha un guizzo. Break a centrocampo, controllo fantastico di Dancelli e destro che si spegne non lontano dalla base del palo. Dopo l’assist, Angelica Montaperto si mette in proprio e impegna Carrone con una bordata che il portiere neutralizza in bello stile. Il 2-0 è maturo, e arriva poco più tardi con una travolgente triangolazione in velocità che libera ancora Lupatini alla micidiale e vincente conclusione.

Secondo tempo. Nella ripresa cambiano le interpreti ma non il motivo della partita. Stendardi scalfisce il palo al 9′, col 3-0 che si materializza in un micidiale sinistro dalla distanza di Montaperto. La Cremonese tiene botta ma il Milan fa girare palla alla ricerca dello spazio giusto, come quello che porta Di Falco al taglio vincente con diagonale imprendibile che vale il 4-0. L’ultimo gol, quello del 5-0 all’ultimo minuto, è forse il più bello della serata. Magia di Gaia Tomaselli a cercare Annais Stendardi e tocco all’incrocio dei pali della numero 9, che corona nel migliore dei modi una prestazione piena di qualità e generosità. Missione compiuta dunque per le rossonere, che nell’ultimo atto se la vedranno contro un’Atalanta capace di portare a casa ai rigori l’altra semifinale, dopo una una grandissima prestazione difensiva contro l’Inter. Onore anche alle grigiorosse, comunque nel «gotha» del calcio femminile lombardo, che pur pagando un gap tecnico-fisico dalle avversarie hanno dimostrato di avere qualità e potenziale estremamente promettenti per il futuro.

 

La Cremonese al gran completo

 

                          MILAN FEM     CREMONESE FEM
Bianca Colore Maglia Grigiorossa
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
PIOMBO AURORA 2007 1 2008 CARRONE ALESSANDRA
ABBATANGELO SOFIA 2007 2 2007 FORNAROLI IRIS
BONANOMI ELISA 2007 3 2008 MORELLI ELISA
POMATI SOFIA 2008 4 2008 GHIO VALERIA
ROVATI ELISA 2007 5 2008 FEDERICI ANITA (VC)
CARULLI LUCIA (C) 2007 6 2007 MANENTI ALICE
RABBOLINI GINEVRA 2008 7 2008 MORELLI CLAUDIA
TOMASELLI GAIA 2008 8 2008 MORELLI GIORGIA
STENDARDI ANNAIS 2008 9 2007 ZOTAS SERENA
PERES GIADA (VC) 2008 10 2008 DANCELLI ALICE (C)
LUPATINI BEATRICE 2007 11 2007 DABIA GRACE AIMEE
RAI GIULIA 2008 12
MONTAPERTO ANGELICA 2008 13 2008 ALBERTI MARTA
DI FALCO IRIS 2008 14 2008 SOLDI CAMILLA
15 2007 ZANIBONI ALICE
Tecnico PRATI ILENIA Tecnico BUTTARELLI ROBERTO
vs

Inter – Genoa (Semifinale 41 Annovazzi)

La sfida tra Inter e Genoa valida per la semifinale del Torneo Annovazzi-Bracco Cup termina 2-0 in favore dei nerazzurri. La gara si è giocata ad alta intensità da una parte all’altra dal campo, ma ad avere la meglio è l’attacco letale dei milanesi. In gol per la squadra di Pedrinelli prima La Torre su punizione nei primi minuti e poi Grisoni nella ripresa.

Primo tempo. La partita si caratterizza subito per velocità e fisicità, ma è l’Inter la squadra che riesce subito a imporsi in attacco. Al 7′, su punizione defilata, La Torre fa partire un tiro-cross che nessuno in area riesce a deviare e il pallone entra in rete non lasciando scampo a Carnovale. I minuti seguenti vedono tanta intensità ma poche occasioni da rete, dove al buon controllo palla dei nerazzurri rispondono i genoani, pericolosi in contropiede con Bellone. È proprio il numero 9 rossoblù che, dopo una ripartenza, serve Zenati in area, ma la sua conclusione viene smorzata dalla difesa e termina fra le braccia di Mortarino. Al 25′ Curcio cerca il raddoppio da bordo area con una conclusione al volo, che termina però a lato e mantiene il risultato sull’1-0 fino alla fine del primo tempo.

Secondo tempo. Il Genoa attacca subito la profondità in cerca del pareggio, ma passano solo 2 minuti dalla ripresa che Carrara trova spazio per calciare da fuori, il pallone viene però deviato e non crea problemi a Carnovale. La gara si gioca prevalentemente nella metà campo del Genoa, coi nerazzurri che vanno vicini al gol con Peletti e Carrara – le cui conclusioni finiscono a lato – prima di trovare il raddoppio. È il 13′, lungo la fascia sinistra Carrara serve La Torre che mette il pallone rasoterra in area, su questo ci si avventa Grisoni che sorprende i difensori e il portiere calciando in rete di prima intenzione. Il Genoa fatica a uscire, e quando lo fa è poi costretto a ripiegare sulle rapide ripartenze nerazzurre. I rossoblù vanno vicini al gol in due occasioni: la prima al 18′ con Concarini, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo prova al volo ma non centra lo specchio; la seconda al 23′, col traversone di Giangreco che trova il colpo di testa in terzo tempo di Bellone, costretto però a vedere il pallone spegnersi a lato. Nei minuti finali è solo Inter: al 25′ Grisoni approfitta di un uscita fuori area del portiere per provare da lontanissimo, ma non riesce a trovare la porta; quattro minuti dopo, su un’ennesima ripartenza nerazzurra, Viganò ha spazio per involarsi in area, dove fa partire un tiro incrociato che costringe Carnovale ad allungarsi per fare suo il pallone. Dopo qualche ultimo arrembaggio nerazzurro, al triplice fischio il punteggio è di 2-0, e l’Inter si qualifica per la finale che li vedrà affrontare il Milan, vincente contro l’Atalanta nell’altra semifinale.

 

La titolare del Genoa

 

                            INTER                         GENOA
Neroazzurra Colore Maglia Bianca
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
MORTARINO LEONARDO 2008 1 2008 CARNOVALE ALESSANDRO
PASSOLUNGHI PAUL 2008 2 2008 GIUSTO GABRIELE
SORINO DAVIDE 2008 3 2008 TOSCANO FILIPPO
PELETTI LAMBERTO 2008 4 2008 FAZIO LORENZO JEREMIE
BOVIO LEONARDO 2008 5 2008 AHANOR HONEST (C)
LISSI THOMAS (VC) 2008 6 2008 MASSA SIMONE
MONDUZIO NICOLO’ 2008 7 2008 FERRARO MARCO
LATORRE PIETRO (C9 2008 8 2008 GIANGRECO NICCOLO’
CURCIO DANIEL 2008 9 2008 BELLONE FRANCESCO (VC)
CARRARA CRISTIAN 2008 10 2008 TRAVERSA PIETRO
GRISONI FASANA MARCO 2008 11 2008 ZENATI HOUSSINE HAKIM
PETRONE MICHELE 2008 12 2008 BACCELLI PIETRO
D’ELIA ALESSANDRO 2008 13 2008 CALLEA ANDREA
BERGOMI EDOARDO 2008 14 2008 PIAZZA DANILO
MAZZA STEFANO 2008 15 2008 MASSA DANIELE
LEONI LUCA 2008 16 2008 BRIGHENTI MARCO
VIGANO’ FILIPPO 2008 17 2008 CROCE MATTEO
    18 2008 TAPPA RICCARDO
    19 2008 ANNALORO EMANUELE
    20 2008 CONCARINI NICOLO’
Tecnico PEDRINELLI LUCA   Tecnico CIPANI LEONE
vs

Sarnico – Inter

La seconda semifinale della Bracco Women’s Football Cup promuove l’Inter di Matteo Zago sulle “cugine” del Sarnico, considerata l’appartenenza della società bergamasca alla rete di centri di formazione ufficiali nerazzurri. Un verdetto di campo netto, che tuttavia ha visto le ragazze di Mauro Predari riprendersi alla grande dopo un avvio di gara davvero da incubo, contenendo, con buonissimi risultati, le fortissime avversarie per tutto il resto della partita.

Cronaca. L’Inter propone inizialmente Martinelli in porta, con Verrini, Beduschi e Giada Cavallaro davanti a lei; mediana a due composta da Cotugno e Giudici, attacco formato dalla centravanti Iraci supportata da capitan Santoro e la scheggia Agosta sulle fasce. Il Sarnico replica con lo stesso sistema di gioco: in porta Rizzi, difesa a tre con Monceri, capitan Battistini e Chiari; centrocampo composto da Cirillo e Gherdevic; riferimento offensivo Baloumi con Celestini e Avigo sugli esterni. Il vantaggio dell’Inter è forse il gol più veloce della storia dell’Annovazzi. Calcio d’inizio, pallone in profondità sul taglio da sinistra di Santoro che batte il portiere dopo una manciata di secondi. Il raddoppio tarda solo di un paio di minuti. Altra azione travolgente del capitano di Zago e appoggio per l’accorrente Brenda Cotugno che fa 2-0, mandando già di fatto la sfida in archivio. Potrebbe essere il preludio a una goleada, ma qui comincia anche la partita del Sarnico, arrivato in via Cazzaniga conscio del coefficiente di difficoltà estremo della sfida, ma deciso a impegnare l’avversario al massimo delle sue possibilità. La difesa è, come in tutta la stagione, il punto forte della squadra di Predari: sorretto da un’eccezionale Emma Battistini, il Sarnico serra i ranghi prendendo maggiormente le misure alle ragazze di Zago, riuscendo a limitarne in qualche modo lo straripante potenziale. L’Inter attacca per tutta la partita mostrando tecnica e atletismo clamorosi, alimentando l’azione anche con le propulsive esterne basse Verrini e Giada Cavallaro, mentre dietro Giorgia Beduschi chiude ogni varco con grande leadership. I pericoli veri, tuttavia, si limiteranno a un bel tiro di Giudici, a un’altra chance per Santoro nel primo tempo, e a una botta a colpo di sicuro di Anna Cavallaro bloccata da un grande intervento di Buila nella ripresa. In mezzo tante sportellate e un grande orgoglio delle bergamasche, che al di là del blackout iniziale chiudono l’incontro con una sconfitta assolutamente onorevole. Sponda Inter, le ragazze non si sono sicuramente risparmiate in una partita caratterizzata dall’ottima gestione, ma è lecito credere che dinnanzi a un risultato più in bilico (partita in cassaforte dopo tre minuti e Sarnico di fatto mai davvero pericoloso), le nerazzurre avrebbero probabilmente schiacciato ancora di più sul pedale del gas. Completato così il quadro delle semifinali in programma il prossimo mercoledì 23 marzo: da una parte Milan-Cremonese, dall’altra Atalanta-Inter.

 

Il Sarnico al gran completo

 

                           SARNICO                       INTER
Verde Colore Maglia Nerazzurra
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
RIZZI MARTINA 2008 1 2007 MARTINELLI MATILDE
CHIARI GIORGIA (VC) 2008 2 2008 VERRINI SOFIA
RINALDI SERENA 2008 3 2007 CAVALLARO GIADA
BATTISTINI EMMA (C) 2008 4 2007 COTUGNO BRENDA
GHERDEVIC GIORGIA 2008 5 2007 SANTORO BENEDETTA (C)
NORIS ALESSIA 2008 6 2007 BEDUSCHI GIORGIA
MONCERI MICHELA 2008 7 2007 AGOSTA GRTA
BELLUSCHI CLAUDIA 2008 8 2008 GIUICI RACHELE
AVIGO AURORA 2008 9 2007 IRACI BEATRICE (VC)
CIRILLO FRANCESCA 2008 10 2007 BRAMBILLA SILVIA
CELESTINI ANGELICA 2007 11 2007 VALLARIN MIREA
BUILA CARLOTTA 2007 12 2007 BRAMBILLA CHIARA
BALOUMI MERIEM 2007 13 2007 CAVALLARO ANNA
NESI 2008 14 2007 CALTANISETTA AURORA
VANESSA 2007 15 2007 CONSOLINI LIDIA
CORONA SELEN ZELINDA 2007 16
ZUCCHINI GIULIA 2007 17
Tecnico PREDARI MAURO Tecnico ZAGO MATTEO
vs

Monza – Inter

Termina 0-2 la sfida tra Monza e Inter. Le due compagini di alto livello si sono affrontate in una gara caratterizzata da ritmi altissimi, coi nerazzurri che hanno imposto il loro gioco offensivo per buona parte dei 60 minuti. Dopo un primo tempo a reti inviolate, i milanesi trovano il vantaggio con un tiro di Lissi da distanza ravvicinata, e mettono il punteggio in cassaforte nel finale con un colpo di testa di Mazza.

Primo tempo. La gara si distingue per intensità e alti ritmi fin dai primi minuti. Si gioca da una parte all’altra del campo, ma è l’Inter che riesce a riversarsi nella metà campo avversaria con più facilità, grazie all’ottimo palleggio e visione di gioco. Al 7′ La Torre ha spazio per calciare da fuori, ma il suo tiro sfiora l’incrocio e si spegne alto. Un minuto dopo, Vukaj si libera della difesa palla al piede e fa partire un tiro da fuori area, che finisce però di poco a lato. I nerazzurri continuano a imporre la loro velocità, riuscendo ad arrivare in area avversaria con pochi tocchi e con la velocità di Grisoni e Sorino, e la difesa biancorossa copre in affanno. Al 22′ Curcio si libera sulla trequarti e cerca la porta, il suo tiro non centra però lo specchio. Nel finale, Sorino in velocità supera la difesa e mette una palla in mezzo per Vukaj a bordo area, che fa partire un tiro potente ma che non sorprende Ballabio. Finisce a reti inviolate un primo tempo che, al netto di qualche ripartenza monzese, ha visto i nerazzurri imporre il loro gioco ad alta intensità e precisione tecnica.

Secondo tempo. Passano soli 5 minuti che l’Inter si riversa sulla trequarti avversaria. Sugli sviluppi di un’azione offensiva Sorino calcia al volo da fuori, ma il tiro è alto. Dopo pochi minuti è ancora il 3 nerazzurro a provarci, il suo tiro trova la risposta di Ballabio e la ribattuta termina ancora alta. Al 15′ La Torre ci prova su punizione, calciando un pallone che termina a lato sul primo palo. Un minuto dopo il subentrato Carrara perfora la difesa avversaria in velocità e fa partire un tiro che si infrange sul lato della rete. È solo al 19′ che l’Inter trova il tanto cercato gol del vantaggio: un calcio d’angolo di Carrara trova sul lato opposto Lissi, il suo tiro viene respinto dalla difesa sulla linea, ma il numero 8 nerazzurro si avventa sul pallone ribattuto e calcia questa volta in rete. Nei minuti finali, sugli sviluppi di un calcio piazzato il pallone parabola nella zona di Mazza – subentrato da pochi minuti – che impatta di testa insacca la rete del 2-0 con cui si chiude la gara.

 

La titolare del Monza

 

                              MONZA                          INTER
Rossa Colore Maglia Neroazzurra
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
BALLABIO ALEXSANDER 2008 1 2008 PETRONE MICHELE
VERGANI MATTIA 2008 2 2008 PASSALUGHI PAUL
POLINIOLI MATTEO 2008 3 2008 SORINO DAVIDE
CHINGOLI LORENZO 2008 4 2008 PELETTI LAMBERTO
CRISTIANO DAVIDE 2008 5 2008 BOVIO LEONARDO
BALLABIO NICOLO’ (C) 2008 6 2008 LA TORRE PIETRO (C)
TREFILETTI DANILO 2008 7 2008 MORANDUZZO NICOLO’
RACCOSTA JACOPO 2008 8 2008 LISSI THOMAS M(VC)
COSI LEONARDO 2008 9 2008 CURCIO DANIEL
CASSINA TOMMASO 2008 10 2008 VUKAJ ALEN
FOGLIARO CHRISTIAN 2008 11 2008 GRISONI FASANA MARCO
GABELLONE MATTEO 2008 12 2008 MORTARINO LEONARDO
BANGURA ABDUL 2008 13 2008 PAVAN FEDERICO
DORASCENZI RICCARDO 2008 14 2008 LEONI LCA
FALCONE ANDREA 2008 15 2008 CARRARA CRISTIAN
VOLPE RAFFAELE 2008 16 2008 MAZZA TEFANO
IZZOLINO ANDREA 2008 17    
MARCHIORO LORENZO 2008 18    
PREMOLI TOMMASO 2008 19    
TANTARDINI TOMMASO 2008 20    
Tecnico MORIN LUCA   Tecnico PEDRINELLI LUCA
vs

Monza – Atalanta

È l’Atalanta di Gennaro De Maria la prima squadra a guadagnarsi l’accesso alle semifinali, battendo ai calci di rigore il Monza dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 2-2. Davvero sudata la vittoria della «Dea» costretta a rincorrere per due volte un Monza a tratti epico, arrivato davvero a un passo dall’impresa dopo una prestazione difensivamente accorta, ma capace anche di far male in zona gol.

Cronaca. Moduli speculari nell’interpretazione delle nove unità a disposizione. 3-2-3 il sistema per entrambi con l’Atalanta che propone Pellegrino in porta, Ghisleni, Parimbelli e Corbetta in difesa; Chiappa e Osypchuk sono le due centrocampiste, davanti Mara Brugali è supportata sulle fasce da Amura e capitan Vitale. Pellegrini risponde con Pirola tra pali, davanti a lei Vergani, Spigariol e Battocchio; mediana composta da Brambilla e D’Antonio, attacco con Viganò e Corno larghe dietro ad Alice Baldo. Al primo minuto è già vantaggio biancorosso: break a centrocampo di Brambilla che avanza palla al piede e scarica un destro vincente nell’angolino. L’Atalanta attacca quindi a testa basta mostrando intensità e grande agonismo, ispirata soprattutto dal suo capitano, ma il Monza tiene il campo con grande applicazione respingendo quasi ogni assalto. Fantastica, in particolare, la prestazione di Spigariol in marcatura su Brugali, che riesce a limitarne pericolosità e funzione tattica. Le chance più nette per l’Atalanta sono un colpo di testa di Ghisleni schiacciato a terra un pizzico di troppo, e soprattutto un pallone che carambola sul palo dopo una deviazione di Spigariol, neutralizzato prontamente da Pirola. Nella ripresa il Monza cambia tutte le effettive mentre le nerazzurre operano le uniche tre sostituzioni a disposizione, ma il canovaccio della sfida non cambia. Tanta pressione ma pochi pericoli veri e propri creati dalla squadra di De Maria. Tutto questo fino al 12′, quando Ghisleni impatta di piatto al volo su uno spiovente da sinistra: la conclusione è a metà tra un tiro e un cross, il portiere è due passi di troppo avanti e il pallone si insacca all’incrocio. La grande esultanza dell’Atalanta racconta di quanto agognato sia stato il gol del pari. Il Monza ha in questo frangente il merito di non scomporsi, e ripassa avanti alla prima occasione con un perfetto calcio di punizione di Mikaela Marino. Le biancorosse accarezzano ora l’impresa, ma l’Atalanta pareggia a cinque dalla fine con un calcio di rigore (molto contestato dalla panchina monzese) per contatto su Vitale. Dal dischetto la stessa numero 8 è implacabile e fa centro. Si va così ai rigori, dove fatali al Monza saranno gli errori di Marino, Alaimo e Allevi; perfette invece Parimbelli, Chiappa e ancora Vitale, che corona una prestazione trascinante portando le compagne alla semifinale contro l’Inter. Amarezza ma anche tanto orgoglio in casa Monza, considerata una prestazione che ha messo in serie difficoltà il quotatissimo avversario.

 

Il Monza al gran completo

 

                          MONZA                      ATALANTA
Rossa Colore Maglia Neroazzurra
GIOCATRICI ANNO   ANNO GIOCATRICI
PIROLA BEATRICE 2007 1 2007 PELLEGRINO SUSANNA
BATTOCCHIO NICOLE 2007 2 2007 CORBETTA AURORA
VERGANI MICHELA 2007 3 2007 PARIMBELLI SARA
SPIGARIOL AZZURRA 2008 4 2007 GHISLENI ANGELICA
BRAMBILLA NICOLE 2008 5 2007 CHIAPPA GRETA
DANTONIO GIORGIA 2007 6 2007 OSYPCHUK ALESSIA (VC)
VIGANO’ LORENA 2007 7 2007 AMUPA PENELOPE
CORNO LINDA 2007 8 2007 VITALE ELENA (C)
BALDO ALICE 2007 9 2007 BRUGALI MARA
ZAYED SARA 2007 10 2007 CAMPANA GIADA
MICHELI ERIKA 2007 11 2007 TESTA SARA
COPPINI BIANCA 2007 12 2007 BELLOLI SOFIA
BRIOSCHI LUCIA 2007 13 2007
MARINO MIKAELA 2008 14 2007
ALAIMO MARTINA 2007 15
PASQUINI MARTINA 2008 16
ACTI LEMING SILVIA 2008 17
ALLEVI ELENA 2007 18
Tecnico PELLEGRINI PAOLO Tecnico DE MARIA GENNARO
vs

Vis Nova – Genoa

Finisce 0-3 la gara tra Vis Nova e Genoa valida per i quarti di finale del Torneo Annovazzi-Bracco Cup. I neroverdi, protagonisti di un’ottima prima parte del torneo, non si lasciano intimorire dall’avversario prestigioso e partono subito all’attacco, rendendosi protagonisti di una prestazione di intensità e qualità tecnica per tutto il primo tempo, senza però trovare il gol. Nella ripresa il Genoa mostra una maggiore spinta in fase offensiva, passando prima in vantaggio grazie a un autogol, raddoppiando poi con una deviazione su calcio piazzato del subentrato Bellone e chiudendo la gara con un’altra rete di bomber Bellone su calcio di rigore.

Primo tempo. I pronostici non favoriscono la Vis Nova nell’incontro col Genoa, ma questo non impedisce ai neroverdi di cercare subito la profondità, riuscendo ad avanzare sulle fasce soprattutto con la velocità esplosiva di Tommaso Riva. Sebbene i genoani provino a sfondare in contropiede, ad aspettarli c’è una difesa ben piazzata, e le prime occasioni arrivano proprio per i neroverdi: al 7′ Mario Riva viene lanciato sulla fascia, dove ha spazio per puntare la porta avversaria. Entrato in area, fa partire un tiro in diagonale che costeggia la porta e si spegne sul fondo. All’11’ è l’altro Riva, il numero 7, a entrare in area dalla fascia opposta, facendo partire un tiro sul primo palo la cui forza costringe Carnovale a parare in due tempi. Seguono minuti in cui si gioca da una parte all’altra del campo, ma il buon fraseggio delle due squadre a centrocampo non riesce a rendere gli attacchi incisivi. Al netto di qualche brivido in entrambe le aree di rigore, le azioni da gol nel finale sono poche: al 25′, sugli sviluppi di un contropiede dei liguri, Castelli ha spazio per calciare da fuori, ma il suo tiro a giro si spegne alto; al 28′ è ancora il numero 10 a provarci, questa volta con una punizione che vola sopra la traversa e fa tirare un sospiro di sollievo alla formazione del Vis Nova, protagonista di un primo tempo di sorprendente intensità e qualità tattica.

Secondo tempo. Il secondo tempo è aperto a tutti i risultati, ma il Genoa parte con più veemenza alla volta della porta avversaria, forte dell’ingresso in campo di Bellone (9 reti in 9 presenze per lui). Rispetto al primo tempo, la Vis Nova è adesso più schiacciata, e passano pochi minuti dalla ripresa che un retropassaggio di Villadoro sorprende il portiere Annoni, costretto a guardare il pallone rotolare oltre la linea di porta. Al 4′ la Vis Nova prova a pareggiare con Mario Riva, che dopo una corsa sulla fascia fa partire un traversone al quale, però, la testa di Colombi non riesce ad arrivare. Due minuti dopo arriva il raddoppio per il Grifone: una punizione da posizione filtra tra la mischia in area fino a trovare la deviazione vincente di Bellone. Al 7′ Balestra si procura uno spazio a bordo area per calciare, ma Ferraro non si fa sorprendere dalla traiettoria e fa suo il pallone. Passa appena un minuto e il Genoa torna in attacco, ancora con Bellone che aggancia un pallone sulla trequarti e calcia da fuori un pallone che si spegne di poco oltre il secondo palo. Rispetto all’intensità del primo tempo, la Vis Nova fatica ad uscire dalla propria metà campo, e al 15′ arriva il gol che aumenta il margine di vantaggio per i liguri: Capizzi contrasta in maniera fallosa Toscano in area, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto di rigore. Dagli undici metri parte Bellone, il cui tiro finisce nell’angolino destro, oltre Annoni che aveva indovinato la traiettoria. Nei minuti finali il Genoa continua a imporre il suo palleggio a centrocampo e la sua spinta in fase offensiva, ma la Vis Nova riesce a rendersi protagonista di due occasioni da gol: al 24′ Boccardo ha spazio per lanciarsi verso la porta avversaria. Entrato in area, il suo tiro viene respinto da Ferraro: sulla ribattuta si avventa però Ranesi che impatta male il pallone e calcia alto. Pochi minuti dopo Suppa sulla fascia supera la difesa in velocità e salta il portiere in uscita, ma si porta sull’esterno ed è costretto a mettere un pallone in mezzo che viene, però, anticipato dalla difesa rossoblù.

 

La titolare della Vis Nova

 

                            VISNOVA                        GENOA
Neroverde Colore Maglia Bianca
GIOCATORE ANNO   ANNO GIOCATORE
ANNONI MATTIA 2008 1 2008 CARNOVALE ALESANDRO
SORDA RICCARDO (VC) 2008 2 2008 FERRARO MARCO
SUPPA SIMONE 2008 3 2008        TOSCANO FILIPPO (C)
BRAMBILLA MARCO 2008 4 2008 FAZIO LORENZO (VC)
CASERTA MATTEO (C) 2008 5 2008 GIUSTO GABRIELE
DAMATO DAVIDE 2008 6 2008 MASSA DANIELE
RIVA TOMMASO 2008 7 2008 MASSA SIMONE
BALESTRA NICCOLO’ 2008 8 2008        GIANGRECO NICCOLO’
COLOMBI DAVIDE 2008 9 2008 BRIGHENTI MARCO
VILLADORO MARCO 2008 10 2008 CASTELLI THOMAS
RIVA MARIO 2008 11 2008 ZENATI HOUSSINE HAKIM
TETI NICCOLO’ 2008 12 2008 BACELLI PIETRO
POLITO TOMMASO 2008 13 2008 CALLEA ANDREA
GRASSI GIORGIO 2008 14 2008 TAPPA RICCARDO
LA ROSA LORENZO 2008 15 2008 BELLONE FRANCESCO
RANESI MATTIA 2008 16    
SERGI NICCOLO’ 2008 17 2008            CROCE MATTEO
CAPIZZI ALESSANDRO 2008 18 2008 CONCARINI NICOLO’
MELI THOMAS 2008   2008 TRAVERSA PIETRO
BOCCARDO TOMMASO 2008   2008 ANNALORO EMANUELE
Tecnico DE LUCA MASSIMO   Tecnico CIPANI LEON
vs